Capitolo 1

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Tutti sanno che cosa è una stella.

Una stella è un corpo celeste che brilla di luce propria, tradotto per le persone ignoranti in scienze come me, una stella è una piccola lucina che brilla nel cielo illuminandoci le più oscure notti.

Le stelle sono poste in cielo per essere ammirate, ci sono persone che le studiano e ci lavorano, persone che rimangono affascinate nel guardarle e persone che semplicemente le osservano sognando ad occhi aperti.

Mia mamma mi raccontava sempre quando ero piccola che Dio aveva messo in cielo le stelle affinchè gli umani potessero guardarle e trovare gioia e felicità nel loro splendore, che fossero tutti attratti dalla loro magnetica bellezza, e che se un'umano fosse stato perso nel buio avrebbe solo dovuto alzare lo sguardo per tranquillizzarsi perchè la luce delle stelle avrebbe sempre illuminato la sua via.

Ecco, mio fratello Ashton è una stella.

Ovviamente non intendo dire che mio fratello è una palla di luce sospesa in cielo ed ardente, ma intendo dire che a tutti gli effetti Ashton Irwin può essere considerato una stella.
Sin da bambino ha rivelato talenti impressionanti per la sua età, uno di quei bambini genialoidi che finiscono allo Show dei Record insieme ai giapponesi, all'età di soli tre anni sapeva già leggere alcune parole, all'età di cinque anni sapeva già suonare anche la più difficile sinfonia di Beethoven, a sette anni ha vinto come migliore giocatore di scacchi di Sydney, a nove anni ha imparato a parlare perfettamente lo spagnolo e il portoghese, a dieci anni la squadra di calcio ufficiale della città lo chiamò per fargli un contratto, a tredici anni Ashton recitò l'intero musical di Grease come protagonista, a quindici anni vinse una borsa di studio con il football, a sedici perse la verginità ( mi piace ricordare il modo in cui si vantò), a diciassette vinse uno strano concorso australiano della scienza e fece la foto con Steven Hawkins, e a diciannove ancora continua ad eccellere in ogni cosa faccia.

Temo che prima o poi gli daranno un premio pure per quando va a fare la pipì.

Insomma riassunto della lunga lista di successi di Ashton Irwin, lui qualunque cosa faccia brilla, non ci mette neanche impegno per essere il migliore di tutti, è come un talento che ha naturale, credo che se sfidasse Bolt in una corsetta arriverebbe primo, perchè Ashton Irwin non è mai arrivato secondo. 

Mai nessuna sconfitta, mai nessun secondo posto, mai nessuna B in un compito, mai una ragazza sotto il 10, mai stato friendzonato, mai stato bocciato, mai avuto un raffreddore, insomma una stella. 

E poi ci sono io.

Se ci fosse qualcosa per descrivermi direi la pioggerellina, quella talmente sottile che neanche si sente, una cosa talmente insignificante che non disturba e non fa mai scalpore, quella pioggerellina che al massimo può provocare uno starnuto al più debole degli umani e quella pioggerellina che alla fine verrà sempre rimpiazzata dal raggiante arcobaleno.

Mi descriverei anche come la seconda  per eccellenza, oltre a essere nata dopo solo pochi secondi della stella Irwin e dunque perdente già in partenza, sono anche l'esatto contrario di mio fratello, non ho mai vinto niente che non fosse un premio per la partecipazione, non ho mai preso più di una misera sufficienza, non ho mai eccelso in nessuno sport, anzi faccio pietà in tutti (forse è un talento anche il mio?) non ho mai avuto un ragazzo, non ho mai vinto nessuna competizione scolastica, non ho mai vinto con un grattavinci, non ho mai fatto cose straordinarie e quando i ragazzi mi salutavano per loro sono solo la sorella di Irwin o l'amica della ragazza carina, ovvero la fidanzata di mio fratello.

Insomma nessuno mi ha mai scelto per prima, quando si fanno le squadre a ginnastica sono sempre l'ultima ad essere chiamata, quando organizzano delle feste mi invitano solo se le strafighe sono occupate.

THE SECOND// 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora