Capitolo 30

33 3 0
                                    

Crsh...tic...
Mi sveglio di colpo sentendo qualcosa che sbatte alla finestra.
Mi alzo dal letto e mi avvicino al davanzale.
Peter.

Oh mamma!
Me ne ero dimenticata....
Tu si che sei una brava fidanzata!
Ero arrabbiata, pensavo che se ne sarebbe andato, vedendo che non volevo parlargli.

Era ubriaco!

Lascio stare la mia coscienza e scendo giù.
Strano che gli altri stiano ancora dormendo, forse sono usciti.

Cazzo! Oggi è l'ultimo dell'anno!
Dobbiamo ancora preparare tutto....
Ben svegliata raggio di sole. C'è qualcosa che ti ricordi?

Uff....

Apro la porta, lo vedo scattare in piedi.
Ha gli occhi gonfi e rossi, il suo viso è stanco.

Scendo i primi gradini e il suo sguardo segue ogni minimo movimento. Lo raggiungo lasciando molto spazio tra di noi. Sono ancora un po' arrabbiata.

" Cass...." sospira facendo un passo in avanti.
" perché?" Chiedo piano, così piano che quasi non mi sentivo.
" ero ubriaco..."
" no, perché tutto, perché quelle parole alla metro, perché ti sei ubriacato. Io problemi non si risolvono così." Sbotto.

" Cass...ero arrabbiato, confuso e disorientato."
" avrei potuto aiutarti. Ti sarei stata vicino....ma no, tu hai deciso di cacciarmi in malo modo!" Gesticolo con le mani.

" invece no. Cacciamo via tutti, per poi presentarsi sotto la sua finestra alle 2 o 3 di notte ubriachi persi. Mi sembra una cosa molto logica no?" Chiedo con sarcasmo.

" non mi sono ubriacato così tanto per." Alza il tono di voce.
" allora perché?!" Chiedo esasperata.

" stavo male. Mi sono sentito così in colpa per averti trattato così....non volevo essere solo...."
" bhe caro mio... ti do lo scoop del secolo. L'alcol non è una persona!" Gli do una spinta, ovviamente lui non si sposta di un millimetro.

" hai finito?" Chiede con un piccolo sorriso.

È così irritante. Io sono furiosa, e lui che fa? Si mette a ridere?
Io lo strozzo giuro!

" Peter smettila di ridere. Sono seria!" Gli punto un dito contro.
" e anche io sono serio. Sei così bella quanto ti arrabbi. Le guance si dipingono di rosso, le narici si dilatano leggermente, e i tuoi occhi. Cavolo i tuoi occhi Cass....i tuoi occhi si scuriscono diventando così cupi." Si avvicina lasciando tra di noi una distanza minima che io subito dilato.

" Peter ti prego va a casa...." sospiro distrutta.
Sono talmente furiosa adesso che sto per scoppiare a piangere.

Ricaccio indietro le lacrime e alzo la testa.
" ti prego Pet va a casa...."
" ma-" prova a ribattere.
"Peter...va a casa!" Alzo la voce.

All'improvviso arriva mio padre seguito da Thessa.

" buon giorno ragazzi. Che succede?" Chiede subito dopo vedendo la mia faccia.
" niente papà...."
" sei sicura?"insiste.
Sto per rispondere ma Thessa mi precede.
" caro è tutto apposto, sono sicura che va tutto bene andiamo adesso." Lo trascina via a mi sorride.
Ricambio per ringraziare.

Mi volto e mi ritrovo Peter a un centimetro di distanza.

" ci vediamo" sussurra. Posa una mano sulla guancia, e le sue labbra sulla fronte.

Si stacca e se ne va.
La giornata è già cominciata di merda....
Chiamo Alaska per chiederle alcune cose e mi avvisa che per stasera è stato tutto annullato.

Mi dispiace un sacco, ci saremmo divertiti.

" Cass scendi che è pronto." Dice mio padre da dietro la porta.

You are mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora