Capitolo 93

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VALERIE'S POV

<< Zayn >>

Lo chiamo sussurrandogli all'orecchio.

Lui rimane impassibile e va avanti a respirare profondamente.

Guardo l'orologio.

Le sei e mezza.

Devo prepararmi per andare a scuola o non riusciró ad accaparrarmi il banco in prima fila.

Non sarà facile districarmi tra le sue braccia e la coperta.

Provo un movimento leggero verso il bordo del letto.

La sua mano si irrigidisce e mi blocca il fianco, impedendomi qualsiasi movimento.

<< dove vai? >>

Mi chiede con voce impastata e socchiude gli occhi.

<< devo andare a scuola >>

Gli sussurro.

É bellissimo anche di mattina presto. Con il segno del cuscino aulla  guancia, con la voce roca s gli occhi rossi, leggermente gonfi.

<< devi andare per forza? >> << si Zayn. Ho fatto già tante assenze da quanto ti conosco >>

Sorrido mentre lo guardo  stroppicciarsi gli occhi con una mano.

L'altra rimande sempre al mio fianco.

<< mi lascia andare o no?! >>

<< No >>

Sbuffo e richiudo gli occhi.

L'idea di restare a letto con lui, abbracciati per tutto il giorno, mi alletta davvero tanto.

Ma il senso del dovere mi chiama.

Tento di nuovo di sgusciare via, ma Zayn, con riflessi pronti, mi tiene stretta e finisco sotto di lui.

Mi bacia e in pochi movimenti mi libera dalle coperte, arrotolate intorno al mio corpo.

Appoggia la mano sulla mia coppa del reggiseno e la stringe tra le dita << gurda che non mi distrai, così >>

Mugugno con le labbra ancora premute alle sue.

<< va bene... vai. Io arrivo tra poco >>

ZAYN'S POV

La guardo alzarsi e osservo la sua esile figura dirigersi verso il bagno.

Amo la sua pelle pallida e le sue forme.

Non sono prorompenti, sono delicate e femminili.

Sono cotto di lei.

Valerie é la prima ragazza con cui mi sveglio, dopo aver passato un'intera notte insieme.

L'avevo tenuta stretta a me per paura che scappase.

Per paura che fosse tutto solo un bellissimo sogno.

Invece mi ero risvegliato e lei era ancora lì.

É bello svegliarsi con qualcuno accanto.

Sento l'acqua che scroscia mentre lei canticchia sotto la doccia.

É stonata come una campana, ma la trovo una cosa dolce.

Resto ancora qualche minuto nel letto, ma poi mi alzo con una idea in testa, le voglio preparare la colazione.

Mi sembra il minimo dato che mi ospita a casa sua.

Le preparo un buon caffé e gielo appoggio sul tavolo, con accanto un bicchiere di succo d'arancia per me.

Mi siedo e l'aspetto, cercando di ignorare i rumori che provengono dalla camera della cugina.

Lasciano davvero poco all'immaginazione.

E sono sicuro che oggi mi dovró sorbire tutti i dettagli.

Una voce che canticchia proviene dal corridoio e poi dalla cucina spunta Valerie, con addosso un paio di jeans e una maglietta nera.

<< quasi non ti riconosco più senza le tue tutone enormi e i maglioni extralarge >>

<< oh, ma ce li ho ancora infondo all'armadio. Li metteró solo per te se vuoi >>

Si avvicina e mi bacia.

Sposta gli occhi distrattamente sul tavolo e quando vede la colazione sbarra gli occhi.

<< ma grazie amore >>

Dice buttandomi le braccia al collo e baciandomi il collo.

<< mi sembra il minimo >>

Rispondo imbarazzato.

La osservo fare colazione, sorseggiando il mio succo d'arancia.

La luce del primo sole dela mattina colpisce il suo volto.

Dandole le sembianze di un angelo.

- to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora