«Senti, ho detto a Giacomo di non venire perché usciamo un'ora dopo.»
«E perché non gli hai detto la verità?»
«Be', ecco, mentre ero lì al telefono con lui mi sono sentita in colpa. E poi è un tipo geloso.»
«Giacomo è geloso, e di chi?»
«Ma veramente di tutti, si insospettisce subito quando parlo
di qualche compagno di scuola. Così ho eliminato il problema
e gli ho detto una piccola bugia» conclude Marta.
«Ma non ha senso; non ha nessun motivo di essere geloso»
borbotto poco convinta della sua scelta.
All'uscita di scuola Matteo e Filippo ci salutano contenti.
«Ragazze, ci siete, andiamo?»
«Sì ci siamo, ma Sara dov'è?»
«Non viene; ha appena ricevuto una telefonata da casa; ci
raggiunge al cinema.»
Ci incamminiamo chiacchierando. Siamo su di giri per
questo fuori programma e perché già so che ci divertiremo
molto; ormai con loro ci stiamo bene, siamo proprio amici,
anche perché non c'è nessuna attrazione da parte di nessuno
dei quattro; anche se forse per un periodo, dopo la mia festa,
ho pensato che tra Marta e Matteo potesse nascere qualcosa;
ma ormai è acqua passata.
Per arrivare alla fermata dell'autobus dobbiamo fare un
lungo tratto di strada a piedi. Matteo sta raccontando la figuraccia
che ha fatto durante l'interrogazione di inglese.
Camminiamo tutti e quattro vicino e ridiamo della descrizione
comica che sta facendo Matteo, sostenuta da continue
aggiunte di Filippo. Con la coda dell'occhio mi accorgo che
una macchina sta rallentando e il guidatore sembra guardare
nella nostra direzione.
Abbasso gli occhi all'improvviso e trattengo il fiato. Tiro
Marta per un braccio e le sussurro qualcosa all'orecchio; lei
gira la testa di scatto e incontra gli occhi di Giacomo che la
fissano dalla macchina accanto a noi.
Ci blocchiamo tutti e quattro, mentre sentiamo la tensione
di Marta, che è arrossita fina alla radice dei capelli. Giacomo
ferma la macchina, gira la chiave e scende sbattendo la portiera.
In un attimo Matteo e Filippo sono spariti e io rimango
indecisa sul da farsi; Marta continua a fissare Giacomo senza
dire niente. Lui avanza con sguardo tranquillo, si avvicina,
sorride a tutte e due e saluta.
«Ciao, Giacomo. Marta, io andrei...» e faccio un gesto con
la mano indicando la fermata dell'autobus.
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Il mio cuore per te
ЧиклитVale e Marta, amiche per la pelle, sono legatissime tra loro ma diverse nel carattere: tanto una è timida e chiusa, quanto l'altra è sfacciata e disinvolta. In comune hanno un obiettivo: conquistare i due ragazzi più affascinanti e desiderati di tut...