-'sono l'uomo più felice del mondo' – confessò Ignazio mentre accarezzava il ventre pronunciato di Anna dopo aver fatto l'amore –' ho avuto davvero paura che tutto potesse finire. Ho capito quanto tu sia importante per me e ho deciso che non voglio più stare senza di te'- concluse il tenore sotto lo sguardo intenerito di Anna che si avvicinò al suo viso per stampargli un tenerissimo bacio a stampo.
-' dobbiamo dirlo alle nostre famiglie'- riflettè lei più pratica
-'potremmo approfittare dei miei tre giorni di pausa della settimana prossima e invitare i tuoi in Sicilia per annunciarlo a tutti in un solo colpo'
Anna annuì e iniziarono insieme a preparare il viaggio dei genitori di lei avvisando anche quelli di Ignazio.
Durante la settimana di preparazione che si sarebbe conclusa con l'arrivo dei genitori di Anna in Sicilia, i due innamorati si ritrovarono a fantasticare sul bambino più e più volte: dal colore dei capelli, al sorriso, agli occhi.
Ignazio desiderava che avesse gli occhi di Anna , lei sperava che avesse il sorriso del tenore fossette comprese.
Il giorno prima della loro partenza per la Sicilia,il marsalese raggiunse Anna a Napoli per poter partire con lei e i suoi genitori. Fu un viaggio tranquillo, la mamma di Anna più volte tentò di chiedere alla figlia il perché di quel viaggio ma lei aveva sempre risposto che era per poter conoscere finalmente la famiglia del bel tenore.
Giunti a Marsala, vennero accolti a braccia aperte da Caterina e Vito che non vedevano l'ora di rivedere Anna e di conoscere i suoi genitori, la sera andarono tutti a cena da Nina che per l'occasione aveva deciso di non aprire la pizzeria al pubblico.
Durante la serata il tenore prese la parola richiamando l'attenzione alzandosi in piedi e tintinnando una posata ai lati di un bicchiere
-'scusate un attimo di attenzione'- si fece sentire.
Tutti si voltarono verso di lui
-'Nella mia vita ho combinato poche cose buone, tra queste poche cose buone c'è sicuramente l'aver fatto innamorare di me la donna meravigliosa che ho al mio fianco. Non è stato facile ma ce l'ho fatta e ne vado tremendamente fiero. '- disse Ignazio senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi emozionati di Anna.-'ne abbiamo affrontate tante e ne abbiamo superate altrettante, ci siamo amati e odiati con la stessa intensità, ci siamo attratti e respinti come calamite impazzite e nonostante tutto siamo ancora qua, noi tre'- continuò Ignazio creando confusione tra i genitori.
Confusione di cui non si curò affatto. Continuando a guardarla con sguardo devoto si inginocchio davanti ad Anna uscendo dalla giacca un piccolo cofanetto contenente un anello
-' Anna, vuoi farmi il più grande dono di diventare mia moglie?'- le chiese sotto lo sguardo confuso dei parente e quello emozionato di Anna che si alzò per inginocchiarsi davanti a Ignazio
-'si, si e ancora si amore mio'- disse lei piangendo senza sosta e lasciandosi andare alle braccia forti e protettive del suo uomo.
I genitori di entrambi, capeggiati da Nina applaudirono davanti a quella stupenda scena d'amore.
Dopo pochi minuti entrambi si alzarono, Ignazio si abbassò per lasciare un bacio e una carezza sul pancino di Anna
-' quindi abbiamo capito bene?'- chiese Nina per fugare ogni dubbio riferendosi al ventre di Anna
-'si, io e Anna aspettiamo un bimbo'- confermò il marsalese abbracciando la sua amata ancor di più.
Susseguirono tante congratulazioni, accompagnate da abbracci, carezze e raccomandazioni per poi salutarsi al giorno dopo.
Mentre Vito, Caterina e Nina ritornarono a casa insieme ad Anna e Ignazio, i genitori di lei andarono in albergo.
La sera tardi, i due innamorati si ritrovarono nella stanza di Ignazio
-'mi hai reso un uomo completo'- disse Ignazio mentre Anna si preparava per la notte sotto lo sguardo attento del tenore.
-'e tu la donna più felice del mondo'- rispose lei accucciandosi tra le braccia del suo futuro marito
-' sono sempre stato un casinista giocherellone, le donne erano il mio divertimento. Non avrei mai pensato di desiderare così tanto di sposarmi e di mettere su una famiglia. E con te lo desidero, tanto'- concluse stringendola a se così forte quasi da volerla fondere con se stesso.
-'dobbiamo decidere per il matrimonio, la data, la casa, e poi preparare l'arrivo della picciridda'- continuò il tenore
-'o picciriddo'- corresse lei mentre si lasciava abbracciare.
-'vorrei una femminuccia, ne sarei gelosissimo ma sarebbe la mia principessa. So che potrei perdere totalmente la testa'- confessò sorridendo
-'se fosse maschietto gli potresti insegnare a giocare a calcio e a cantare'- ribattè lei che evidentemente desiderava avere un maschietto
-'si ma tanto sarà una femminuccia'- asserì serio lui stuzzicando con la punta del naso il lobo dell'orecchio destro di lei facendo nascere un piccolo gemito
-'se fai così non ti resisto'-
-' e chi ha detto che devi resistere?'- chiese ironico il tenore –' mio compito è rendere felice la madre di mio figlio e conosco un modo infallibile che tu apprezzi molto'- disse con voce roca mentre una mano scendeva sull'intimità calda e bagnata di Anna.
-'Non ti fermare. Ti prego'- incentivò lei mentre Ignazio muoveva sapiente la sua mano fino a stuzzicarle la parte più sensibile della sua intimità.
-' non mi voglio fermare. Mai'- sottolineò con particolare fervore Ignazio mentre si lasciava andare nel dare piacere alla sua donna.
-'Gnà sto per arrivare'- avvisò con voce spezzata dai gemiti
-' vai amore mio, vai'-
-'voglio te, ti voglio sentire dentro'- chiarì Anna facendo nascere un sorriso malizioso sul volto del marsalese che senza farsela ripetere, si abbassò il pantalone della tuta che usava come pigiama ed entrò in Anna concedendosi al piacere puro.
Ritardo vergognoso ma ho avuto altro per la testa in questi giorni, sorry.
Capitolo conclusivo di questa storia iniziata come scommessa che mi ha dato tanta gioia, tante soddisfazioni, tante minacce :P
Il prossimo aggiornamento sarà l'epilogo.
Spero non vi abbia deluso questo capitolo.
Grazie delle tantissime visualizzazioni, stelline e commenti.
Un abbraccio
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Hablando de ti
Romansa-' non voglio che tu te ne vada. Non voglio che tu affronti da sola tutto questo. Voglio starti accanto come diavolo fai a non capirlo?'- sbottò lui alzando di un tono la voce -' per me non sei un peso. Stare con te, starti accanto è la cosa che più...