Capitolo 11

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Avete presente quel magico momento in cui tu sei stesa sul tuo morbido letto, il tuo corpo avvolto in un soffice e caldo insieme di cuscini e coperte, la tua testa appoggiata sopra un morbidissimo cuscino e la tua mente già pronta ad addormentarsi, tu già riesci a vedere Morfeo con le braccia spalancate e nel profondo della tua immaginazione già riesci a sentire le labbra del tuo ragazzo conosciuto al mondo come Harry Styles sulle tue, un momento perfetto e armonioso, mancherebbe solo il delicato suono della musica dei Kodaline per arrivare in paradiso, ma tutto ciò viene distrutto da una singola cosa.

La pipì.

Già, ogni tuo sogno con Harry svanisce, ogni tua voglia di saltare tra le braccia di Morfeo sparisce e tu ti ritrovi con un forte istinto di andare in bagno, insomma la pipì ha rovinato ogni cosa paradisiaca che stava per succedere.

Ed in questo momento Luke Hemmings è la pipì che ha distrutto i miei sogni in cui baciavo Michael.

"Come diavolo sei entrato in casa mia?" Chiedo io afferrando una felpa da per terra e guardando il biondo irritata, il ragazzo si appoggia con la spalla sullo stipite della mia porta guardandomi con un sorrisetto bastardo.
"Oh, dovevo prendere in camera di Ashton le mie casse che ha usato nella sua ultima festa" dice lui mentre mi infilo la felpa coprendomi, Michael mi guarda come se fosse incazzato ed io lo ignoro prima di oltrepassarlo ed andare proprio di fronte a quell'idiota di Luke.

"Sai benissimo che questa è camera mia idiota, quella di Ashton è proprio di fronte alla mia e se non fossi abbastanza sveglio per ricordartelo c'è proprio un'insegna posta sopra il legno a dirtelo" dico io indicandogli la porta ed il ragazzo porta una sua mano sulla fronte come se si fosse ricordato qualcosa.
"Ah, ecco cosa mi aveva detto Ashton prima di darmi le chiavi di casa, aveva detto, non disturbare la mia povera sorellina ed il suo fidanzatino" dice prendendomi in giro e facendomi ribollire il sangue.

"Sei uno stronzo" dico io ringhiandogli e lui sorride prima di guardarmi dritta negli occhi e avvicinarsi facendomi mancare l'aria.
"Dimmi qualcosa che non so sfigata" dice con un tono di voce freddo e duro, sono pronta a lanciarmi su di lui con l'intento di rovinargli quel bel faccino che si ritrova ma proprio in quel momento Michael si mette in mezzo a noi.

"Hey, ragazzi, non c'è bisogno di fare così" dice lui mentre io e mister stronzo continuiamo a fissarci come cani rabbiosi.
"Non è un problema, tanto non stavamo facendo niente, vero Rebecca?" Chiede Michael guardandomi come fa in genere mio padre quando mi supplica con lo sguardo di essere educata con i suoi colleghi di lavoro.
"No" dico io ed il biondo sorride quasi soddisfatto prima di smettere di fissarmi male.

"Prendi le tue cose e vattene" dico io freddamente guardando il biondo e lui sorride ancora una volta con quello strano ghigno.
"Non vedi l'ora di farti portare a letto dal rosso eh" dice e sento subito Michael cominciare a tossire imbarazzato mentre io mi avvicino a Luke pronta a prenderlo a pugni, alzo il pugno sentendo già il piacere ne poter vedere i suo bel naso frantumato ma una voce mi blocca.

"Rebecca Lilith Irwin, fermati immediatamente" alzo gli occhi al cielo non appena Michael afferra il mio polso bloccando il mio gesto e salvando quel cretino di Luke.
"Oh, vedi il tuo ragazzo non è poi così inutile" dice il biondo sorridendo mentre io mi giro verso Michael scongiurandolo di lasciarmi fare e farlo tacere ma il rosso scuote la testa.

"Non sono il suo ragazzo Luke e non mi chiamo rosso ma Michael, giusto per informazione" dice il ragazzo accanto a me guardando freddamente Luke il quale si zittisce smettendo di sorridere come un coglione.
"Non mi interessa i tuo nome o cosa sei, e non mi piace il fatto che ti sei intromesso tra me e a piccola Irwin" dice il biondo e Michael molla la presa sul mio polso per poter girarsi totalmente verso Luke il quale è più alto di lui e anche più muscoloso.

THE SECOND// 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora