Ecco, la bomba era stata sganciata e ora si aspettava la devastazione.
Ignazio restò alcuni secondi immobile, senza respirare, solo il battito del cuore dava conferma ad Anna che fosse ancora vivo.
-'Gnà hai capito cosa ti ho detto?'- lo richiamò scostandosi quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi
-'siamo incinti'- ripetè sconnesso il tenore senza espressione
-'non è sbagliato, vero?' E' il nostro bimbo. Frutto del nostro amore'- parlò a raffica Anna pur di riempire quel gravoso silenzio in attesa ovviamente di qualche reazione del suo compagno che non tardò ad arrivare
-'ne sei sicura?'-
-' ho l'ecografia'- rispose lei alzandosi dal letto per recuperarla dalla borsa e porgerla ad Ignazio che l'aprì timoroso quasi come se fosse una bomba pronta ad esplodere.
Con timore aprì quella cartellina ma con gioia rimase lì a fissare quel fagiolino.
-'nostro figlio'- sussurrò lui con gli occhi lucidi restando immobile a fissare quella foto
-'ho paura'- confessò Anna con voce flebile mentre calde lacrime le rigavano il volto.
Quelle due parole risvegliarono Ignazio dallo stato di trans nel quale era caduto. Chiuse la cartellina appoggiandola sul comodino , si voltò verso Anna prendendole il viso tra le mani e asciugandole con i pollici quelle lacrime
-'non devi amore mio, sarà difficile ma bellissimo. Farò l'impossibile per esserti accanto.'- la rasserenò tirandola verso di se per poterla abbracciare –' non lo abbiamo cercato ma non per questo lo ameremo di meno, anzi come ogni dono inaspettato sarà amatissimo'-
Anna si sciolse in un pianto liberatorio, tutte le paure, i dubbi erano sparite grazie alle parole e all'abbraccio di Ignazio.
Restarono a coccolarsi per un tempo lungo quando Ignazio si alzò dal letto per preparare da mangiare.
Anche dopo cena, continuarono a coccolarsi. Sdraiati a letto , lui accarezzava il ventre ancora piatto di Anna quando iniziò a fantasticare su quel fagiolino-
-'sarà bello come te e bravo a cantare come me'-
-'dovrà avere il tuo sorriso'- aggiunse lei –' con le tue fossette quando ridi'-
-'se sarà femminuccia niente gonnelline, mai nella vita e soprattutto niente amici maschi fino ai 30'- disse orgoglioso il tenore stringendo Anna tra le sue braccia
-'padre siculo, povera figlia mia'- rispose lei ridendo fino ad avere le lacrime agli occhi sotto lo sguardo intenerito di Ignazio
-'sei bellissima quando ridi ma ora lo sei ancora di più'- esordì il marsalese mentre con la lingua lasciava una scia umida tra l'orecchio di Anna e la base del collo provocandole dei gemiti di piacere.
-'ti voglio. Adesso'- rispose lei invertendo le posizioni e mettendosi a cavalcioni su di lui.
Non ci fu bisogno di alcuna risposta, Ignazio le torturò con le mani i seni mentre con la bocca baciava ogni angolo del suo viso intanto che la sua intimità cresceva sempre più.
Quando Anna fu pronta ad accoglierlo, ci pensò lei stessa a fare entrare in lei l'intimità del tenore. Ignazio amava l'intraprendenza della sua donna. Si concessero spinte dolci inizialmente quando ad un certo punto Ignazio si fermò provocando non poco disappunto in Anna.
-'e se tutto questo gli facesse del male?'- chiese impanicato riferendosi all'amore che si stavano concedendo.
-'se fai piano, senza irruenza, non gli farà male'- lo rasserenò lei per poi allungare le mani verso la schiena scolpita di Ignazio e attirarlo su di se.
Datosi al piacere, si concessero una doccia insieme durante la quale Ignazio con dolcezza e premura le insaponò la schiena per poi risciacquarla, le lavò i capelli accarezzandole dolcemente il capo, infine l'avvolse in un grande accappatoio. Giunti in camera, lui si stava premurando di asciugarle i capelli evitando di farla stancare.
E mentre si dedicava a lei, Ignazio si perse in pensieri fatti di passeggini, pappine, tutine assumendo un sorriso da ebete immaginando quando lo avrebbe detto alla sua famiglia, ai ragazzi, alle fan.
Ecco, loro rappresentavano lo scoglio maggiore. Neppure sapevano che era fidanzato!
Si chiese mentalmente quanto tempo aveva a disposizione per annunciare il fidanzamento e la gravidanza prima che il pancino di Anna si notasse.
-' amore di quanto sei?'- chiese mentre pettinava i capelli lunghi e corvini della sua donna
-'quattro settimana ha detto Wanda'- rispose lei non capendo la domanda e continuando a bearsi di quel tocco leggere di Ignazio.
-'quindi è stato concepito in Sicilia'- rispose non curante lui facendosi due calcoli mentali e pensando che sarebbe nato quindi a maggio.
Fu un attimo e Anna scattò in piedi sbarrando gli occhi.
-'ti ho tirato i capelli? Amore scusami'- si scusò lui non capendo quella reazione.
Anna si voltò verso di lui con gli occhi lucidi
-'In Sicilia, l'abuso'- ebbe solo la forza di dire mentre tremante si portava le mani in grembo.
Ignazio restò immobile, un solo pensiero nella testa: quel figlio poteva essere di quel bastardo.
Anna, nel guardare l'espressione disgustata che Ignazio aveva assunto in quel momento, corse in bagno e si chiuse dentro mentre scivolava a terra lasciandosi andare ad un pianto disperato.
Ricordò che il giorno dell'abuso aveva fatto l'amore con Ignazio senza alcuna protezione prima di essere abusata. Quel bambino poteva essere del suo amore oppure del suo aguzzino. A questo pensiero copiose lacrime continuarono a bagnarle il volto e infiniti singhiozzi le spezzarono il respiro.
Sono ''buona'', ho postato un altro capitolo!
Un mese dall'abuso, quattro settimane dal concepimento. Il periodo coincide.
Quel bambino sarà stato concepito dell'amore tra Anna e Ignazio oppure sarà stato concepito dalla violenza bruta del bastardo che ha abusato di Anna?
Grazie per le tantissimeeeee letture. Un abbraccio

STAI LEGGENDO
Hablando de ti
Romance-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più...