Nonna

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《Allora Jade, come va la scuola?》 Domandò nonna Wilson, mentre strofinava con la spugna l'ultimo piatto sporco e passandolo alla nipote.《Bene, prendo quasi sempre A; tranne in matematica. Non penso che Brown si abbasserà a concedermi più di B+》Rispose Jade passando il piatto insaponato sotto l'acqua calda.《Ah, quel vecchio non cambierà mai. Ma non dovrebbe essere in pensione?》《Nonna, ha solo 55 anni.》Disse la ragazza.《Beh ne dimostra minimo il doppio.》Controbatté la signora, facendo ridere Jade; eh sì, di nonne come lei ce ne sono davvero poche.《Cambiando argomento, parlami del ragazzo dell'ospedale.》Esordì ad un tratto la nonna con un sorriso curioso sul volto; la giovane strabuzzò gli occhi e per un secondo smise di strisciare il piatto, ormai pulito.《Non so di cosa tu stia parlando, nonna.》Rispose cercando di sembrare non curante.《Ah, lo sai che non me la bevo facilmente; scommetto che hai già il suo numero.》Affermò alzando un sopracciglio in cerca di conferma.《Me lo ha dato lui, e solo per fare una sorpresa a Judy per il suo compleanno!》Arrossì mentre iniziava ad asciugare le stoviglie velocemente.《Perché come regalo gli hai fatto conoscere lui?》《Nonna, Justin è una star molto famosa, ci sono miliardi di persone che lo amano......Judy è una di queste.》Rispose la giovane, sentendosi improvvisamente non all'altezza di Justin. "Nel senso di amici." Precisò lei mentalmente.《Ricorda questo, Jade: al giorno d'oggi la parola "amare", spesso si usa con non curanza del vero significato. Puoi avere miliardi di persone che dicono di amarti, anche se non ti conoscono; ma solo chi ti sta vicino e non ti abbandona mai, ti ama davvero.》Sorrise alle parole veritiere della donna.《Perché non lo inviti qui a cena?》Continuò.《Ehm...... non so......è davvero molto impegnato........》Balbettò Jade.《È il minimo che possa fare, per ringraziarlo.》Insistette la donna. Un sospiro sfiorò le labbra della ragazza.《Ci proverò.》Sorrise infine. Dopo aver sistemato tutto, Jade prese lo zaino e salutò la nonna, per poi uscire dall'appartamento. La signora Wilson lo affittatava tutte le volte che veniva a trovare la nipote, solitamente durante le feste e le vacanze; tornava a Beverly Hills appena ricominciava la scuola, ma questa volta, aveva deciso di prolungare la visita per una settimana. Talvolta le due pranzavano insieme, facendosi compagnia a vicenda e parlando: la giovane parlava della scuola e dei compagni e la signora le raccontava come andavano le cose nella sua città. Jade prese il cellulare dalla tasca dello zaino e compose il numero di Justin; uno squillo........due......tre. Al sesto rispose:《Ciao sono Justin; al momento sono occupato lasciate un messaggio!》Le parole della segreteria rimbombarono nella sua testa."Starà lavorando." Pensò mentre scendeva l'ultima rampa di scale; pultroppo l'appartamento della nonna non era molto vicino al suo condominio, così dovette chiamare un taxi. Sin da piccola adorava quelle macchine gialle, che spiccavano nel grigio del traffico; i suoi genitori, per farla contenta, a volte prendevano il taxi anche se non ce n'era bisogno. Bei tempi; un velo di tristezza le attraversò gli occhi al ricordo di quei momenti. Lo stridio delle ruote sull'asfalto, poco dopo interruppero il suo piccolo tuffo nel passato. Aprì lo sportello giallo e s' infilò dentro la macchina.

Cold water (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora