Capitolo 9

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"Che la partita abbia inizio"

Noi tutti puntiamo gli occhi sul campo dove subito mio fratello prende possesso della palla e comincia a correre affiancato da alcuni componenti della sua squadra, lo guardo insieme ad altre ragazzine in preda ad una crisi d'ormoni alle mie spalle, ormai sono abituata a queste cose.

"Tuo fratello è bravo" Dice Michael battendo le mani non appena Ashton segna in rete ed io annuisco, ovvio, Ashton Irwin è bravo in ogni cosa, credo che riuscirebbe perfino a risolvere il mistero del codice da Vinci senza farsi trip mentali come Tom Hanks.
"Si, molto" dico io mentre osservo i giocatori con la divisa rosso fuoco, ovvero i colori della nostra scuola, battersi la mano e fare versi animaleschi.
"Sei anche te brava come lui nello sport?" Chiede tenendomi sempre la mano pallida e fredda sulla coscia fasciata da dei jeans stretti e neri come al solito.
"Come sport vale la corsa al bagno durante le pubblicità alla televisione? Perchè è una cosa molto complicata" dico e lui scoppia a ridere.

Cosa ha da ridere? Di questi tempi le pubblicità durano solo pochi secondi? A volte ho rischiato di spezzarmi il collo per arrivare a pelo con i primi secondi del programma.

Continuiamo a guardare la partita mentre dietro di noi mia mamma a volte mi lancia degli incoraggiamenti ad avvicinarmi a Michael, oppure a stringergli la mano, mentre mio padre mi mima con delicatezza la frase "Non ne trovi uno migliore, sfrutta la sua cecità".

Grazie papà.

Mi giro verso Michael il quale sta guardando la partita con uno strano sorrisetto sul volto, o guardo mentre vaga con i suoi occhi verdi chiari sui giocatori incitandoli a volte e sorridendo da solo.
"Giocavi a calcio?" Chiedo io notando il suo interessamento per la partita.
"Perchè lo chiedi?"Risponde diventando freddo e spostando la sua mano, okay, domanda sbagliata.
"Emh, ti vedevo interessato al gioco" dico io mentre i suoi occhi verdi mi fulminano, lui si rilassa leggermente prima di annuirmi.
"Sì, nel mio vecchio liceo giocavo, mi manca" dice ritornando il solito ragazzo gentile con tutti.

"Posso chiedere a mio fratello di farti entrare in squadra, sono sicura che accetterà volentieri è i capit-" inizio sorridente ma lui mi blocca subito.
"No, non voglio giocare" dice freddo prima di tornare a guardare la partita, okay, gli manca ma non vuole tornare a giocare? Strano.

Passiamo tutta la partita in silenzio a guardare la partita ed a vote mi capita di guardare Luke il quale riceve un forte incitamento dalla sua ragazza la quale si sbraccia urlando il suo nome e ringhiando alle ragazzine che osano fare lo stesso, ricorda vagamente un chihuahua incattivito.

La squadra vince con tre punti in più rispetto agli altri e mio fratello viene sollevato dai suoi compagni che urlano il suo nome e vedo mentre mio padre si alza per fargli le foto e lodarsi di avere un figlio tale, mentre mia mamma fissa la panchina accanto a me con sguardo confuso.

Mi volto convinta di poter vedere Michael sorridermi ma lui non c'è più, è sparito, e non me ne sono neppure accorto, okay, forse ero troppo presa a fissare Jack mentre si bagnava i suoi perfetti capelli corvini con dell'acqua.

"Michael?"Chiede mio padre ed io alzo le spalle, guardo verso il campo e subito incontro o sguardo felice di mio fratello che mi guarda con le braccia aperte pronto per un tipico abbraccio fraterno, rido prima di alzarmi e correre verso di lui lanciandomi tra le sue braccia.

"Irwin, puoi non contagiare la tua sfiga anche al nostro capitano?" Mi stacco leggermente schifata da Ashton visto il suo petto tutto sudato e mi volto verso l'essere più fastidioso e saccente dell'universo.
"Dai, Luke, smettila di fare lo stronzo" dice mio fratello difendendomi ed io gli sorrido, dai Hemmings mettiti contro Ashton ed i suoi bicipiti in grado di mandare a terra te ed il tuo ego.

THE SECOND// 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora