Guardo l'immagine riflessa attraverso i vetri dell'autobus;
i miei capelli, che cominciano finalmente a toccare le spalle,
sono scomposti come al solito, sembra mi sia appena alzata
dal letto. Gli occhi, color nocciola come
quelli di mio padre,
mi fissano con sguardo incerto. In fondo non sono così male,
penso; se solo avessi le labbra più morbide e gli occhi meno
tondi forse... con un sospiro distolgo lo sguardo.
L'autobus è più affollato del solito, per fortuna mancano
solo poche fermate. Non lo prendo quasi mai, preferisco
tornare a piedi con le mie amiche; non sopporto tutta quella
gente che spinge, ti si butta addosso, per non parlare degli odori,
i respiri pesanti; certo se avessi il motorino sarebbe tutta
un'altra storia. Oggi appena fuori scuola sono fuggita, volevo
solo scomparire dalla faccia della terra. Mi sento inquieta,
continuano a ritornarmi in mente le immagini dell'umiliazione
subìta poche ore prima in classe; provo a cacciar via il
pensiero, ma torna implacabile. Sento pizzicare gli occhi e li
chiudo, non devo piangere, almeno non ora! Stringo le labbra
con forza. Chissà perché il prof di storia oggi si è accanito
in quel modo con me. Certo la lezione non l'avevo studiata
alla perfezione, ma buttare ripetutamente il libro a terra e costringermi
ogni volta a raccoglierlo mi è sembrato esagerato.
Marta, la mia amica del cuore, ha provato in tutti i modi a
consolarmi, ma è servito a poco. E pensare che questa matti12
na, appena alzata, mi sentivo così euforica e per un momento
ho pensato che era la mia giornata fortunata. Per l'occasione
mi sono messa anche la gonna color prugna, cosa che non
capita molto spesso. Ho pensato che forse così Ale, il bello
della scuola, mi avrebbe
finalmente notato, ma niente, come
se non esistessi! Certo non posso competere con Federica, la
mia compagna di classe, la più carina della scuola, oppure
con Marta, così disinvolta e spavalda. Sospiro.
L'autobus frena improvvisamente mandandomi addosso
a un signore; mi scuso e abbasso lo sguardo imbarazzata
mentre lui sorride. Si aprono le porte e in un balzo sono fuori,
aria finalmente, penso. Squilla il cell, è Marta «Auguri!!!!!»
sento un coro di voci che urlano. «Tanti auguri VALEEE!» Sì,
oggi è anche il mio compleanno. «Grazie» provo a rispondere
con voce squillante, ma con poca convinzione.
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Il mio cuore per te
Romanzi rosa / ChickLitVale e Marta, amiche per la pelle, sono legatissime tra loro ma diverse nel carattere: tanto una è timida e chiusa, quanto l'altra è sfacciata e disinvolta. In comune hanno un obiettivo: conquistare i due ragazzi più affascinanti e desiderati di tut...