Capitolo 22

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Ieri in biblioteca è stato strano, come se non ci fossero mai stati tutti i litigi.
È stato inaspettato, bello.
La neve continua a scendere ormai da giorni.
Siamo già arrivati a sabato e le feste si avvicinano sempre di più.

Il telefono vibra, sarà arrivato un messaggio.

Messaggio da Alaska:
Buongiorno raggio di sole, stasera ti va di venire da me?
Cibo, film, divano, coperte.....

Messaggio ad Alaska:
Devo dire che è un proposta molto allettante XD. Ci sarò, dimenticavo.....buon giorno ahaha

Mi alzo dal letto e vado in bagno per darmi una sistemata.
Mi guardo allo specchio, ho tutti i capelli arruffati, sulla faccia ho tutte le strisce del cuscino.
Mi sciacquo la faccia. Quando rialzo la testa dal lavandino mi ritrovo Nick dietro.

" ahhhhh!!!" Urlo
Ma che cazzo!
" oh! Cosa ti urli di prima mattina?" Chiede lui tranquillo con un mezzo sorriso.
" mi hai fatto prendere un colpo " sospiro mettendo una mano sul petto.

Incomincia a ridere.

" piuttosto tu cosa ci fai qui?"
" mi dovevo sistemare un attimo i capelli"
" Perché dove devi andare?" Chiedo
" esco con Francesca, oggi mi presenta ai suoi" dice abbassando lo sguardo.
Noto che è leggermente ansioso. Deve piacerle davvero tanto Francesca.

" tranquillo Nick, li piacerai. È impossibile che sia il contrario" dico sorridendogli per rassicurarlo.

" Grazie sorellina " dice scompigliandomi i capelli per poi darmi un bacio sulla tempia.

Esce dal bagno e lo sento scendere la scale e poi uscire di casa.

Lentamente vado in cucina trovando mio padre a fare colazione.

" Giorno pà" dico
" Buongiorno Cass" dice sorridendo.
Prendo una mela e mi siedo di fronte a lui.

" Devo dirti una cosa importante."
" quanto importante?" Chiedo sperando che non sia niente di brutto.

" Abbastanza. Da un po' di tempo sto uscendo con una mia collega...." dice e abbassa lo sguardo....imbarazzato?
" quindi...." lo incito a finire.

" Ahm si, sto uscendo, ma nel senso proprio di uscire, non so se capisci" chiede grattandosi la nuca.
È troppo bello vedere mio padre in questo stato.

" Tranquillo papà ho capito" dico ridendo.

" ecco...lei ha un figlio più piccolo, ha cinque anni e si chiama Trevis. Vorrei farvela conoscere." Dice
" vorrei sapere cosa ne pensi, come ti sembra questa situazione, nel senso che avrai un altro fratellino, e.... e...."
" una nuovo " mamma" ?" Chiedo
Lo vedo annuire.
" il fatto di avere un altro fratello non mi dispiace anzi....papà, la cosa importante è una sola. Tu sei felice con....?" Mi interrompo non sapendo il nome.
" Thessa, su chiama Thessa" i suoi occhi brillano.
" tu sei felice con Thessa?" Chiedo.
" si, sono felice con lei"
" allora per me va bene, sono curiosa di conoscerla, vorrei vedere questa donna che ha fatto tornare mio padre un ragazzino" rido andandolo ad abbracciare.
" Nick lo sa?" Chiedo in fine.
Annuisce e mi lascia un bacio tra i capelli.

"Stasera io vado a casa di Alaska." Lo avviso.
" io sarò a lavoro fino alle 20:30 poi andrò a cena da Thessa." Dice.
" ora è meglio se vado a lavoro " si alza dallo sgabello e va verso la porta.

" ci vediamo dopo ciao pà" lo saluto prima che chiuda la porta.

Salgo di sopra.
Fuori fa freddo, quindi per andare a fare due passi dovrò vestirmi abbastanza pesante.

Apro l'armadio prendo un jeans nero, un maglioncino rosa cipria.

Finito di vestirmi metto un filo di mascara, infilo il mio parka, metto il mio cappellino nero e sono pronta.

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