Capitolo 34

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I due innamorati decisero di ritagliarsi dei giorni andando in vacanza in Grecia.

Ignazio sperava di far distrarre Anna, di aiutarla a riprendersi, di farle tornare quel meraviglioso sorriso che da sempre l'aveva affascinato. E in parte ci riuscì, Anna riprese a mangiare di gusto, la notte riusciva a dormire senza incubi, le passeggiate aumentarono e furono più serene senza la paura di essere seguita o osservata.

Quasi tutto, lentamente , stava ritornando alla normalità. Solo un aspetto mancava: l'amore.

Anna si ritirava quando Ignazio le dedicava qualche carezza o qualche bacio che non fosse a stampo, non riusciva ancora a farsi toccare. E questo pesava molto al tenore che da sempre aveva visto il sesso come una parte fondamentale della coppia. Sapeva perfettamente il motivo per cui Anna non si concedeva eppure questa mancanza lo destabilizzava.

Una mattina Anna si svegliò non trovando Ignazio a letto, si alzò piuttosto turbata da quella mancanza. Stava per recarsi in bagno quando da questo sentì un gemito, incuriosita aprì leggermente la porta e vide il marsalese darsi del piacere mentre guardava una foto di Anna dal cellulare.

Quella scena , che in altre occasioni le avrebbe provocato disgusto, in quel momento la intenerì. Ignazio la desiderava ancora, nonostante il suo corpo fosse stato violato, Ignazio la desiderava ancora nonostante Anna non gli concedesse più determinate attenzioni.

In quel momento si rese conto dell'amore immenso che Ignazio provava per lei, avrebbe potuto insistere nel ritagliarsi momenti intimi, avrebbe potuto tradirla, avrebbe potuto rinfacciarle la mancanza del sesso e invece no. Ignazio si mostrava paziente, disponibile, protettivo, premuroso.

Ritornò a stendersi fingendo di dormire ancora intanto che pensava ad una sorpresa per il suo uomo.

Quel pomeriggio Ignazio riposava a letto mentre Anna gli era sdraiata accanto, lo scrutò in ogni suo dettaglio. Dalle labbra alle mani, ripercorrendo i momenti intimi che da sempre si era ritagliati quei due.

In quel momento decise di mettere da parte, con molta fatica, ogni paura e remora.

Si avvicinò ad Ignazio mettendosi a cavalcioni su di lui e mentre con le mani accarezzava il torace, con la lingua gli stuzzicò il collo, da sempre punto debole del marsalese.

Ignazio aprì gli occhi meravigliato da quelle carezze.

-' dimmi che non sto sognando?'- le chiese con gli occhi lucidi mentre ancorava la mani sui fianchi di lei

-'ti desidero ma ti prego con dolcezza'- gli chiese lei.

Ignazio sapeva essere molto irruente nell'intimità e quella sua irruenza le ricordava quell'uomo e la sua violenza.

-'si amore mio'- disse lasciandosi andare ad un profondo gemito

Le mani di Ignazio salirono dai fianchi ai seni che al suo tocco sapiente si inturgidirono all'istante intanto lei continuava ad accarezzare quegli addominali tonici mentre strusciava la sua intimità calda e bagnata su quella eccitata del tenore che decise di invertire la posizione.

-'non resisto amore mio. E' da troppo che ti aspetto'- confidò Ignazio preda di gemiti profondi e desideroso di unirsi finalmente a quella donna

-' fammi tua, Gnà. Fammi tua'-

-'sei solo mia, sempre e soltanto mia, nica'- disse prima di entrare in lei con dolcezza facendole inarcare la schiena per poterlo sentire di più.

Fu un momento dolce seppur passionale, Ignazio seppe amare Anna come lei aveva bisogno. Dopo alcuni minuti entrambi raggiunsero il massimo piacere.

Ignazio le si sdraiò accanto, stanco ma felice

'ti amo'- le disse baciandole i capelli

Anna non rispose ma voltò il viso dall'altra parte, insospettito Ignazio le prese il volto per girarlo dal lato suo e notò delle lacrime sul suo viso .

-'perdonami se ti ho fatto male'- disse impanicato

-'non piango per il dolore'- rispose lei a singhiozzi confondendo Ignazio –' mi mancavi e mi spiace per averti fatto stare male in questi gg'- spiegò lei motivando le sue lacrime

-'non devi dispiacerti, nicuzza. Per te sono disposto a tutto'-

Anna sapeva che quelle parole erano vere, si voltò definitivamente dal lato di Ignazio e lo abbracciò con tutta se stessa.

Non aveva bisogno di grandi sermoni per capire che Ignazio la amava per davvero. Glielo di mostrava ogni giorno nelle piccolezze.

Quando la copriva con il lenzuolo perché freddolosa, quando le metteva la giusta dose di zucchero nel caffè perché a lei non piaceva ne troppo amaro ne troppo dolce, quando la sera intrecciava le gambe alle sue per riscaldarle i piedi freddi nonostante fosse estate. Erano i piccoli gesti a dirle quanto amore quel ragazzo aveva per lei.

Dopo quella vacanza che segnò la svolta nella ripresa di Anna e un consolidamento nel suo rapporto con Ignazio, tornarono alle loro vite. Ignazio a Bologna per organizzare la promozione del nuovo album e Anna a Napoli.

Trascorse un mese dall'abuso subito, un mese nel quale Anna aveva accusato svariati malesseri: nausea, stanchezza, ritardo.

Come un fulmine a ciel sereno Anna si alzò di scatto dalla sua scrivania per avvicinarsi al calendario appeso alla parete del suo ufficio

-'cazzo ho 18 giorni di ritardo'- disse a se stessa perdendo alcuni battiti.

Arrivata a casa chiamò Chiara per confidarle questo ritardo

-' Annuccia tra vacanza, stress e ciò che ti è successo, ci può stare un po' di ritardo'- cercò di rasserenarla l'amica

-'un po' non vuol dire 18 giorni. E poi il mio ciclo è sempre stato puntuale'- sfuriò Anna

-'rilassati e vedrai che arriva'

Anna volle dar credito all'amica, si concesse un lungo bagno rilassante ripetendosi che fosse solo stress prima di concedersi a Morfeo.

La mattina si ripresentò la solita nausea, stavolta però il dubbio le si insinuò in testa più forte che mai .

E se fosse incinta.

Tempo di novità (piacevoli) per Boschetto?!

Grazie di tutto, a tutte.

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