VALERIE'S POV
Sono seduta accanto alla finestra della cucina con una tazza di caffé vuota in equilibrio tra le mie cosce
Rifletto sulla possibilitá di non presentarmi a scuola
Calcolo le assenze fatte fino ad ora e sono sicura non influiranno sulla media del mio comportamento
Una figurina nera appare all'inizio della strada
Cammina strascicata e con la testa bassa
Ha una sigaretta tra le labbra
È Zayn
Il mio cuore comincia a battere irrefrenabilmente e tutte le immagini di ieri pomeriggio mi scorrono in testa
Zoppico fino al lavandino e ci appoggio la tazza dentro
Con le mani stringo i bordi del piano da cucina fino a quando non sento il suono secco del campanello
Strano, di solito non mi suona mai
Ancora zoppicando vado al citofono
Appoggio la mano sulla cornetta e con una decisione suicida decido di sollevarla
<< cosa vuoi ancora? >>
Parto sulla difensiva già da subito
<< Valerie... volevo chiederti scusa... ti prego scendi, devo spiegarti >>
La sua voce ha un tono stranamente supplichevole, niente a che vedere con il suo solito piglio sicuro
<< no, mi dispiace >>
Sto per riattaccare ma mi freno
<< per favore... Valerie ti giuro che non ti farò niente. Ti sto lontano ok? Lo giuro >>
Una lotta internai divide in due
Una parte si precipiterebbe giù, perchè spera che ci sia una motivaziome valida del suo comportamento
Ma l'altra ha le gambe paralizzate, l'altra sa che niente cambierà Zayn e il suo modo di fare
Nemmeno io
<< arrivo >>
Una parola che non avrei mai voluto dire, ma che scappa dalla mia bocca
Sembra quasi che il mio inconscio sappia meglio di me cio che voglio
Scendo le scale tenendo la gamba ferita rigida
Arrivo con calma al portone e lo apro giusto una fessura, per passarci attraverso
<< ciao >>
Mi saluta tenendo la testa bassa
<< ciao >>
<< sta mattina non vai a scuola? >>
Mi osserva da capo a piedi in cerca del mio zaino
Io mi tiro giu le maniche della felpa e vorrei scomparire nella tuta calda ed enorme
<< no >>
<< allora ti va di fare due passi? Così ti spiego >>
<< va bene >>
Iniziamo a camminare e ignoro il dolore al ginocchio
Cerco di camminare normalmente e stare dietro al suo passo
<< io... ti devo chiedere scusa per ieri. Sono stato uno stronzo, ma non ero in me >>
Inizia ma poi si interrompe notando il mio scetticismo
<< va avanti >>
Lo esorto
<< da quando avevo 13 anni ho questi... cambiamenti di umore repentini. Come se avessi diverse personalità, mi succede nei momenti più inaspettati e io non posso controllarmi, posso solo aspettare che arrivino. Seguo le pulsioni e solo quando è tutto passato ricordo cosa ho fatto. Io le chiamo... ombre >>
Mi spiega lentamente e non osa guardarmi in faccia
Io cerco di metabolizzare velocemente tutto quello che ha detto
Ecco tutto spiegato
Gli occhi quasi velati
Il cambiamento di personalitá
È una specie di... bipolarismo
Appoggio la gamba destra e mi scappa un verso di dolore
<< che hai? >>
Zayn con fare iperprotettivo si avvicina di più a me
Sono ancora diffidente però, ho memoria di quello che è successo e le mie gambe mi urlano di allontanarmi
<< mi sono... tagliata ieri. Con un vetro nel palazzetto >>
Nel nominare quel posto maledetto rabbrividisco e lui si incupisce un po'
<< fa vedere >>
Mi fa sedere, aiutandomi, su una panchina li vicino
Si accuccia e mi arrotola il pantalone fin sopra il ginocchio
Con il dito, delicatamente solleva il cerotto della garza e guarda il lungo taglio
<< si è riaperto, ti conviene tornare a casa e restare sdraiata o ferma >>
Sto scoprendo una nuova parte di lui
Qualla premurosa e piena di attenzioni per me
- to be continued-
STAI LEGGENDO
Shadows | Zayn Malik
Fanfiction> Mi stupisco del mio coraggio. Lui si ferma un attimo mi guarda. > > Sputo fuori tutto. Parlo ad una velocità impressionante per la paura della sua reazione. > Lo dice con la sua voce bassa e ruvida. Si avvicina a me e mi cinge la spalle. > Gli ch...