Ignazio quel pomeriggio non riuscì a sbloccarsi da quella situazione di stallo emotivo nel quale era caduto. Lo raggiunse anche Fabio quella sera cercando di farlo reagire ma Ignazio sembrava assente. In realtà era impegnato a trovare un modo per riavvicinarsi a quella donna per poterla riconquistare.
Era la sera tardi quando finalmente decise di agire.
''sono stato uno stupido ma mi manchi'' e con un click affidò ad un sms ciò che provava
Non era mai stato bravo con le parole, e mai come in quell'occasione se ne rese effettivamente conto. Aveva un turbinio di emozioni nel cuore compensati da un minestrone di pensieri nella testa, aveva trascorso il pomeriggio intero nel tentativo di ordinarli ma non ci era granchè riuscito. Quella era la frase migliore che gli era venuto. Era messo davvero male!
''ci siamo solo resi conto di ciò che in realtà siamo, cioè incompatibili''
Era inutile girarci intorno, Ignazio desiderava da Anna qualcosa che lei non era in grado ancora di dargli ma che inverosimilmente gli veniva spalmato in faccia dalle ragazzine e dalle donne di mezzo mondo. Se non era Marialaura in una discoteca di Marsala, sarebbe stata una venezuelana dietro al backstage. Era inutile illudersi. Erano incompatibili. E prima lo ammetteva e meno avrebbe sofferto. Già. Meno avrebbe sofferto! Bugia, di quelle colossali. Stava male, cavolo se stava male. Con lui aveva ripreso a sognare, ad amare. E ora era tutto un ricordo, che per quanto bello potesse essere ma faceva un male cane, lacerava il cuore già ampiamente distrutto di Anna.
''non è vero. Ci vogliamo.'' –insistette lui
''questo non basta''
''e tutto il tempo trascorso insieme?''
Non poteva aver dimenticato le lacrime asciugate, le carezze, gli abbracci, i sorrisi, i baci.
''un tempo di cure amorevoli che mi hanno permesso di rialzarmi, e di questo te ne sarò SEMPRE INFINITAMENTE grata. Ma un tempo di ricordi.''
Un ricordo? Lei lo aveva già classificato come tale. A questo pensiero il sangue di Ignazio si raggelò, il cuore si rinchiuse e la mente si annebbiò.
Ci furono altri scambi di messaggi, ma tutti diplomatici e poco coinvolgenti circa il viaggio di ritorno, l'arrivo a casa e la promessa di sentirsi. Una promessa che nessuno dei due riuscì a mantenere
Dopo quel giorno, Ignazio e Anna ritornarono alla loro vita di sempre.
Anna evitò di parlare dell'abuso con i suoi genitori, non voleva farli preoccupare. Si immerse totalmente nel lavoro concedendosi solo sporadiche uscite con gli amici di sempre.
Ignazio fu impegnato tra nuovo cd, instore e promozione del nuovo cd e inevitabile nuovo tour.
Lei lo seguiva tramite i social, varie fiamme gli venivano attribuite ma mai smentite o confermate. Leggeva del successo che in quei mesi stava ottenendo insieme al suo gruppo. Ovviamente successo ampiamente meritato, erano davvero molto bravi quei tre ragazzi.
Anna per conto suo, in quei mesi aveva conosciuto un nuovo collega di lavoro con il quale si stava conoscendo. Con questo collega aveva ritrovato il sorriso e qualche uscita in più ma nulla di minimamente paragonabile ai brividi che provava quando Ignazio le sorrideva facendo nascere quelle simpatiche e mordicchiabili fossette, oppure quando lui le rivolgeva quello sguardo teneramente malizioso, oppure quando bastava una semplice carezza o un abbraccio per farla sentire protetta, amata. No, nulla di minimamente paragonabile.
Passarono dei mesi e arrivò la data dell'instore in Campania. Per Ignazio andare in Campania significava avvicinarsi al motivo della sua perenne tristezza. Nonostante i mesi passati, non poche volte il suo pensiero si era fermato su di lei. Da quella sera in cui lei tornò a Napoli, non si erano più sentiti. Orgoglio nel non voler fare il primo passo...lei se n'era andata senza permettergli di spiegarsi, paura di essere rifiutato sapendo di essere solo un ricordo, tempo che non bastava mai soprattutto in vista del nuovo tour mondiale. Ogni cosa si frapponeva tra lui e il pensiero di contattarla.

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Hablando de ti
Romance-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più...