Il sonno traditore

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Ravioli di ricotta al sugo.

Hamburger e patatine fritte.

Torta al cioccolato.

Quando mi ci metto sono proprio brava!!!

Bugia, il sugo me l'ha preparato mio padre stamattina

mentre io ancora poltrivo a letto. La torta al cioccolato l'ha

portata Sara e gli hamburger e le patatine alla fine non li abbiamo

cucinati. Ci siamo sparate i ravioli e poi ci siamo lanciate sulla torta.

Ora siamo tutte e quattro in salone, satolle e soddisfatte; io

e Marta sul tappeto di fronte al divano dove sono sedute, o meglio dire sdraiate, Sara e Giò.

«Non mi pare vero che siamo di nuovo insieme» dice Giò.

«Hai ragione, sembra di tornare indietro nel tempo» risponde Marta.

«Dovremmo farlo più spesso.»

«Senti chi parla, proprio tu che sei la prima che non si fa

mai sentire» replico a Sara.

«Chi comincia? Voglio essere aggiornata sulle vostre storie» chiede Giò.

Anche se riluttante, inizia Marta.

«Non mi sembra possibile, Marta innamorata. Questa sì

che è una grossa novità.»

«Ma che ci hai fatto?»

«Un po' di cose» risponde vaga.

«Racconta. Numero uno, come bacia?»

«Questa la so io, l'abbiamo soprannominato l'uomo centrifuga

» dico tutto d'un fiato.

Sara e Giò ci guardano senza capire.

Marta parte in una descrizione dettagliata del mitico bacio

di Giacomo, tra lo sguardo disgustato di Giò e quello meravigliato di Sara.

«E Marco invece cosa fa?» e sento il loro sguardo curioso

di tutte rivolgersi verso di me.

Divento rossa come un peperone.

«Ma non lo so precisamente.»

«Bugiarda. Dài, diccelo.»

Guardo di sfuggita Marta e poi torno sulle altre.

«Okay, anche se penso che ci sono delle cose che dovrebbero

rimanere intime.»

«Smettila. Adesso fai anche la timida!!!»

Vedo Marta dire una cosa all'orecchio di Giò.

«Hai capito la nostra santarellina; adesso si scoprono anche

gli altarini. Ma bacia meglio Marco o Andrea?»

Lancio il cuscino addosso a Marta.

«Brutta traditrice, avevi giurato di non dirlo a nessuno. Uffa, non vale!»

Ma ormai si sono tutte coalizzate contro di me e così alla

fine mi rassegno e cedo.

«Diciamo che non ho molta esperienza per fare dei paragoni,

comunque Marco bacia bene... noi... be', ecco, la usiamo...

insomma la muoviamo molto.»

Si alzano facendo la ola. Sono completamente andate.

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