Capitolo 96

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VALERIE'S POV

Lavoro in fretta e anche un po' superficialmente.

Penso a ció che mi aveva sussurrato Zayn prima di partire.

Fremo dalla voglia di fare l'amore con lui ancora.

Liam si accorge della mia distrazione, ma fa finta di non notarla.

Verso le sette entrano due tizi.

Con dei giubbotti di pelle neri e una faccia poco affidabile.

Mi guardano.

Dritta negli occhi.

Un brivido corre lungo la mia schiena.

Non mi piacciono, per niente.

Continuano a lanciarmi occhiate per tutto il tempo.

E io per tutto il tempo cerco di ignorarle.

Saranno produzioni della mia fantasia paranoica.

Sistemo tutto alla meglio per la chiusura e ad un certo punto sento la porta del bar sbattere.

Alzo gli occhi e vedo i due ragazzi che se ne vanno.

Tiro un sospiro di sollievo e il cuore smette di battermi incessantemente.

<< li conosci? >>

Chiede Liam affiancadosi a me.

<< no no >>

Mi affretto a dire.

<< allora perché ti guardavano così insistentemente? >> << non lo so... >>

Dico, mentre cerco di scacciare dalla mia mente ogni pensiero paranoico.

Mi tolgo la divisa ed esco con Liam dal bar.

Aspetto che chiuda la saracinesca e poi lo saluto con un abbraccio.

<< ti devo accompagnare a casa? >>

Mi chiede, ancora evidentemente preoccupato per i ragazzi di prima.

<< no grazie. L'altra volta Zayn si é piuttosto incazzato >>

Liam alza le spalle e si dirige sulla sua macchina.

Io inizio ad incamminarmi.

Le strade sono deserte.

Mi sento come osservata.

Ho paura e non so perché.

Poi sento dei passi dietro di me.

Non oso voltarmi, ma so chi sono.

I tizi del bar.

Prego con tutta me stessa che non abbiano cattive intenzioni.

Cosa inutile.

Se non avessero cattive intenzioni, adesso non mi starebbero seguendo.

Una mano mi tocca la spalla.

Mi volto e la faccia dei ragazzi del bar si trasforma in un ghigno.

<< ciao bella >>

Mi dice uno.

<< cosa volete? >> Gli chiedo, spostando i miei occhi terrorizzati da un ragazzo all'altro.

<< noi vogliamo la nostra roba, che il tuo ragazzo ci ha rubato >>

Dice stringendo la presa sulla mia spalla.

<< Zayn. Quel figlio di puttana non credeva di cavarsela così vero? >>

Ghigna l'altro.

Mi spingono un un vicolo stretto e deserto.

<< vediamo se tiene alla sua puttanella come sembra >>

Dice uno.

Cerco di sfuggire alla loro presa, ma un pugno mi colpisce in piena pancia.

Il fiato mi si mozza nei polmoni.

<< ha coraggio peró la ragazzina>>

Ridacchia l'altro, alzandomi il mento con l'indice e il medio.

<< ed é pure carina >>

Una mano abbassa la scollatura della mia maglietta e comincia a toccarmi il seno.

Un conato di vomito mi risale dalla bocca dello stomaco.

Quelle mani sudice mi stanno toccando, ma non gli permetteró di andare oltre.

Do un calcio ad uno dei due, presa dalla disperazione del momento.

Degli schiaffi mi colpiscono violentemente il volto.

Un rivolo di sangue esce dal mio labbro spaccato e la pelle intorno all'occhio comincia a formicolare.

In un ultimo tentivo disperato di difendermi mi accuccio a terra.

Una serie di calci mi colpiscono, alla schiena, alla pancia, ovunque.

Accompagnati da delle risate e appellativi poco carini.

Quando sembro sul punto di svenire mi sento tirare i capelli.

Davanti al mio volto ho quello disgustoso del primo ragazzo che mi aveva parlato.

<< dì al tuo ragazzo che non gli conviene mettesi contro di noi >>

Poi ride e un altro calcio mi colpisce in piena pancia.

Respiro a fatica ormai.

Li sento andarsene, ma solo dopo poco trovo il coraggio per muovermi.

Afferro il cellulare, tra le dita tremanti e digito il numeri.

<< Zayn vieni subito, per favore >>

- to be continued -

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora