Si incamminarono verso il centro storico della città tenendo, per svariati motivi, entrambi una debita distanza:lui per non incappare in qualche fan curiosa e lei per non cedere alla sensualità che Ignazio quella sera trasudava, più volte infatti si era ritrovata a fare pensieri poco casti su di lui, sulle sue labbra, sulle sue mani, sul suo corpo.
-' bella serata, grazie'- decise di rompere il silenzio Anna
-' si, siamo stati bene. E comunque non è ancora finita' – chiarì lui
Intanto si ritrovarono a passare davanti ad una gelateria
-' posso offrirti almeno un gelato per ringraziarti della cena?'
-' assolutamente no. Se vuoi un gelato , entriamo e lo prendi ma pago io. Stai con me e ci penso io' - rispose da vero maschio siculo che faceva terribilmente sangue in Anna
-' prendo il gelato solo se lo pago io'- rispose comunque testarda lei
Senza premurarsi di rispondere, Ignazio la spinse in gelateria e le impose di scegliere i gusti.
-' ovviamente pago io'- esordì mentre lei ritirava il cono
-' solo se mi fai compagnia e lo mangi anche tu'- rispose lei prendendogli le mani con un gesto totalmente involontario.
Nonostante si trovasse dinnanzi ad una star internazionale,Ignazio non l'aveva mai fatta sentire a disagio. Anzi. Fin da subito si era mostrato affettuoso, simpatico, alla mano come se si conoscessero da una vita e quindi le veniva naturale lasciarsi andare.
Quel contatto così inaspettato creò in Ignazio non poco imbarazzo tant'è che si fermò a fissare la mano di Anna stringere la sua. Lei fraintese quello sguardo e tentò di lasciargli la mano ma lui, con estrema velocità non solo non gliela lasciò ma intrecciò le dita mentre con l'altra mano pagò il gelato.
-ovvio che si'- e prese un gelato anche per lui.
Intanto continuarono a camminare , mano nella mano, per le vie della città, raccontando la loro vita: amici, famiglia, lavoro evitando accuratamente di parlare dell'ex di lei.
Ignazio scoprì che Anna era di 10 anni più grande ma poco gli importò: era abituato a frequentare persone più grandi. Scoprì che le piaceva la nutella, era tifosa del Napoli e le piaceva ballare. Lei invece non scoprì in Ignazio nessuna passione ne hobby, queste cose le sapevano già tutte le sue fans, quella sera scoprì il carattere tenero, disponibile, profondo nonostante le sue battute sempre pronte dell'uomo che semplicemente era.
Dopo aver passeggiato in lungo e in largo, decisero di sedersi su una panchina poco distante dall'albergo dove lei alloggiava per continuare a parlare del più e del meno. Fino a quando Ignazio le spostò una ciocca di capelli per rimetterla dietro all'orecchio, Anna chiuse gli occhi beandosi di quel tocco così delicato. Ignazio trasformò quel tocco innocente in una carezza sulla guancia, sulle labbra, sul collo. Lei continuava a stare con gli occhi chiusi mentre mordicchiava con frenesia il labbro inferiore
-' mi ecciti '- e con la mano arrivò su di un seno procurando un gemito di piacere in Anna.
A quel punto l'altra mano di Ignazio si posizionò dietro la nuca per poterla spingere verso di lui e perdersi in un meraviglioso e tanto atteso bacio che si trasformò piano piano in qualcosa di più passionale mentre la mano di Ignazio ferma sul seno scese su una gamba e le mani di lei aggrappate al collo di lui che gli tiravano leggermente i capelli
-' ti voglio, ora'- disse lui con voce roca e spezzata da ansimi di piacere
-' Fermati Ignazio, stiamo per strada' – disse con lucidità lei staccandosi con difficoltà da quelle smaniosi labbra
-' andiamo in albergo' – propose lui eccitato all'inverosimile
-' no..non è il caso'- rispose lei recuperando interamente la lucidità davanti ad un eccitato e contrariato Ignazio
-' dai lasciati andare'- provò a sedurla ancora certo che sarebbe capitolata , aveva notato come lei lo aveva guardato per tutta la cena
-' ti prego non insistere.'- rispose fredda lei incamminandosi verso l'albergo
La magia e il trasporto di pochi minuti prima erano spariti per lasciare spazio alla lucidità di lei e all'amarezza di lui
-' il locale sta dall'altra parte'- la richiamò Ignazio
-' voglio tornare in albergo'
A quella parole, Ignazio le si avvicinò prendendole la mano
-' da sola'- aggiunse lei spazzando via ogni speranza e allontanando la mano piccola e fredda di lei da quella grande e calda di lui.
