Capitolo 86

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VALERIE'S POV

<< Louis, tu dove andrai? >>

Gli chiede Zayn, con un'espressione preoccupata.

<< non lo so... troveró un posto >>

La forte apprensione di Zayn per il suo migliore amico mi fa balenare in mente un'idea.

Una pessima idea.

Stringo le labbra e poi sputo fuori le parole, lentamente.

<< potresti stare da me anche tu >>

Mia cugina mi ucciderà, ma il sorriso sul volto del mio ragazzo, adesso, non ha prezzo.

<< davvero? >>

Chiede incredulo Louis.

<< davvero >>

<< grazie, sei una grande >>

Mi porge il palmo della mano e gli batto un cinque.

                         

Mi chiudo la porta alle spalle, dopo aver fatto entrare Louis e Zayn.

<< carina la casa >>

<< grazie >>

Rispondo.

Appoggio le chiavi e la borsa sul mobile accanto la porta.

Poi li conduco nel piccolo salotto.

La tv é accessa ad alto volume.

Amanda.

<< c'é mia cugina in casa, é una tipa molto particolare... >>        

Sbuffo e raccolgo i resti di unancena di ieri, che arriva dritta dritta dal ristorante cinese dell'isolato accanto.

<< é come te? >>

Chiede Louis.

La risata di Zayn accompagna la mia risposta.

<< siamo l'opposto >>

Non facio nemmeno in tempo a dirlo che Amanda arriva trafelata dal corridoio.

<< chi cazzo sono questi? >>

Sibilla.                           

Ha indosso un paio di pantaloncini striminziti e un reggiseno che mette in mostra le sue curve prorompenti.

<< lui é Zayn >>

<< oh, lo immaginavo >>

Indica le nostre mani intrecciate e io arrossisco.

<< lui invece é Louis >>

La informo, chinando la testa verso di lui, come per indicarlo.

<< ah... Louis... piacere di conoscerti >>

Gli accarezza la guancia con le lunghe unghie laccate di rosso.

<< piacere mio >>

Sussurra Louis con gli occhi che sbarrati, mentre i suoi occhi la squadrano da capo a piedi.

Zayn mi tira una gomitata.

<< Tua cugina ha fatto colpo >>

Ridacchiamo sotto i baffi mentre osserviamo Amanda e Louis fare le presentazioni.

Io e Zayn spostiamo, senza diaturbarli, in cucina.     

<< Quanto dovrai restare? >>

Gli chiedo mettendo sui fornelli un po di pasta per il pranzo.

<< mah... due settimane, se non é troppo >>

<< non é mai troppo tranquillo >>

<< che tesoro che sei >>

Mi sorprende da dietro cingendomi i fianchi.             

<< non vedo l'ora di passare tutto il tempo con te >>

Mi volto e con il mio naso sfioro il suo, il nostro viso é a pochi centimetri di distanza.

Sento il suo respiro sulla mia pelle.

<< anche io >>

Lo bacio e poi torno ai fornelli.

<< Hai mai sparato a qualcuno? >>

La mia domanda a bruciapelo lo sorprende e tossicchia leggermente.

<< no... non ho mai ucciso nessuno, se é queato che intendi >>

Dice con voce grave.

<< di questo ne ero sicura... ma indendo anche ferito >>

<< é capitato... ma per sbaglio. Non sono così crudele >>

Esita a pronunciare le parole.

Ma l'ultima frase é impregnata di una supplica muta e dispiacere.

<< lo so, lo so, non sei cattivo. Solo... non farlo più >>

<< Valerie é il lavoro che me lo richiede >>

<< devi uscirne, non voglio doverti venire a trovare in carcere >>

Mi siedo sulle sue gambe, sulla sedia della cucina.

<< tranquilla, non succederà >>

Accarezza la mia coscia e mi bacia sul collo.

Vorrei tanto credergli.

Ma ho paura per lui.

- to be continued -

Scusatemi ma questo capitolo non ha senso ed é davvero scritto male. Solo che in questi giorni esco spesso e ho poco tempo per scrivere...

Shadows | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora