Capitolo 23

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Sono passati due giorni dall' incidente.
Sono stata spesso da Peter, non solo per portagli qualche appunto, per tenergli compagnia.
Diciamo che in questi due giorni mi è mancato molto.
Infondo è colpa mia se è finito in un lettino d'ospedale.

Se l' esito degli ultimi esami sarà positivo, oggi pomeriggio lo dimettono.
Non vedo l'ora.

Dopo domani dovremmo partire per festeggiare il Natale e l'anno nuovo alla baita di Dimitri.

" Papà...." lo chiamo scendendo le scale.
" Che succede Cass?" Chiede dal salone.
" Papà, cosa farei per queste feste?"
" Starò a casa Thessa, ho saputo che tu e Nick andrete in una baita con gli amici giusto?"
Annuisco.
" io vado a fare delle commissioni" dice dandomi un bacio in fronte.
" Nick dove è?" Chiedo
" Ha dormito da Francesca. Mi ha chiamato ieri sera. Mi ha raccontato cosa è successo a Percy." Dice dispiaciuto.
Inarco un sopracciglio.
" Papà si chiama Peter non Percy" dico ridendo.
" oh...." si gratta la nuca imbarazzato e io scoppio a ridere.
" oggi pomeriggio dovrebbero dimetterlo. Quindi....io vado in ospedale." Dico mettendomi il cappotto.

" Ma....se per caso.....ceh....se tu, dovessi provare dei sentimenti per questo Peter. Me lo diresti?" Chiede.
" certo....è questo il punto papà, io mi sento in colpa per quello che è successo. Diciamo che per ora siamo migliori amici." Dico sorridendo lievemente.
" bene. Ora vado " apre la porta e va verso la macchina.

Prendo la borsa ed esco.

Messaggio da Alaska.
Appena accendo il telefono me lo ritrovo sullo schermo.
Lo apro.

Cassy, stasera tutti a casa di Peter.
I ragazzi gli anno organizzato una specie di ben tornato. E tu....bhe tu.....farai da distrattrice. Starai con lui tutto il giorno finché non tornerà a casa. Spero non ti secchi.
Non vedo l'ora di vederti. Baciiii.

Messaggio ad Alaska:
Anche io non vedo l'ora di vederti.

Sono arrivata in ospedale, da cinque minuti. Sto aspettando che i medici escano dalla stanza.

La porta si apre e finalmente posso entrare.

" ehi " saluta lui.
" ehi" mi siedo vicino al letto.
Punto il mio sguardo su di lui. Mi prendo solo un minuto per osservarlo.

" mi consumi così" lo sento ridere.

Distolto subito lo sguardo. Che imbarazzo. Sento le guance andare a fuoco.

Sono una totale deficiente.

" scherzavo sai..." ride ancora.
" non ho resistito dal dirtelo. Sei così.....così " riporto lo sguardo su di lui.
" spontaneamente bella quando arrossisci " dice sorridendo a trentadue denti.

È ufficiale sulle guance mi hanno appiccato in incendio. Giro la testa.

" Vieni qui...." dice ridendo afferrando una mia mano e stringendomi a lui.
È così caldo.
Mi rilasso immediatamente.
Bussano alla porta. Neanche il tempo di staccarmi dell' abbraccio, la porta si spalanca e una testolina ramata entra.

" Pet" dice correndo verso il letto.
È Emily.
Salta sul letto e si attacca al collo di Peter.

" Emily" sussurra sorridendo.
" mi hai fatto pleoccupale" dice piangendo nell' incavo del suo collo.
È troppo dolce questa bambina.
" Tranquilla Emily " dice stringendola ancora di più a se.

Sorrido vedendo quanto sono belli.

" Emily!" Entra Jane nella stanza con un leggero fiatone.
"Oh, Cassandra" dice vedendomi.

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