Capitolo 14

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Non tutti sanno fare tutto, insomma ognuno è bravo in qualcosa ma c'è per tutti, compreso Chuck Norris, un punto debole, una cosa che non riusciamo proprio a fare, che riteniamo quasi impossibile.

I canguri non sanno andare indietro, gli elefanti non sanno saltare, i bulldog non sanno nuotare, mio fratello non è in grado di perdere, mia mamma non riesce a sopportare per più di dieci minuti la musica ad alto volume, Kylie Jenner non sa far abbassare il prezzo dei suoi cosmetici, Niall non sa dire no alla pizza e io ho un grave problema con il movimento fisico.

"Non che mi dispiaccia eh, ma mi spieghi perchè stiamo camminando da più di un'ora per il centro di Londra dopo esserci fatti mezzora di metropolitana? Vuoi per caso raggiungere Narnia?" Chiedo fermandomi per un'istante ed appoggiarmi ad un muro mentre alcune persone mi passano accanto velocemente con le loro buste piene di vestiti nuovi rischiando di colpirmi.

Michael si ferma di scatto prima di girarsi verso di me con un sorriso divertito, ah, gli fa ridere il fatto che abbia perso un polmone qualche chilometro fa? Che bravo ragazzo.
Lo osservo mentre il vento freddo londinese lo colpisce facendo spostare le sue ciocche rosse fiammanti dai suoi occhi verdi che mi guardano, osservo come in un brivido di freddo si stringa le spalle nel suo giacchetto di jeans consumato prima di avvicinarsi a me e posarmi due dita fredde e congelate sotto al mio mento per farmi alzare lo sguardo verso il cielo.

"Dobbiamo andare lì" Dice lui convinto guardando in alto ed io guardo le nuvole confusa e spaesata.
"In paradiso?" Chiedo e lui scoppia a ridere scuotendo la testa come se avessi detto la battuta più divertente di sempre, probabilmente non sa che nei maghi di Waverly Alex Russo riesce veramente ad andare in paradiso senza morire.

"No, no, noi dobbiamo andare lì" dice indicandomi un grattacielo altissimo che inneggia su Londra con la sua altezza, lo guardo non capendo e lui con una mossa inaspettata afferra la mia mano facendo intrecciare le nostre dita e dopo avermi fatto l'occhiolino corre dall'altra parte della strada ignorando le urla delle macchine che si fermano a pochi centimetri da noi evitandoci di morire per davvero.

Mi scuso con i guidatori infuriati e con una vecchietti che Michael oltrepassa con poca grazia facendola quasi cadere, il rosso mi trascina davanti all'ingresso in vetro del palazzo e mi guarda un'ultima volta prima di tirarmi dentro nella Hall lussuosa con mobili in legno scuro e divani in pelle rossa, mi guardo attorno notando statue greche e signore vestite eleganti giocare a carte nei tavolini alla nostra destra.
"Fai finta di niente e guarda avanti" mi dice Michael sussurrandomi all'orecchio e sento la sua mano stringersi più forte attorno alla mia prima di riprendere a camminare oltrepassando con tranquillità il portinaio seduto alla reception.

Arriviamo davanti ad un ascensore con una certa quantità di anni e Michael entra trascinando anche me, le porte cominciano a chiudersi ma una mano pallida le blocca facendole riaprire lentamente, osservo mentre una signora anziana dai lunghi capelli bianchi entra sorridendo nell'ascensore accanto a noi e guarda Michael mentre lui preme il numero dieci.
"Pensavi di scappare dalle mie grinfie eh Michael" dice la signora anziana mentre sulle labbra del rosso appare un sorrisetto adorabile.

"Signora Willen, non volevo disturbarla dalla sua partita a poker" dice e la donna scuote la testa prima di avvicinarsi al ragazzo e guardarlo negli occhi.
"Non potevo non venire a salutare il mio giovanotto preferito, in più è stato strano vederti in compagnia, in genere vieni qui sempre solo" dice la donna puntando i suoi occhi azzurri su di me e facendomi arrossire.
"Chi è questa ragazza bellissima?" Chiede lei sorridendomi e Michael mi stringe la mano prima di parlare.
"Si chiama Rebecca, Rebecca questa arzilla nonnetta è Monic Willen, la maestra del poker londinese" dice Michael e la donna si irrigidisce prima di colpire Michael sulla spalla.
"Nonnetta chi? Tesoro io ti faccio ancora mangiare la polvere quando giochiamo a carte" dice la signora facendomi ridere di gusto.

THE SECOND// 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora