Capitolo 18

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Pov's Cass

Dopo l'ora di ginnastica, che sono riuscita a saltare, arriva l'ora di pranzo.
Sto morendo di fame.
" dai ! Dai ! Non tenermi ancora sulle spine !" Dice Alaska dopo un secondo che ci siamo sedute al nostro tavolo.
" ieri pomeriggio quando tu sei tornata in stanza....noi ci stavamo baciando" dico, velocemente la mia testa torna a ieri pomeriggio.

" Noi? Noi chi?!" Dice
Le faccio la faccia da: dai che lo sai, su forza.
Dopo due secondi spalanca bocca e occhi e mi guarda.

" tu..t-tu e....Pe...Peter!" dice piano
" Tu e Peter vi siete baciati!" Urla facendo gli occhi a cuoricino.

" Scema non urlare " le dico prendendola per un polso

" o mio dio, o mio dio!" Continua a dire facendo urletti da bimba felice.

" come è stato? Come è successo ? Ce oh mio dio!" Ride
" calmati "
" e successo e basta. Diciamo che stavamo avendo una discussione, poi ad un certo punto arriva e mi bacia. È stato dolce, travolgente....è stato bello." Dico pensandoci e perdendomi in quell' immagine che non fa altro che tornarmi in mente.

" sapevo sarebbe successo " dice buttandomi le braccia al collo.

Incominciamo a ridere, e la voce di Anter ci interrompe.

" ciao amore" dice ad Alaska lasciandole un bacio a stampo.

Io li shippo troppo insieme.

" ciao anche a te Anter " lo prendo in giro.

Scoppiamo tutti in una grossa risata.
" Alaska poi mi spieghi perché hai fatto venire Peter invece che Nick" le dico
" Peter, lo conosce e sapeva come aiutarti​, quindi sono andata prima da Peter e poi da tuo fratello a spiegargli la situazione, non ha potuto raggiungerti perché il prof non lo ha fatto uscire." Dice addentando la carota nel piatto.

" ah...."
" Cass, tutto bene?" Mio fratello arriva.
" eh...si si sto bene" dico
" sicura?" Insiste
" si, sono solo curiosa di capire cosa è successo ad Elisabeth. Quale è la storia?" Chiedo

" ehm...veramente...non è stata una cosa molto...come dire.... nella norma?" Dice Anter.

"Io lo so perché è successo prima che io partissi, in caso te lo stessi chiedendo" dice

"Era una ragazza dolce con tutti, faceva parte del club di fotografia, era veramente brava. Quasi mezza scuola le andava dietro. Avrebbe dovuto fare il terzo anno, ma.....come avrei capito è morta.
Jace, non l'ha presa per niente bene, gli è morta tra le braccia.
Io ero li quel giorno. Ero il suo migliore amico, quindi mi chiamò subito appena successe.
Stavano passeggiando, ad un certo punto un suv guidato da un ubriaco, girò nella via e la prese in pieno.
Venne scaraventata dall'altra parte della strada e sbattè forte la testa.
Chiamammo l'ambulanza, la portammo in ospedale.
Stette per un mese in coma, poi i genitori decisero di farla finita, la fecero staccare dalle macchine.
Jace stette malissimo, allontanò tutti, me un po' meno. Ricordo ancora i suoi occhi spenti, scavati da cerchi neri. È stato davvero malissimo.
Per non parlare di quando incominciò a far vedere i primi episodi dei comportamenti simili a quelli di oggi. I genitori lo spedirono subito dallo psicologo.
Ora sta decisamente meglio, anche se ogni tanto quei comportamenti ritornano, e come se non fosse lui in quei momenti.
Però ti posso assicurare che lui è davvero una persona d'oro, da non farsela sfuggire. Tu e lei avete gli stessi occhi, alcuni modi di fare, la passione per la fotografia.
Ecco tutta la storia." Conclude Anter.

Sono davvero sconvolta. Mi dispiace un sacco per Jace.
Alaska sembra molto più sconvolta di me, fortunatamente accanto ha un ragazzo d'oro che se ne accorge e l'attira fra le sue braccia.

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