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-numero sconosciuto-
Mi si gela il sangue nelle vene.
Ciao tesoro, sono un manager e avrei bisogno di vederti per parlarti di un'offerta che ho in mente per te. Ti ho vista alle gare e in giro molto spesso. Ti proporrei un contratto per le corse e un'altro per fare la modella al Victoria secret's. Possiamo discutere di tutto ciò insieme in un bar oppure nel mio ufficio nella downtown. Scrivimi pure quando vuoi. Buona giornata. -Mateo.

Okay. Cosa vuole ora sto tipo. 2 contratti. Quello con la Victoria's secret è escluso subito. I miei non mi lascerebbero mai fare  servizio fotografico. Anche se ho 18 anni e comunque non mi ci vedo come modella. Ma il "contratto" sulle corse mi interessa davvero. Cameron non mi permette di correre, Caroline dice che è pericoloso e lo fa lei stessa. Magari sto tipo mi farà correre.
*****
"Non se ne parla. Non andrai da lui e non correrai. Non rischierai la vita per fare una fottuta corsa okay?"
"Caroline non sei mia madre ok? Faccio quello che voglio, non chiederò a te se andare o meno e se provi solo a dire qualcosa a qualcuno non ti parlo più. "
Già. Perché. Caroline ha l'impronta nel mio telefono e ovviamente ha deciso di sbloccarlo proprio oggi che mi è arrivato quel messaggio
"Ma non lo conosci, non puoi fidarti di una persona che ti scrive tesoro e che non hai mai visto, su Alexa, per quanto ne sappiamo potrebbe essere un maniaco sessuale che vuole compiere solo omicidi"
"Caroline non guardarti troppo film okay? Mi vuole proporre di correre e ci andrò. Anzi sai cosa? Ci vado proprio ora okay?"
Me ne vado infuriata, Jennifer che stava provando i vestiti si chiederà che problemi avessi, mi dispiace discutere con Caroline così perché è la mia migliore amica ma non può impedirmi di fare ciò che voglio.
"Salve, sono Alexa, mi ha scritto poco fa e vorrei venire nel suo ufficio proprio ora se mi da l'indirizzo"
"Certo tesoro, te lo mando per messaggio, ci vediamo dopo"
L'indirizzo che mi ha mandato è vicino a Chinatown, un po' distante da qui ma ce la posso fare ad arrivare velocemente se il taxi si ferma.
"Dove cazzo vorresti andare Alexa eh?"
Merda Dallas sbuchi nei momenti meno opportuni.
Mi metto a correre nella direzione di un taxi fermo dall'altra parte della strada, butto a terra le buste di una signora ma non faccio in tempo a chiedere scusa, urto un'anziana è una ragazzina un po' viziata mi scansa come se facessi proprio schifo. Okay forse non ho l'aspetto migliore correndo come un'idiota ma cosa vi aspettavate da una che viene rincorsa da un palestrato? Non potevo avere anche la grazia e l'eleganza  mentre correvo per sfuggire a quell'essere umano dalla bellezza disumana ( ok la corsa mi faceva venire in mente battute stupide). Non che realmente avessi una grazia disumana ma normalmente cercavo di non assomigliare a una specie di bradipo che corre, che poi non sono nemmeno sicura che i bradipi corrano.
Corri mi ripetevo ma sono talmente sfigata che inciampo in mezzo alla strada facendo una figura di merda.
"Non sono caduta, solo che il cemento sembrava mi implorasse di sedermi e ho deciso di ascoltarlo"
Questo è ciò che dico a un gruppo di ragazzini che passa per di lì e mi guardano come se fossi un fenomeno da baraccone. Che poi nel gruppo vedo un paio di occhi azzurri e appena mi accorgo che è Hayes, il fratellino di Nash, due braccia mi tirano su dal cemento.  Due braccia muscolose che possono essere di una sola persona. Dallas è riuscito a prendermi.
"Merda Cameron mollami porca troia, non sei mio padre, se voglio andare a correre ci vado, lasciami in pace"
"Chi ti ha detto che non ti avrei lasciata"
"Cosa? Mi avresti lasciata?"
"No"
"Fottiti"
Iniziai a picchiarlo con una forza che nemmeno sapevo di avere ma anche se avevo un passato da una che faceva karate boxe eccetera lui non si smuoveva. Sembrava che gli stessi facendo delle carezze. Quanto è ingiusta la vita.
"Cazzo mollami"
"Cam, ci ho ripensato, non ho voglia di andare da uno che non conosco con lui... Tu sai chi ovviamente... In giro, per favore fammi solo scendere dalle tue braccia e mettimi in macchina"
Cameron pov
Mi chiedeva di metterla giù perché non sarebbe scappata. Non sono così stupido come sembra.
"Alexa, sarò anche stupido okay, ma non fino a sto punto"
"Allora vicino alla macchina tua mi molli, magari mi credi"
"Va bene"
Le do un pizzicotto in una chiappa e si mette a ridere tirandomi uno schiaffo, per quanto ci arrivasse, nel mio culo.
Ormai eravamo vicino alla macchina e la mollai standole attaccato perché poteva scappare lo stesso
"Sti pantaloni ti fanno un culo enorme"
La vidi arrossire. Era buffa
"Stai dicendo che ho un culo piccolo?"
"Si sto dicendo che hai un culo piccolo"
"E non ti farebbe nessun effetto?"
"No nessuno"
Oh si che mi farebbe effetto, eccome se mi farebbe effetto
"Vediamo allora"
"Cos?"
Non feci nemmeno in tempo a pensarlo che mi chiuse in macchina nei sedili posteriorie si mise sopra di me. Okay stava cominciando a reagire il mio amico li sotto
"Alexa cosa stai facendo?"
"Nulla perché?"
Mi guardava con lo sguardo provocante ed era fottutamente bella.
Iniziò a strusciarsi e continuavo a pensare che se non la smetteva avrei finito per scoparmela nella macchina
"Alexa, perfavore smettila"
"Non dirmi che non ti piace"
"Non è che non mi piace, solo che potrei finire per scoparti qua dentro"
Sta volta però non arossiva.
"Bhe fallo allora"
Siamo sicuri che non si sia fatta di qualche sostanza?
Ringrazio di aver speso qualche dollaro in più per aver preso i vetri oscurati nella macchina, mi incazzerei a morte se qualcuno la vedesse, era eccitante da fuori, figurarsi per me che ce l'avevo sopra che si strusciava e mi lasciava dei baci
"Alexa non credo che resisteró a lungo"
"Non resistere allora e fai ciò che devi fare"
Okay mi stava eccitando di più, ero lo stesso un uomo e reagisco se una ragazza mi sale sopra. E se è Alexa....
"Per quanto la mia voglia di fotterti in questa macchina sia alta non lo farei mai, per il semplice fatto che ti meriti molto di più che essere scopata in una macchina di merda"
Mi guardava con gli occhi luccicanti ed era dolcissima
Ma ovviamente sono un coglione, ha aperto la portiera e si è messa a correre. Sono un idiota. Dovevo avvertirla che quello non era un vero manager ma uno degli uomini che stavano al servizio di quell'idiota che aveva anche un nome adesso.
Damian.


La tua dolce maledizione/SospesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora