Cinque mesi dopo

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Sono al supermercato con mia madre a fare la spesa. Spingo

il passeggino di mia sorella, che non riesce a stare ferma.

«Giulia, smettila di toccare tutto» le dico togliendole un

barattolo di pomodori che ha afferrato al volo dal ripiano accanto

a noi. Ormai è diventata un disastro, non riesci a starle

dietro, prende quello che trova a portata di mano. 

A casa, poi, dato che ormai cammina a quattro zampe, 

bisogna starle sempre accanto.

Ieri ho ricevuto una cartolina da Miguel, sì, proprio lui, il

ragazzo spagnolo, quello della notte di Capodanno. Tre mesi

fa non ho resistito e gli ho mandato un sms al numero che mi

aveva dato Anneke, scusandomi per il modo in cui l'avevo

trattato. In fondo non aveva colpe, cosa ne poteva sapere lui

del casino che avevo combinato? Così mi sono fatta coraggio

e gli ho scritto due righe. Pensavo che neanche si ricordasse

di me, in fondo era passato talmente tanto tempo, e invece...

invece è stato super felice di sentirmi, e mi ha invitato in Spagna.

Mia madre è più avanti con il carrello della spesa. Per fortuna

tra qualche giorno partiamo per il mare, a Roma fa un

caldo pazzesco, e poi non c'è più nessuno.

Ci mettiamo in fila alla cassa quando mi ricordo di non aver

preso i cornflakes, e così mentre mia madre con Giulia

rimane in fila, faccio una corsa. Afferro la confezione, mi giro

e vado a sbattere contro la schiena di un ragazzo; lui si volta...

ed è Marco. Un silenzio imbarazzante aleggia tra di noi.

«Ciao.»

«Ciao, che ci fai qui?» chiedo per nascondere l'imbarazzo.

«Compravo della birra, stasera vado a una cena e tocca a

me portare da bere» risponde alzando le lattine.

Bello come al solito, penso.

«È un bel po' che non ci vediamo, come stai?»

«Bene. Tu ancora a Roma?»

«Parto tra qualche giorno.»

Vorrei dirgli tante cose, lo vorrei tanto... mentre facciamo

questa stupida conversazione, ma non ha senso, ormai non

più. E poi è passato talmente tanto tempo. Cos'altro dire?

Dopo quella famosa litigata non ci siamo sentiti per settimane,

lui si rifiutava di parlarmi, ma alla fine ci siamo rimessi

insieme e io pensavo, sì, pensavo che fosse tornato tutto come

prima. Ma mi sbagliavo, qualcosa era cambiato tra di noi. Io

sentivo sempre il suo sguardo accusatore e il mio senso di colpa

non riusciva, e ancora oggi non riesce, ad abbandonarmi;

si era rotto qualcosa definitivamente. Era tutto diverso, noi

due eravamo persone diverse. A nulla sono valsi tutti gli sforzi,

i nostri tentativi per ricreare l'atmosfera che ci aveva legato.

Ci abbiamo provato tutti e due, con tutte le nostre forze, ma

l'amore che ci aveva legato sembrava non bastasse più.

«E tu invece, che mi racconti?» continuo.

«Parto tra dieci giorni e vado in campeggio in Sardegna

con un gruppo di amici.»

Sento chiamare il suo nome, mi giro e una ragazza dietro

di me si avvicina a lui.

«Marco, ho preso anche le patatine, che ne dici?»

Ho una fitta allo stomaco.

«Martina, lei è Valentina.»

«Ciao.»

«Ciao» rispondo mentre mi chiedo chi è.

«Senti, siamo in ritardo, che ne dici se andiamo? Dobbiamo

ancora passare da me» continua lei.

Ma staranno insieme? La squadro da capo a piedi. Più alta

di me, magra, capelli neri lunghi, occhi nocciola. Da come è

avvinghiata al suo braccio direi proprio di sì. La fitta di gelosia

rimane lì a torturarmi. Non mi sembra granché, chissà

cosa ci trova in una tipa così, penso acida.

«Noi andiamo. Sono contento di averti rivisto. Divertiti,

ciao» dice Marco guardandomi negli occhi.

«Ciao» rispondo.

«Ciao» aggiunge lei.

Li vedo andare via e un senso di solitudine e tristezza mi assale.

«Ma quello non era Marco?» chiede mia madre.

«Sì, era lui con la sua nuova ragazza» aggiungo io.

«Sembra carina.»

«A me non sembra proprio.»

«Smettila, Vale. Non ti è arrivata proprio oggi una cartolina

da Miguel?»

Mentre mettiamo le buste della spesa in macchina mi arriva un sms.

Marco.

'Comunque è stato bello.'

Mi giro per non far vedere a mia madre la lacrima che mi riga il viso.

'Bellissimo, e il mio cuore sarà sempre per te!'

Il mio cuore per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora