Capitolo 26

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Casa dolce casa. Sono davanti alla porta e aspetto che Nick la apra.
Sono le 8:00 e io vorrei ancora dormire.
Peter è in ospedale per il controllo, spero vado tutto bene.
" Cass, ti va di vedere un film più tardi?" Mi chiede Nick mentre saliamo le scale con le valigie in mano.

" si, di che genere?"
" scegli tu...."
" sicuro?" Sorrido diabolica
Mi guarda confuso e rido.
" Horror"
" Horror?" Chiede un po' sorpreso
Faccio di si con la testa.
" casa hai sul collo?" Chiede.
Mi congelo sul posto e rimango di spalle.
" Cass....?" Si avvicina e mi volta.
Mi sposta i capelli e sgrana gli occhi.
" Cass...!!!?" Alza la voce.
" non urlare!" Dico
" che cazzo, ma vuole morire?!" Urla ancora.
" no!" Lo difendo.
" lo vedremo sicuramente un horror. Sai chi è il protagonista?" Chiede
Alzo un sopracciglio e lo invito a parlare.
" Quello che ti ha fatto quel coso!!" Mi punta un dito contro.
" quello ha un nome..." dico piano
" si, il suo nome è Coglione" fa ovvio
Gli do un leggero schiaffo e lui ritorna serissimo.
" non voglio che ti lasci succhiotti come se fossi un dalmata" dice fingendosi offeso
" Nick...." sospiro
" sono geloso...è quindi? Sei mia sorella, è giusto che io faccia così" si difende
" pure tu, l'altra sere ne avevi uno, ma non mi sembra che io abbia fatto la tragedia" dico in mia difesa
" Ma io sono tuo fratello!" Si indica
" e io tua sorella, quindi?" Dico, mi sto trattenendo dal ridere.
" uffa" fa il broncio
Non riesco più a trattenermi e scoppio dal ridere.

" smettila....il fatto è che non mi sono abituato a vederti fidanzata, e non posso negare il fatto che di Peter io non mi fidi ciecamente. Anche se siamo compagni di squadra."
Non dico niente, mi tuffo tra le sue braccia e mi faccio cullare.
" sarò sempre tua sorella" sorrido
" quella piccola e rompi palle" mi arruffa i capelli e scoppiamo entrambi a ridere.

La porta si apre.
" ben tornati figli" dice mio padre entrando
" ehi papà" lo saluto
" bhe quando mi farai conoscere Paolin ?" Chiede sorridente.
" Paolin?" Chiede Nick girandosi verso di me con sguardo interrogativo.
" Peter....papà si chiama Peter. P-E-T-E-R" dico alzando gli occhi al cielo e facendo un mezzo sorriso.

" oh scusa" si gratta la nuca.
" comunque quando me lo fai conoscere?"
" non lo so"

" ragazzi, stasera a cena, Thessa, ci ha invitati a casa sua...per conoscervi" dice
Guardo Nick non sapendo cosa rispondere.
" oh....ehm....ok...a che ora?" Chiede titubante Nick
" per le otto" dice sorridente mio padre.
" ci dobbiamo vestire eleganti?" Chiedo mordendomi il labbro.
" no...ma neanche in tuta...un via di mezzo penso vada bene" dice facendo lo sguardo che assume quando riflette sulle parole giuste da usare.

Il telefono mi squilla, è Alaska
C: principessa nera
A: bellezza!
C: come mai mi hai chiamato?
A: volevo chiederti se ti andava di fare un giro per la città.
C: ehm si...
A: sto arrivando a casa tua.
C: a dopo.

Chiudo la chiamata e vado di sopra.
Mi stendo sul letto e faccio un giro sui vari social.
Ho un sacco di notifiche.
Apro prima quelle dove mi dice che sono stata taggata.
Ci sono un sacco di foto scattate alla baita e in viaggio.

Sono foto bellissime.
La mia preferirà è quella che ci siamo scattati in piazza, con l'albero di Natale alle spalle.

Il telefono vibra.
Messaggio da Alaska:
-sono fuori!

Lancio il telefono sul letto e mi catapulto per andare ad aprirle la porta.

Appena entra la trascino di sopra.
" stasera sono a cena da Thessa. Non ho idea di cosa mettermi" dico
" elegante?" Chiede
" no"
" una via di mezzo?" Chiede mettendosi sul letto.
" si!"
" jeans e camicia?"
" non lo so, non mi convince" dico camminando da destra a sinistra per la stanza.
" gonna e camicia?" Dice
" come scarpe?" Chiedo sperando non dica tacchi.
" delle classiche décolleté?"
" uffa...." sospiro facendola ridere.

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