In ospedale

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Anche se non era pienamente conoscente, Jade riusciva a sentire le voci di chi le era attorno anche se le sembravano molto lontane.《Portiamola immediatamente in sala operatoria.》Fu una delle poche frasi che riuscì a capire. Sentiva di essere su una di quelle barella che si vedono nei corridoi degli ospedali e che si stava muovendo; poi il piccolo lettino si fermò dentro una stanza, sotto una grossa luce che portò un po' di calore sul corpo della ragazza. Dopo di che gli sconosciuti che aveva attorno le misero una mascherina che le copriva buona parte del volto e subito tutto fu nero. Non sentiva più le voci dei dottori nè il carrello sotto di se e neanche quella luce che le aveva fatto provare un po'di calore. Un sonno senza sogni.

Poi però, lentamente ritornò alla realtà e riapri gli occhi. Si ritrovò in una camera, stesa a testa in sù sopra un letto candido e con un pigiama che ti mettono in ospedale quando sei ricoverato. Cercò di mettersi seduta, ma un dolore al ventre glielo impedì; si abbassò leggermente i pantaloni e vide un grosso cerotto sotto al quale si intravedeva qualche goccia di sangue. Visto che quel taglio non le lasciava fare nessun movimento, si limitò a girare la testa per osservare la stanza attorno a se fino a che non si fermò sulla sedia che era affianco all'uscita. Sopra vi dormiva una figura che la ragazza conosceva bene; era lo stesso ragazzo che l'aveva presa in braccio e accompagnata all'ospedale chissà quanto tempo prima. Ma non era il "normale" ragazzo che incontri casualmente per le strade della tua città: quello era Justin Drew Bieber. Si "quel" Justin Bieber, il cantante idolo di si è no 1 miliardo di teenagers. E aveva salvato una delle poche esseri viventi femminili che non aveva mai ascoltato una delle sue canzoni per intero. Però anche questa essere vivente era stata soggiogata dalla sua bellezza; il suo viso dormiente era rilassato e carinissimo, e i suoi capelli biondi leggermemte scompigliati rendevano il complesso irresistibilmente adorabile. Indossava una maglia bianca a mezze maniche che lasciava scoperte le braccia muscolose e piene di tanti tatuaggi fittissimi tra loro, o forse ve ne era uno solo molto grande; portava anche dei Jeans strappati sul ginocchio, di colore blu scuro . Jade non riusciva a staccargli gli occhi di dosso; era come ipnotizzata da tutta quella bellezza concentrata in una sola persona. Nessun fotografo professionista sarebbe riuscito a immortalare quella sensazione e a riportarla in una foto. Le sue fantasticherie furono interrotte dall'infermiera.《Allora come ti senti, mia cara?》Le chiese. Era una signora di circa cinquant'anni con i capelli bordeaux, gli occhi verdi e con una corporatura abbondante.《Scusi ma, sono un po' confusa.》《Il ragazzo li seduto ti ha portara qui ieri sera.》Disse facendo un cenno con la testa verso Justin.《Tu avevi la febbre alta quindi non eri del tutto cosciente. Lui ha riferito i sintomi e noi ti abbiamo operata d'urgenza per appendicite.》 Questo rendeva tutto più chiaro.《Il ragazzo è rimasto qui tutta la notte ad aspettare che ti svegliassi.》Aggiunse la donna sorridendo e annotando qualcosa su un blocco.《Tra pochi minuti ti porteranno qualcosa da mangiare.》Avviandosi verso la porta.《Il tuo ragazzo è un buon partito.》Concluse affacciandosi alla stanza da fuori per poi sparire senza dare il tempo alla paziente di spiegare.

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