Nuove amicizie

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«Che ne dici se andiamo a fare un giro a Piccadilly Circus?» 

mi chiede Mashita  il pomeriggio dopo.

«Magari, però prendiamo l'autobus! Mi piacerebbe sedere

al piano di sopra e guardare la città dall'alto» rispondo felice.

Mentre osservo Hyde Park attaccata al finestrino, vengo

a sapere che Mashita si è lasciata da poco con George, un ragazzo

inglese conosciuto all'università. Sono stati insieme

due anni, poi lui ha perso la testa per un'altra ragazza finché

un giorno lei li ha scoperti mentre si baciavano; si vede che ne

soffre ancora solo a parlarne.

«E poi perché vi siete lasciati?» le chiedo.

Lei mi guarda offesa e parte con un discorso sulla sincerità

e sul tradimento. Adesso si è talmente infiammata che non

riesco a seguirla, sta parlando troppo veloce. Mi perdo dei

pezzi, anzi più d'uno, ma non oso interromperla, si è così

accalorata che rimango in silenzio e ogni tanto annuisco. Poi

lei si zittisce e mi guarda interrogativa.

Ecco lo sapevo, penso nervosa; mi deve aver fatto una domanda...

e ora che faccio?

Potrei far finta di essermi distratta, oppure cercare qualcosa

nello zaino. Ma non posso, lei continua a fissarmi implacabile

e così alla fine la guardo sconfitta.

«I'm sorry, Mashita, I don't understand» rispondo arrossendo.

Lei parla di nuovo, ma io continuo a non capire, ormai il

cervello sembra come paralizzato.

Alla fine Mashita scuote la testa, sorride e indica fuori dal

finestrino: per fortuna siamo arrivate. È ora di scendere!

Come sono sul marciapiede rimango a bocca aperta a

guardarmi intorno; sembra un sogno, tutte quelle insegne

che si accendono come luci psichedeliche, un via vai di gente

pazzesco, uhau ragazzi, è fantastica, da perderci la testa! Eh

sì, Londra è Londra, non può non piacerti, è talmente strana.

Intanto parlano un'altra lingua, ma questo succede in tutti i

Paesi che non siano l'Italia; ma la cosa che più mi piace è il

suo aspetto cosmopolita, la sua multirazzialità, per non parlare

della carica che ti trasmette. Puoi fare talmente tante cose,

muoverti senza problemi, ci sono un centinaio, ma che dico,

un migliaio di linee della metro, altro che le nostre due! Poi gli

autobus rossi a due piani, le vecchie cabine telefoniche, quelle

che vedi in tutte le cartoline; per non parlare dei taxi neri, della

strana guida a destra... insomma, è tutto diverso. Ma non

Il mio cuore per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora