Capitolo 10

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Suona la sveglia e sono costretta ad alzarmi.
Diciamo che oggi la mia voglia di andare a scuola è un po' più alta.
Apro l'armadio prendo un jeans una felpa bordeaux, era di mio fratello ma ora è diventata mia.
Adoro le felpe grandi, quelle dove ci sprofondi, ti fanno sentire come....al sicuro.
Mi vesto e corro in bagno prima che ci entri Nick, ci mette un secolo per uscire da li una volta entrato.
Mi lavo mi trucco ed esco.
Solo ora noto che la casa è troppo silenziosa, c'è qualcosa che non va.
Scendo di sotto e sul tavolo della cucina c'è un biglietto

Io sono già uscito, mamma è papà hanno litigato e non so dove siano andati. Nick.

Bene. Devo andare a scuola a piedi.
Mando un sms ad Alaska per chiederle un passaggio, neanche un minuto dopo mi risponde
" Esci che sono fuori "
Sorrido, prendo lo zaino ed esco.
Arriviamo subito a scuola e appena scendiamo un ragazzo con i capelli castano scuro e due fossette sulle guance ci viene in contro.

" Al ! " dice il ragazzo rivolto ad Alaska, che non appena lo vede gli sorride e gli salta al collo.

" Anter!" Dice lei.

" oh Anter, lei è Cassandra la mia migliore amica quella di cui ti ho parlato. " continua Alaska

"Ehm...piacere io sono Cassandra" dico imbarazzata tendendo la mano al  ragazzo
Anter giusto?!

" oh cass lui è il mio migliore amico, che è ritornato dall' Australia. " dice Alaska
" Ciao io sono Anter " si presenta.
"  bene, visto che frequentiamo tutti e tre gi stessi corsi....Ora saremo gli inseparabile tre, forse tutti in classe!" Dice Alaska prendendoci sotto braccio e ridendo come una matta, alla fine trascina anche noi alla risata.

" bene ragazzi oggi canteremo, varrà come una verifica " dice la prof di musica appena entra.

" a coppie o individuale?" Chiede Jessica con un certo fastidio in bocca.

" a coppie, ma le farò io " dice la prof con un ghigno sul viso.

" ti prego dimmi che mi mette con te..." sussurra Alaska al mio orecchio.

" signorina Stevens lei andrà con Giuly " dice la prof

" oh ma dai! Seriamente ! Con Giuly! Uffa che odio!" Dice Alaska.
Purtroppo non posso fare a meno di ridere, ma così facendo mi lancia occhiate truci.
" Fu così che rimanemmo in due " dice Anter .
Sorrido.
" lei signorina Hawthorne, lei starà con....il signorino Black. " dice

" bene ragazzi, buon lavoro. A fine lezione vi voglio sentire. " continua la prof

" ok allora....che canzone ti va di fare ?" Mi chiese Anter
" ohm.... Non saprei, potremmo fare....Sad Song dei ' we the kings '
oppure.... Let me go di ' Avril Lavigne '....." dico
" Say something " dice Anter, grano gli occhi perché io adoro quella canzone.
" si si si ! " esulto sorridendo come una bambina.
Sorride, ammazza che bel sorriso, quelle fossette sono me-ra-vi-glio-se!

Incominciamo a dividerci i pezzi da fare, e incominciamo a provare.
La sua voce incomincia a cantare la prima strofa.
Che suono melodioso, davvero perfetto per la canzone.
Mi aggiungo anche io, facendo un tono superiore rispetto a Anter.
Quando arriviamo al ritornello, il suono delle nostre voci mescolate insieme è qualcosa di fantastico. Siamo un mix di dolcezza e calore.

La prof incomincia a chiamare i diversi gruppi per ascoltarli, quando arriva il momento di Jessica e Francesca, avrei voluto tapparmi le orecchie.
Era una cosa e dir poco orribile, e ancora più sconvolgente è il fatto che erano convinte di andare benissimo.

Arriva il turno mio e di Anter.
" coraggio che siamo fantastici " mi dice e non posso fare a meno di sorridere. È un ragazzo davvero simpatico.

Incominciamo a cantare, e mi concentro solo sulle nostre voci.
Quando finiamo si sentono le mani di tutti i presenti tranne Jessica and company, che applaudono.

" siete stati i migliori della giornata, ora andate che tra due minuti la campanella suona.
Per coi altri che non siete venuti oggi, vi sentirò la prossima volta. Buona giornata. "

Prendo il mio zaino e aspetto i due.
Finita anche l'ora di storia, andiamo a pranzo.

" sediamoci lì" dice Alaska indicandoci un tavolo vuoto vicino al finestrone.
" sorellina ! " dice Nick abbracciandomi da dietro. " ciao fratello " rispondo io ridendo
" piacere io sono Anter " dice alzandosi
" io sono Nick " risponde mio fratello.
" io ora vado al mio tavolo, con la squadra, ci vediamo vicino alla macchina dopo ok ? Poi a casa parliamo di ieri sera " dice baciandomi la guancia e andandosene.

" Peter non osare andartene via, ti sto parlando !" Sentiamo urlare Jessica che è appena entrata in mensa come una furia
" jessica mi hai rotto, lo vuoi capire che non me ne frega più un cazzo di te ! Smettila di seguirmi, chiamarmi, mandarmi messaggi, aspettarmi sotto casa, aspettarmi all' entrata della scuola. Smettila !! " risponde a tono Peter continuando a camminare.

" aspetta. " dice jessica raggiungendolo e prendendolo per il braccio.

Peter si strattona dalla sua presa e la guarda infuriato.
" È colpa di quella cretina, non è vero ? È una Puttana. " urla in lacrime venendo verso di me.

Prende degli spaghetti da un tavolo e me li butta a dosso, poi mi tira i capelli e mi fa sbattere la testa a terra.
Buio
Un attimo dopo riesco ad aprire gli occhi e me la ritrovo intenta a tirarmi un pugno.
La scanso e le butto giù da me.

Due mani mi fanno alzare, prendendomi da sotto le ascelle. Mi giro e trovo Peter.

" stai bene? " chiede guardandomi
" più o meno " rispondo mettendo una mano sulla nuca.
" Jessica basta davvero. Lei non c'entra niente. Prenditela con me. " dice spostandomi dietro di se. Alaska mi viene incontro con Anter.
" tutto okay? " chiedono
Annuisco.

" questa me la paghi, ti odio ! Non pensare che ti renderò le cose facili." Dice infuriata verso di me.

" Ma che...." dico
" È arrabbiata perché l'ho lasciata, pensa sia colpa tua. Mi dispiace Cass.." dice Peter
" Potevi stare più attento! " gli urla Alaska.
" Alaska calmati ok ? Sto bene." Cerco di rassicurarla.
" no non stai bene. Hai sbattuto la testa fortissimo. " dice con occhi lucidi.
" invece sto benissimo vedi " dico facendo una giravolta " tranquilla " l'abbraccio.
" devi andare in infermeria, giura che lo farai " dice stringendomi. " ora ci vado. Anter sei capace di calmarla? " chiedo " certo vai pure. Dai Al vieni" dice prendendola fra le sue braccia.

Prendo il mio zaino e mi incammino.
" aspetta ti accompagno. " dice Peter seguendomi
" Non c'è ne bisogno" dico anche ne ora mi gira forte la testa, mi accascio vicino ad un armadietto e chiudo gli occhi portando la testa in alto per riprendermi.
" C'è ne bisogno invece.....ehi tutto bene ?" Si abbassa alla mia altezza.
" no non va bene, tutto sta girando e ti vedo sfocato" dico.
" vieni....aggrappati." dice sporgendosi.
" cos....." riesco a dire, io sento davvero malissimo.
Poi le mie braccia si ritrovano intorno al suo collo, e il mio corpo si solleva da terra.
" Non ti preoccupare, ti uscirà solo un grande bernoccolo." Dice mostrandomi un sorriso, che fa nascere due fossette.
Rido e poso la testa sul suo petto.
Poi la mia schiena incontra una superficie morbida, e incomincio a sentirmi meglio.

" perché sei ancora qui?" Chiedo mettendomi seduta " se pensi che ti avrei lasciato sola ti sbagli. " dice alzando il mento in sú con fare superbo.
Rido transcinando anche lui, in questa risata contagiosa piena di facce buffe.


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