-' mi spieghi perché ti sei tirata indietro'- sbottò Ignazio –' siamo attratti l'uno dall'altra, inutile negarlo. Perché non lasciarsi andare?'
-'non voglio e basta.' – come poteva spiegargli che pur essendo attratta da quell'uomo non voleva complicarsi quella vacanza con una storia , con lui tra l'altro
-' qualche minuto fa volevi' – insistette lui nervoso per essere stato respinto
-' non insistere'
-' insisto e come. Pretendo di sapere perché ti sei fermata'- insistette Ignazio trattenendola per le spalle e costringendola ad un forzato contatto visivo.
Ma cosa poteva dirgli Anna? Che era irrimediabilmente attratta da lui, dal suo modo di porsi, dal suo fisico. Lei conosceva la sua fama da dongiovanni, per lui lei rappresentava di sicuro un'altra conquista da annoverare in bacheca, una storiella per rallegrare le tediose giornate estive.
-'abbiamo sbagliato. Mi sono lasciata trasportare dal momento e non risuccederà più'- disse con tono fermo e risoluto provocando una grassa risata in Ignazio mentre continuava a camminare impettita arrivando davanti al suo hotel.
-'menti e pure male'- le rispose a tono –'il battito accelerato del tuo cuore e i tuoi occhi lucidi di desiderio non mentivano'- affermò convinto lui mentre le bloccava le spalle fissando due occhi castani in altrettanti due occhi castani
-'non mi conosci, ti stai sbagliando di grosso. Sei illuso se credi che sia una di quelle ragazzine che cadono ai tuoi piedi. Sei solo un illuso'-lo apostrofò lei voltandogli le spalle ed entrando in albergo per rifugiarsi nella sua camera
Chiusa in camera lasciò che le emozioni di quella sera prendessero il sopravvento: la frenesia di ricevere un suo tocco, l'eccitazione di sentire la sua mano tra le sue gambe, la passione che trasmettevano le sue labbra. Ignazio era un vero uomo passionale capace di farti fare follie. Rude eppure dolce, passionale ma romantico. Il suo corpo avrebbe tanto desiderato lasciarsi andare tra le mani esperti di quel ragazzino ma la mente gli imponeva un certo rigore, non era donna da storie di una botta e via e poi era da poco uscita da una relazione lunga e tormentata...voleva godersi il suo status da single adulta.
Intanto Ignazio , ferito, deluso, rifiutato, decise di non andare al pub ma di tornare a casa. Quella donna lo aveva totalmente svuotato: non pensava che a lei, ai suoi occhi profondi, al suo dolce sorriso, alle sue delicati carezze. La desiderava nonostante quel caratterino e nonostante il suo rifiuto, la desiderava proprio per quel suo caratterino e proprio perchè l'aveva rifiutato. Lei era diversa, niente miele e accondiscendenza . Era diversa e la desiderava. Era diversa, la desiderava e l'avrebbe fatta sua.
Ebbene si, nessuna notte di calde lenzuola attorcigliate a frementi corpi sudati.
Grazie per aver accolto questa storia dedicandole del tempo.
Buona lettura
PS: vi consiglio Eri solo un desiderio di sharon00 , vi piacerà :)
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Hablando de ti
Romance-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più...