I miei capelli... che imbarazzo!

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Finalmente suona la campanella, non ne posso più, non

vedo l'ora di arrivare a casa. La storia dei capelli mi ha stressato.

A ricreazione mi hanno tutti preso in giro; non c'è niente

da fare, più uno vuole essere invisibile e più viene notato.

Sto uscendo dalla classe con Marta per scomparire il prima

possibile, quando mi sento chiamare.

«Valentina?»

«Sì?» Mi giro di scatto e chi trovo davanti? Ale, che sfiga!

«Ciao, sono Alessandro, non ti ricordi?» E come potrei non

ricordarmi di te, sei così bello! Vorrei perdermi in quegli occhi

e poi quelle labbra... dio, quelle labbra, così perfette, così morbide,

cosa darei per baciarle. Arrossisco per la mia audacia,

non l'avrei mai detto! Devo avere lo sguardo perso nel nulla,

per fortuna Marta mi viene in soccorso.

«Sì, ci siamo visti l'altro ieri, quando ti sono venuta addosso, no?»

«Infatti» ridacchia Luca, l'amico. Devo concentrarmi, non

posso apparire così distratta, chissà cosa penserà di me; inutile

che mi faccio delle strane idee, tanto a lui interessa solo la nostra

'tanto simpatica' compagna di classe. Brava, forse se penso

a qualcosa di negativo riesco a spiccicare qualche parola.

«Giusto... ciao.» Dio che tristezza, tutto qui quello che riesco

a fare? All'improvviso mi sento tirare i capelli... nooo... quell'odiosa

di Claudia, passando, mi ha slacciato la fascia dei capelli.

La sfortuna si è accanita su di me!

«Oddio, ma che hai fatto ai capelli?» Ale mi guarda costernato

e subito dopo lui e Luca scoppiano a ridere, dandosi dentro di gomito.

Non è giusto, la vita è proprio crudele! Divento di mille

colori e se non era per la prontezza di Marta, che mi trascina

via, sarei svenuta lì ai suoi piedi!

Voglio morire, non avrò più il coraggio di guardarlo in faccia.

Marta cerca di risollevarmi, dicendo che in ogni caso

devo essere contenta, è venuto lui a cercarmi e si ricordava

anche il mio nome. Sì è vero, ma ormai, dopo questo episodio,

non mi rivolgerà più la parola, anzi ogni volta che mi incontrerà

si sbellicherà dalle risate. Sono diventata lo zimbello

della scuola; è tutta colpa di Claudia, ma che le ha preso? Che

le ho fatto di male? Sarà cotta di Ale anche lei, altrimenti non

si spiega. Guardo Marta con aria risentita.

«Sì, lo so, non dire niente, è tutta colpa mia, scusa, mi devo far perdonare.»

«Ecco brava, come?»

Ci pensa un po', poi la vedo illuminarsi e soddisfatta decide

di regalarmi i suoi nuovi jeans corti, e in un attimo mi

Il mio cuore per teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora