Capitolo 4

115 5 0
                                    

Purtroppo la sveglia suona, l' avrei già buttata a terra se non fosse che è il mio telefono, vado in bagno mi lavo e torno in camera per vestirmi.

" ti aspetto in macchina, muoviti ad arrivare " urla Nick dal piano di sotto
Apro l'armadio e scorro con l'indice tutti i capi appesi.
Alla fine opto per un paio di leggins, una felpa dell' adidas, e le superstar nere.
Mi definisco scarpomana, alias un' amante delle scarpe, lo so che è strano ma è la verità.

Mi trucco leggermente e poi scendo giù nel garage.

Il viaggio da casa a scuola non è molto lungo, ma è comunque distante,
" oggi ho i primi allenamenti, quindi dovrai tornare a casa da sola"

La voce di Nick risuona nell'auto
"Ehm ok, non è che posso far venire Alaska? Magari ci vediamo un film, ti prego dimmi di si..!"  dico le ultime frasi con un tono speranzoso
" ok, ma niente maschi " dice serio
" grazie grazie grazie " gli lascio un bacio sulla guancia e poi scendiamo dall'auto.

Dopo neanche due passi vedo Alaska corrermi incontro
" buongiorno Cass " dice tutta sorridente
" giorno, oggi ti va di venire a casa mia dopo scuola per un film?" Le chiedo subito
" scusami ma oggi devo fare la babysitter a mio fratello " dice
" ah ok.. allora sarà per un altra volta " dico per sollevarle il morale.

A lezione di scienze

"Bene ragazzi oggi faremo un test, spero che abbiate studiato !" Dice il prof appena entra in classe
Buongiorno anche a lei prof, come va?  penso sarcastica prima che un foglio si posi sul mio banco, accompagnato da una sedia che stride in modo violento.
Alzo lo sguardo per vedere chi ha fatto una cosa così orribile di prima mattina, e chi trovo ?
Ovviamente quel cretino di Peter, quanto lo odio santo cielo.
Segno le ultime risposte e consegno un minuto prima che la campanella segni la fine dell'ora.

Sto per mettere un piede fuori in corridoi, quando la voce del prof mi ferma
" signorina Hawthorne venga un attimo qui "
Mi giro e mi avvicino alla cattedra.
" e lei, signorino Wrigth dove pensa di andare? Venga subito qua!" La voce del prof si alzò leggermente contro Peter
"Perché devo rimanere qua?"
" Perché lei ha bisogno di ripetizioni, e la signorina qui presente gliele offrirà " dopo aver sentito la voce del prof sgrano gli occhi, no....non può essere
" lei signorina mi faccia il favore di non obiettare le prometto che a fine trimestre le alzeró il voto qualunque esso sia !" Disse con un tono disperato
" mi oppongo !" Parlò velocemente Peter
" lei non può obbiettare, detto questo la vostra prima ripetizione avverrà oggi, perché il suo compito signorino è andato malissimo." Disse il prof, e molto velocemente uscì per non sentire altre nostre obiezioni.

Aravamo io e lui, faccia a faccia, da soli in un' aula, sarebbe una scena da film horror per me.

" bhe...? Hai perso la lingua ?" chiede Peter
" no.." rispondo non alzando lo sguardo su di lui, questo proprio non ci voleva, tra tante persone presenti in classe, proprio a me doveva scegliere?
Ma dico io, questa è sfiga pura.
" vediamo di fare una cosa veloce,
ok?" La sua voce ha un suono stanco
" non ho tempo da perdere " finisce la frase
" bene visto che la pensi così, buona fortuna per l'interrogazione, perché io non ti aiuterò, se devo rimanere qui con te perché tu sei un capra, il problema non mi riguarda!" Dico tutto d'un fiato senza farmi interrompere
" e il voto in più non lo vuoi ?" Dice con un sorriso sghembo in volto
"No, posso averlo anche con un altro sistema " sputo acida, dopo di che prendo la mia borsa e me ne vado sbattendo la porta.
Sono quasi arrivata alle scale dell'ingresso e sento qualcuno stringermi il polso, mi giro di scatto e incontro le pozze verdi scuro di Peter.
" aspetta..."incomincia e prende fiato
" non volevo dire ciò che ho detto...e solo che..." si blocca ancora " e solo che...cosa ?" Chiede spingendolo a continuare
" mi devi aiutare, non posso prendere un' altra insufficienza in questa materia, altrimenti mi rimandano ancora, e non voglio " dice il tutto e poi abbassa lo sguardo
" provaci un' altra volta..." ma non mi fa finire
" prometto che non succederà più " dice portandosi la mia mano sul suo petto.

Rimango incantata da quella scena, finché non sento qualcosa sfiorarmi le nocche, e subito ritraggo la mano incominciando a camminare verso le classe di scienze.

Siamo ormai da due ore sui libri, non ne posso più " vediamo cosa sai dirmi sulla materia..." dico speranzosa, volendo tornare a casa
"Ehm ok.... allora la materia e tutto ciò che ci circonda, essa è formata da atomi, questi sono formati da neutroni, protoni e elettroni.
I neutroni caricati negativamente, i protoni caricati positivamente e gli elettroni....sono di carica neutra.
Per l'atomo vale la regola dell'ottetto.....cioè, nell' ultimi guscio per far si che l'atomo siamo stabile ci devono essere otto elettroni..." dice, finalmente ha capito qualcosa...
" bene, ora posso andare" detto ciò mi alzo e me ne vado.

L'unica cosa che ora mi separa dal mio letto, sono le scale dell'ingresso, le percorro velocemente.
Antro dentro, lancio lo zaino e salgo velocemente le scale per andare in camera mia.
Appena entrata mi chiudo la porta alle spalle, mi appoggio ad essa e scivolo piano piano a terra.
Mi porto le ginocchia al petto e ci poggio la testa, finalmente posso immergermi nei miei pensieri.

Non fa altro che tornarmi in mente la scena della mia mano sul suo petto, un brivido mi percorre veloce la schiena e elimino in uno scatto fulmineo quell' immagine.

Sento bussare, con un filo di voce riesco a chiedere chi è, quando sento la voce di Nick, mi alzo velocemente perché a lui non piace vedermi così e sicuramente si preoccuoperebbe.
" puoi entrare " dico usando un tono normale
" ehi fiore " dice e mi abbraccia
Lo stringo forte a me, e sprofondo nel suo petto.
Mi scosta leggermente e mi guarda negli occhi.
" tutto bene? " chiede, abbasso lo sguardo e mi allontano
Con due dita mi alza il mento e mi guarda negli occhi " ti va di parlare? "
Annuisco e ci sediamo sul letto.

You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora