Capitolo 11

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Quella sera e nei giorni seguenti si scambiarono altri sms, lui la teneva costantemente aggiornata raccontandole le sue giornate ,chiedendo di lei, di cosa stesse facendo, di come stava. Anna, pur stando con Giovanni, era ancora presa da quel ragazzo che con una disarmante semplicità stava rientrando nella sua vita in punta di piedi. Sapeva che era sbagliato messaggiare con lui essendo impegnata con l'altro ma Ignazio l'attirava ancora troppo per porre un freno a quella valanga di messaggi che le inviava tutti i giorni.

Dopo dieci giorni da quell'incontro, giorni in cui i due si erano costantemente sentiti ,era mattina quando Ignazio – stanco di messaggiare con Anna - decise di farle una sorpresa

'' ho due giorni di vacanza e sto arrivando a Napoli in treno, spero di trovarti alla stazione .''

''perché mai dovrei trovarmi alla stazione'' rispose Anna cercando di non far trasparire il desiderio di rivederlo misto alla preoccupazione dell'implicazione di quell'incontro.

''punto primo perché non conosco nessuno e non conosco la città, sarei quindi preda facile di malintenzionati e punto secondo perché sono venuto solo ed esclusivamente per te.''

Il respiro le si bloccò, Ignazio era tornato in Campania solo per lei. In quel momento il suo senso di colpa divenne un macigno : ora non stava più flirtando con lui tramite sms in maniera inconsapevole. Ora c'era la piena consapevolezza del tradimento che stava mettendo in atto ai danni di Giovanni, un tradimento che non meritava: ora aveva la piena consapevolezza di piacere ancora a Ignazio, sapeva che lui era tornato indietro 'solo ed esclusivamente' per lei ma la cosa peggiore è che sapeva di volerlo rivedere e che quindi sarebbe andata a Napoli.

Approfittando della pausa pranzo, salì in auto e piuttosto che tornare a casa per pranzare, andò a Napoli dove da lì a qualche minuto sarebbe arrivato Ignazio.

Rivederla costò a Ignazio la perdita di qualche battito, nonostante in quei giorni avesse fatto il pienone delle foto di Anna stalkerando il suo profilo facebook, ritrovarsela in carne ed ossa era tutta un'altra storia.

Ritrovatisi a pochi centimetri di distanza, si limitarono a salutarsi con dei semplici baci sulla guancia anche se le mani di Ignazio si erano abbondantemente soffermati sui suoi fianchi. Si recarono nell'albergo che lui aveva prenotato per sistemare quella sua piccola valigia e per potersi rinfrescare

-'puoi entrare, non ti mangio mica' – disse Ignazio vedendo che Anna si era fermata sulla soglia della stanza senza entrarvi

-'ok'- soffiò con un fil di voce mentre con la mente prevedeva le possibili mosse di Ignazio ritrovandosi da soli, in una camera di albergo. Ricordava bene la passionalità che lo aveva sempre contraddistinto.

Ignazio, aveva avuto tramite fb la conferma che era davvero fidanzata con quel Giovanni quindi intuì il suo disagio e decise così di non peggiorare la situazione per non bruciare le possibilità che aveva di riconquistarla, così si rinfrescò velocemente e uscirono da quella stanza ritenuta per Anna troppo piccola per due che , in modo piuttosto palese, si desideravano ancora ma che , almeno lei, non era ancora pronta ad ammettere.

Visitarono alcune delle strade più caratteristiche del centro storico della città dando possibilità a Ignazio di scattare decine e decine di foto ai paesaggi e a loro due.

-' tra mezz'oretta devo andare' – esordì all'improvviso lei rompendo quella bolla di serenità nella quale stavano vivendo –' devo rientrare in ufficio per le 15.30- si limitò a spiegare ad un confuso Ignazio

-' non potevi prendere la mezza giornata libera?'- chiese lui imbronciato.

Di fronte a quella tenerissima espressione , lei se la rise di gusto

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