Sempre e solo Giulia...

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Mancano tre settimane a Natale, e finalmente arriveranno

anche le vacanze. Sono a pezzi; la notte dormo poco e male, e

durante il giorno casco dal sonno. La situazione a casa non è

cambiata, anzi mi sento di dire che sembra anche peggiorata,

perché adesso mia sorella necessita di maggiori attenzioni e

le mie paure si stanno rivelando sempre più concrete. Spesso

trascorro giornate intere senza che i miei si accorgano della

mia presenza o assenza. Quando esco non fanno più molte

obiezioni e, cosa ancora più preoccupante, non mi chiedono

più con chi e a che ora torno. L'altro giorno poi ho discusso

con mia madre perché avevo dimenticato di comprare i pannolini,

e oggi mi ha ripreso perché sono entrata in camera e

ho sbattuto la porta facendo svegliare Giulia.

Lo so perfettamente che non dovrei prendermela, ma non

è facile abituarsi a tutto questo. Prima ero sempre io al centro

dei loro discorsi, delle loro attenzioni, non passava niente inosservato;

se tornavo a casa nervosa mia madre se ne accorgeva

subito e mi chiedeva cosa era successo. Ora entrambi sono

distratti; stamattina stavo parlando con mio padre dell'interrogazione

di inglese, quando è entrata mia madre con Giulia

e lui si è dimenticato di chiedere com'è andata a finire; in passato

una cosa del genere non sarebbe mai successa.

E Marco su questo fronte non mi è molto d'aiuto, lui prende

sempre le difese dei miei e la cosa mi fa infuriare. Possibile

che hanno sempre ragione gli altri? Possibile che non possono

mai sbagliare? Ma lui è così, i genitori non si toccano. Sarei

proprio curiosa di sapere se c'è qualcosa che lo manda fuori

di testa tanto da farlo litigare con loro.

Mi squilla il cell, è Marta.

«Ciao, come stai?»

«Da schifo, ho litigato di nuovo con mia madre e me ne sono

andata sbattendo la porta.»

«E ora dove sei?»

«Sono con Giacomo, ho deciso che stasera non torno a casa.»

«Marta, non esagerare, vuoi venire a dormire da me?»

«Veramente sto andando in campagna con lui, pensavamo di rimanere lì.»

Mi si gela il sangue.

«Marta, non fare stupidaggini. Vedrai che alla fine si aggiusta

tutto, loro sono ancora arrabbiati con te, non peggiorare le cose.»

«Senti, adesso non ti ci mettere anche tu a farmi la predica»

mi risponde piccata e capisco che sta sul sentiero di guerra.

«Marta, ti prego, ascoltami; vieni qui, parliamone.»

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