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Ho il fiato corto. Il sudore in tutto il corpo. Non riesco a respirare. Fai come ha detto la psicologa: inspira piano, espira tutto. Calmati, devi stare tranquilla, non avere attacchi di panico, non puoi paralizzarti.
Cercavo di tranquillizzarmi cosí ma l'unica cosa che ottenevo era piú ansia. L'aria non entrava nei miei polmoni, mi sembrava di avere ingoiato qualcosa e stare per soffocare.
Ero davanti a quella porta e ebbi appena il tempo di vederla aprire che svenni a terra in preda ai brividi dell'ansia e alla paura.
Cameron pov
La vidi lì. Stesa a terra. Sembrava morta e mi feci prendere dal panico. La presi in braccio e la portai velocemente in terrazza. Avevo letto da qualche parte che se una persona sviene bisogna portarla in un luogo aperto. La misi nei divanetti bianchi e marroni e cercai di farla svegliare. Spalancó gli occhi e mi guardó con uno sguardo di ghiaccio.
Mi abbracció subito solo che non capivo cosa stesse succedendo. Insomma, si è presentata in camera mia alle 2 di notte e poi è svenuta.
"cameron, io ho paura... Ho-ho ho visto lu-lui, lllui è to-tornato quì, stavolta mi uccide, giuro che stavolta mi ucciderà sul serio"
"Chi è tornato? Chi deve ucciderti? Avrai fatto un brutto sogno Alexa"
"Non ho fatto un brutto sogno! Ero di sotto e dovevo prendere acqua, lui è arrivato e mi ha preso il polso mi ha detto che mi renderà la vita un inferno, mi ha seguita fino a qui, mi ucciderà!"
"Alexa calmati e spiegati"
Alexa pov
Avevo  di respirato a fondo prima di parlare. Mi sentivo come se avessi i polmoni svuotati da tutto
"Qualche anno fa mi hanno rapita. Sono la figlia di uno dei piú potenti uomini dell'America, mi ha rapita un uomo. Avevo circa 14 anni, sono passati 3 anni ormai, ma me lo ricordo come fosse ieri. Questo uomo voleva soldi da mio padre, lo ha ricattato. Mi ha tenuta per 3 giorni. L'ultimo giorno che mi ha trattenuta ha cercato di violentarmi. I giorni prima invece mi dava poco cibo, mi picchiava e mi aveva chiusa in una stanza dove c'era solo una coperta. È stato un inferno, mi voleva,uccidere invece l'investigatore di mio papá è riuscito ad arrivare con la polizia in tempo prima che mi violentasse. Stava per uccidermi Cameron, stava per uccidermi, devi aiutarmi, ho paura di stare da sola, ho paura di tutto, è venuto fino in italia solo per me, ti prego aiutami"
Scoppiai in un pianto isterico. Probabilmente eta l'unica cosa che mi è venuta bene in quei minuti .
Nessuno puó capire quanto terrore ho provato nell'incontrare di nuovo la persona che mi ha rovinato la vita.
È come in uno di quei sogni che si fanno certe volte dove sogni di cadere nel vuoto e ti svegli sudato come se avessi corso la maratona di Boston. Dopo hai il terrore di tornare a dormire perchè pensi di poter cadere di nuovo.
Mi sono sentita cosí dopo, avevo il terrore che lui potesse tornare e rovinarmi la vita, questa volta sul serio. Ma quando credevo di aver raggiunto la pace, di non doverlo rivedere mai piú, torna, dal nulla, torna per rovinarmi la vita di nuovo, come se non l'avesse già segnata.
Cameron non mi disse mi dispiace, oh poverina e tutte ste cose che la gente dice perchè non ha nulla da dire. Mi ricordo quando sempre a 14 anni morí mia cugina, tutti a dire mi dispiace, poverina eccetera. A me dava terribilmente fastidio, perchè quando la gente non ha nulla di intelligente da dire non sta zitta? Perchè la gente non la smette di dire mi dispiace? Apprezzavo molto quando Alyce mi rispondeva con "oh" oppure "non so che dire" piuttosto che sentire la gente che ti fa compassione per 4 giorni e poi se ne fotte.
Cam invece fece l'unica cosa che non mi sarei mai aspettata. Mi abracció mente mi accarezzava la testa. Dopodichè mi prese in braccio e mi mise nel suo letto. Non capii molto ció che successe dopo, so solo che mandó fuori i suoi compagni di stanza che probabilmente sono a dormire in camera mia e mi tenne tutta la notte con lui nel letto finchè noni addormentai credo verso le 4 del mattino.
Ora sono le 6:30 e sto facendo un riepilogo di ció che è successo ieri. Se penso a lui mi vengono ancora i brividi solo che avere affianco Cameron Dallas che dorme praticamente sopra il mio seno con le gambe attorcigliate alle mie fa passare tutto. Credo si sia addormentato poco fa, essendo lui ha voluto fare la "guardia" per tutta la notte per controllare che non venisse nessuno oppure semplicemente perchè stava talmente scomodo in un letto singolo con me che non riusciva a dormire.
Dovremmo andare alle 8:00 tutti insieme a fare colazione e poi alle 8:30 partire dall'albergo per andare a vedere i noiosissimi musei. Insomma, nulla contro i musei solo che non ho l'umore adatto per vedere statue quadri e mosaici
Mi ritrovo ad accarezzare i capelli di Cam, non so perchè ma è una cosa rilassante giocare con i suoi capelli. Anche quando stavamo insieme lo facevo e mi ricordo che mi disse che ero l'unica persona che lo rilassava quando giocava  con  i suoi capelli
"Mi da terribilmente il nervoso se qualcun'altro mi tocca i capelli mentre tu sembri l'unica persona in grado di farmi star bene anche solo accarezzandomi i capelli"
Smetto di toccarglieli e sento un mugolio sa parte sua, segno che è sveglio e che ha sentito che lo accarezzavo. Bhe amen, tanto ormai è inutile far finta di non amarlo ancora. Lo amo da 1 anno e passa e l'ho amato anche quando ci siamo lasciati mesi fa.
"Mh, continua ad accarezzarmi i capelli,perfavore"
Mi metto a ridere leggermente, non posso fare l'elefante asmatico alle 6:30 del mattino con la mia bella risata delicata.
"Come hai dormito?"
"In realtà non molto bene, avevo paura che lui potesse tornare qui, probabilmente ho dormito solo grazie a te. Anche se poco, tu invece?"
"Io? Ero comodissimo sulle tue tette"
"Ehi stronzo"
"No okay apparte gli scherzi, sono stavo sveglio, mi sono addormentato poco fa ma non sono riuscito a dormire molto come vedi"
Toc toc.
"Aprite questa dannata porta"
Quella voce.
Merda.
Ansia.

La tua dolce maledizione/SospesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora