Capitolo 31

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Sin da piccola ho sempre amato le storie d'amore.

Mia mamma guardava sempre Pretty Woman, è il suo film preferito, io piangevo sempre insieme a lei a guardare per la millesima volta la storia d'amore tra una ragazza di strada ed un uomo d'affari, un amore quasi impossibile.
Con mio papà invece guardavo film un po' più movimentati, quello che mi piaceva di più era Hell Boy, un film poco conosciuto che parla di un diavolo sceso in terra, proprio il diavolo si innamora di una ragazza speciale che controlla il fuoco e che ogni volta che si emoziona comincia a bruciare, i due ovviamente non hanno problemi a gestire il fuoco e così proprio al finale consumano il loro amore, anche esso impossibile, in un bacio infuocato, letteralmente.

Poi sono arrivati i cartoni animati della Disney, basati principalmente sull'amore più puro e romantico possibile, smielati e che fanno sognare ad ogni bambina un futuro con bellissimi principi azzurri pronte a salvarle.
Alle medie invece guardavo solo film schifosamente banali con i soliti drammi da liceo, drammi come quelli tra Troy e Gabriella i quali ballano sui tetti sotto la pioggia e cantano su un balcone improvvisando il tutto, drammi come quelli di Bella ed Edward, una mortale ed un vampiro che nonostante l'impossibilità di vedere un unione trai loro due mondi riescono comunque a vivere un amore ai limiti del possibile, film come le pagine della nostra vita che ti fanno sognare un amore eterno nonostante ogni difficoltà, storie come L'ultima canzone, colpa delle stelle e perfino cinquanta sfumature di grigio, tutti con lo stesso tema ricorrente, ovvero illuderci che l'amore impossibile non esiste, che ogni persona può innamorarsi ed essere amata film che ci danno la speranza di trovare la nostra anima gemella proprio dietro l'angolo.

E sono tutti dei film bastardi.

Io capisco che non possa trovare un vampiro o un lupo mannaro, capisco che non troverò mai un diavolo o un angelo pronto ad amarmi e capisco anche che nessun principe correrà da me a braccia aperte, certo, lo speravo, ma anche se non ho del tutto rinunciato alla mia convinzione capisco che sfiora l'impossibile.
Però, porca di quella puzzola, non dico di volere una storia d'amore perfetta, sarebbe chiedere troppo, non dico neanche di volere Zac Efron in ginocchio davanti a me, no, quello lo fa nei miei sogni, ma è tanto chiedere una gioia?

Non troppe, una, una singola gioia.
Ho sempre avuto sfortuna nella mia vita, lo sapete, ne abbiamo parlato sin dall'inizio, sono la seconda in tutto, cado con un soffio di vento, le persone mi ignorano come se fossi invisibile, non ho mai incontrato nessun mio idolo, ho un metabolismo lento mi basta bere acqua per ingrassare, ho i capelli grassi e la pelle secca, ho le gambe corte, sono bassa, ho un fratello prodigio e se vogliamo dirla tutta mi è pure morto il gatto.

Però non mi sono arresa, non mi sono arresa perché in tutte queste sfighe un paio di occhi nocciola mi erano sembrati una via da fuga da questo girone di sfortuna, mi era sembrato di vedere in un sorriso una parvenza di felicità, ho creduto che in un bel ragazzo ci potesse essere un futuro, mi ero convinta seriamente di piacere a qualcuno.
Ed invece no, perché Rebecca Irwin le gioie non le vede neanche con il binocolo.

Ed ecco che il ragazzo perfetto, ragazzo che la faceva ridere, che sorrideva anche nei momenti più imbarazzanti, ragazzo che ha scalato la sua finestra con la pioggia per portarle un saccottino al cioccolato, ragazzo che l'ha invitata al primo suo appuntamento, è diventato lo stesso ragazzo che con un eleganza mostruosa l'ha mollata ad un ristorante con un conto a tre cifre da pagare ed un cameriere in pena per lei.
Per essere delicati, Calum Hood mi ha inculato con il suo ingannevole sito di truffe cinesi.

Apro velocemente la portiera della macchina di mio fratello non appena accosta davanti a me e senza guardarlo negli occhi mi siedo sul sedile del passeggero allacciandomi la cintura e appoggiando per terra la confezione di lasagne e il mio saccottino ancora caldo.
Sento lo sguardo di Ashton bruciare su di me mentre rimaniamo fermi ed in silenzio durante il piccolo e caldo abitacolo della macchina, inspiro profondamente appoggiando le mani sulle mie ginocchia avvolte da delle calze nere sottili mentre continuo ad osservare le goccioline che cadono sul vetro davanti a me bagnando tutta Londra.

THE SECOND// 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora