Saryuu Evan (Simeon)

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Eri una bambina innocente e spensierata un tempo, ignara delle crudeltà che perversarono fuori da quelle quattro mura che chiamavi "casa".

«Mostro!»

«Perché proprio nostra figlia?!»

«Quella non è più nostra figlia!»

Le parole pronunciate direttamente dalle bocche dei tuoi genitori furono come pugnalate al cuore.

La piccola bambina di otto anni per la prima volta provò un sentimento completamente differente dall'amore che ha sempre provato per chi l'ha data al mondo.

Una forza misteriosa scaraventò l'uomo e la donna nella sala da pranzo distruggendo persino la porta metallica e causando la rottura di alcune ossa delle due vittime.

«Mamma e papà non vogliono più bene alla loro figlia...»

Con la poca forza rimasta, il padre della bambina alzò un braccio puntando il dito contro di lei e pronunciò chiaramente cinque parole.

«Nostra figlia è già morta.»

I genitori che credeva l'avrebbero amata per sempre la stavano rifiutando a tal punto da mandarla in crisi.

La piccola creatura scoppiò in un grido isterico talmente acuto da crepare i vetri e gli specchi di tutta la casa.

«[Tuo nome]! Ehi, [tuo nome]! Svegliati!»

Una voce lontana da quell'inferno ti chiamava, urlava il tuo nome con una preoccupazione quasi palpabile.

Apri di colpo gli occhi tornando alla realtà.

Saryuu è lì accanto a te che ti guarda allarmato.

«Stavi di nuovo gridando nel sonno. È la terza volta questa settimana.» Sospira pesantemente l'albino.

«Mi... mi dispiace...» balbetti mortificata.

Saryuu dorme nella camera accanto alla tua, quindi è normale che si svegli se ti metti a urlare nel bel mezzo della notte.

Poggia la sua mano sulla tua testa e ti accarezza come se fossi un cucciolo.

«Non è colpa tua. Questi incubi non ti lasciano in pace.»

«È sempre lo stesso. Sempre lo stesso terribile incubo!»

Il sorriso rassicurante che ti manda Saru ti infonde serenità. Riesci a rilassare i muscoli irrigiditi a causa del brutto sogno.

«Riesci a riprendere sonno?» ti chiede dolcemente.

Annuisci. Addormentarsi è una delle tue più grandi abilità, nonostante ci siano innumerevoli volte in cui vorresti restare sveglia.

«Buonanotte allora.» Ti lascia un bacio sulla fronte. «Ogni volta che avrai bisogno di me, io ci sarò, tienilo sempre a mente.»

Annuisci una seconda volta e lui esce dalla stanza.

Ti giri verso il muro riducendo la tua visuale alla semplice parete.

Quella bambina del tuo sogno, ogni volta Saryuu specifica e ti accerta che non sei tu.

Tutte le volte che gli esponi le tue teorie sul fatto che quell'incubo potrebbe essere un ricordo del tuo passato, lui risponde dicendo che è impossibile perché i tuoi genitori ti amavano e ti avevano lasciata in questo posto a causa delle pericolose persone al di fuori che ti avrebbero fatto del male.

È credibile, ma non fino in fondo.

Stai cominciando a dubitare delle sue parole.

Il fatto che ti ripeta quella storia in continuazione, che gli incubi stiano diventando più frequenti e che i tuoi ricordi prima dei nove anni sono sfumati e indefiniti, ti spinge a credere che sia successo qualcosa di grave nel tuo passato e che ti tormenta tutt'ora nel presente.

Inazuma Eleven (Various × Reader) [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora