Capitolo 39

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VALERIE'S POV

Mi raccolgo i capelli con gesti metodici  ormai di routine e li lego con l'elastico

<< più che altro è l'umiliazione che mi brucia... sono stati davvero cattivi >>

Mi intristisco un po'

Ripensando ai miei compagni che ridono di me mi salgono le lacrime agli occhi

<< ehi Valerie... fregatene di loro. Sono solo degli stronzi, non meritano che tu stia male per colpa loro. Non meritano che tu versi nemmeno una lacrima per loro >>

Si piega in avanti per scorgere il mio viso

Mezzo nascosto nella voluminosa sciarpa marrone che avevo pescato dall'armadio prima di andare dalle sue sorelle                                           

Annuisco poco convinta e con il dorso della mano mi asciugo le lacrime che erano sfuggite appena sotto l'occhio

Ripenso alla frase di Zayn

Era molto più profonda di quanto mi sarei aspettata

<< hai ragione... >>

<< se queste cose succedono quando non ci sono vorrà dire che non ti lascio più sola >>  

Ridacchia alla fine della frase

Si infila le mani nelle tasche e incassa il collo nelle spalle

Quasi come se si vergongasse della frase di prima

Si morde il piercing al labbro e continua a camminare senza dire più nulla

<< credo succedano perchè sono solo una sfigata >>

<< smettila di pensarla così! Sei una ragazza intelligente, carina e molto simpatica... sei speciale >>

Sembra prenere tempo per riflettere sulle due parole finali

Poi si sbottona e dice quello che pensa davvero

O almeno spero lo pensi

Perchè è una cosa dolce

Nessuno si sarebbe neanche lontanamente sognato di dirmi una cosa del genere

Piano piano si sta cominciando a sgretolare il muro che si è messo davanti 

Vedo una fessura nella maschera che si era costruito per tutti noi     

Quella maschera che teneva tutti lontani

Attirava solo le ragazze vuote e prive di valori, quelle che lo cercavano solo per il sesso

Quelle che poteva usare e manipolare a suo piacimento

Quelle con cui giocava solo

Ma lui era stanco di giocare

Glielo leggevo negli occhi

Ed io non ero mai stata disposta, sin dall'inizio, a far parte di quelle che si vantavano di aver passato almeno una notte con lui

Io non volevo solamente giocare

Forse perchè inconsciamente sentivo qualcosa che stava nascendo tra di noi

Spero solo non sia a senso unico

Mi limito a sorridere timidamente e arrossire

Cerco a fatica di tenere a bada lo sfarfallio che sento nello stomaco

<< aspetta aspetta...eccoci >>

Mi prende il polso e mi riporta indietro

<< è qui che volevo portarti >>

Entriamo in un bar anonimo

Uno dei tanti qui a Bradford

Non ha niente di particolare  

Ci sediamo ad un tavolino in un angolo

Lontano dalle famiglie e dalle coppiette

<< bello qui, ci vieni spesso? >>

Mento spudoratamente

Le pareti sono dipinte di un azzurro smorto

Le sedie sono scomode e i tavoli troppo piccoli per i miei gusti

<< In realtá è la prima volta che ci entro... >>

Ride e io guardo le sue labbra incresparsi e le rughette tra le sopracciglia accennarsi appena

<< Ah wow... della serie, scegliamo bar a cazzo >>

<< hahaha ... mi sa che mi sono perso qualcosa mentre ero via. Da quando sei così trasgressiva? >>

Rido

In effetti non mi ha mai sentito dire parolacce

Perchè non ne dico spesso

Mi metto a giocherellare con i bordi delle porzioni degli zuccherini sul tavolo

È uno dei tanti vizi che ho quando sono nervosa

<< eh si... mi sono pure fatta un tatuaggio su tutta schiena >>

<< seria? >>

<< giuro >>

Scoppiamo a ridere entrambi

Sembriamo amici da una vita

Non solo da due settimane

Che poi noi possiamo definirci nella categoria "amici"?

- to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora