Capitolo 35

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Impanicata Anna si recò in farmacia mentre percorreva il tragitto da casa all'ufficio. In farmacia comprò ben 5 test di gravidanza: voleva essere certa di non essere incinta.

Arrivata in ufficio, complice anche la nausea, si chiuse in bagno e fece tutti i test comprati. Furono minuti lunghi, un'attesa straziante. E poi il verdetto: 4 positivi e 1 negativo. Uno solo negativo.

Un senso di panico la catturò facendole aumentare la nausea. Dopo aver riposto nel water tutto ciò che aveva in corpo, compresa  l'anima, ritornò a lavoro cercando invano di concentrarsi.

A pranzo toccò un misero tramezzino, anch'egli riposto dopo un po' nel water.

Esausta tornò a casa con mille pensieri che le vorticavano nella testa: chiamare la ginecologa per un consulto, dirlo ad Ignazio, immaginare la sua reazione, affrontare ciò che ne derivava.

Troppi pensieri che vennero interrotti dalla telefonata di Ignazio.

''amore mio bellissimo'' – esordì raggiante lui ignaro delle reali condizioni della sua donna

''ciao amore''- cercò di sembrare serena senza però riuscirci

''ti sento con una vocina che non mi piace''

''sono solo stanca'' – tentò di deviare lei bersangliandolo tra l'altro di domande più o meno futili sulla sua giornata lavorativa.

Il giorno dopo Anna , chiamò la ginecologa che le dette appuntamento nel primo pomeriggio.

-' Anna ciao, da quanto tempo'- la salutò affettuosa la ginecologa

-'Wanda buongiorno, effettivamente manco da un po'- rispose imbarazzata Anna

Fosse dipeso da lei neppure quel pomeriggio si sarebbero viste. Pensò Anna.

-'come mai quest'urgenza?'- chiese diretta la dottoressa

-'ecco..io...beh..in realtà...non so...'- si impallinò cercando la frase giusta da dire

-'Anna vogliamo fare un'ecografia?'- chiese Wanda intuendo forse la causa del disagio di Anna

-'si, credo sia meglio'- si lasciò andare mentre si spogliava sdraiandosi sul lettino

Wanda conosceva Anna da anni, la seguiva da quando era un'adolescente e ormai avevano un elevato grado di confidenza.

-'da quanto hai questo sospetto?'- chiese Wanda mentre spalmava del gel freddo sul ventre di Anna

-' Ieri ho fatto il test –'disse omettendone il numero e l'esito –' ho nausee e ritardo'- spiegò sintetica

Wanda ascoltò in silenzio muovendo il cursore su quel ventre piatto fino a quando non si fermò in un punto ben preciso

-'dalle dimensioni direi che è di circa quattro settimane'- esordì la dottoressa girando il monitor verso Anna che sconvolta accolse la notizia in silenzio.

Erano due giorni che aveva quel sospetto ma ora che si era trasformato in certezza si sentì mancare.

-'congratulazioni, Annarè'-

Anna sorrise a stento, si ripulì del gel, accolse la serie più o meno infinita di precauzioni da seguire e lasciò quell'ambulatorio avendo negli occhi, nella mente e tra le mani l'immagine di quel fagiolino.

Decise di non recarsi a lavoro giustificandosi di non sentirsi bene e se ne ritornò a casa.

Ora bisognava capire quando e come dirlo ad Ignazio. Ne sarebbe stato felice e l'avrebbe raggiunta di corsa a Napoli per starle accanto o si sarebbe sentito incastrato da un figlio che non voleva lasciandola da sola ad affrontare questa gravidanza?

Certo Ignazio la amava profondamente e glielo aveva sempre dimostrato ma un figlio era pur sempre un figlio, non cercato e magari non voluto ora che era all'apice della sua carriera.

Mentre si perdeva tra mille elucubrazioni non si rese conto che era tardi ormai e che per tutta la giornata non aveva sentito Ignazio.

Provò a chiamarlo ma pur squillando , non ricevette nessuna risposta. La Paranoia l'assalì pensando che Ignazio, pur non sapendo dell'arrivo della cicogna, si fosse già stancato di lei.

Fu una delle notti peggiori della sua vita quando al risveglio , il giorno dopo, trovò sul cellulare 6 chiamate perse e 4 messaggi di Ignazio.

Nessuna delle sue infauste ipotesi erano corrette. Ignazio aveva semplicemente fatto tardi nella sala registrazioni, tornato a casa aveva provato a richiamare Anna ma senza ottenere alcuna risposta poiché lei era già crollata.

Anna decise di non rivelare della gravidanza per telefono ma di raggiungerlo a Bologna per il fine settimana facendogli una sorpresa, sperava gradita.

Il venerdì sera, lo raggiunse Bologna con il suo piccolo bagaglio a mano , con la prima ecografia del loro bambino e con tanta speranza mista a paura nel cuore.

Bussò la porta di casa e dopo pochi secondi si ritrovò davanti un magnifico Ignazio a torso nudo, con un asciugamano striminzito a cingergli la vite e il ciuffo ribelle ricadergli sulla fronte

-'beh questa è l'accoglienza che merito?'- chiese fintamente offesa

-'amore mio'-ebbe la forza di dire il tenore prima di catturarla in uno stretto e protettivo abbraccio.

In quel momento Anna non pensò più alla novità che l'aveva spinta fino a Bologna e Ignazio non si premurò di chiederle il perché di quella sorpresa: erano semplicemente l'una per l'altro.

Si amarono con dolcezza fondendo i loro corpi ma ancor di più le loro anime.

SI amarono senza preoccuparsi di dover cenare, il loro amore li saziava.

Dopo aver fatto l'amore più e più volte quella sera, Anna si ritrovò abbracciata a Ignazio; con il capo sul suo petto, con i respiri affannati e i battiti sincronizzati.

-' Sono Incinta'- confessò Anna presa dalla perfezione di quel momento.


Scusate il ritardo, spero che il capitolo(di passaggio)sia utile a farmi perdonare.

COme reagirà Ignazio a questa notizia?

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