In una cosa era bravo Maximilian Salvatore: lasciare il segno.
Sapeva come sparire e riapparire in modo tale da confondere e incuriosire chiunque.Dopo sei mesi di assenza era tornato come se non se ne fosse mai andato, senza una spiegazione. Io di natura era una persona molto curiosa, che non si accontentava di risposte vaghe e sfuggenti, indi per cui mi ritrovai di fronte alla camera di mia zia Wendy.
Se c'era una persona sulla faccia della terra che potesse darmi le risposte alle domande che mi balenavano in testa, era proprio quella donna. Nessuno meglio di lei conosceva e capiva il millenario vampiro, oltre al fatto che era l'unica della quale quest'ultimo si fidasse ciecamente.Bussai tre volte alla porta prima che la zia venisse ad aprirmi. Era ancora in tenuta da notte, visto che l'avevo disturbata in presta mattinata.
<Nipote cara, ti serve qualcosa?>
<Vorrei alcune risposte zia, e sono venuta da te a cercarle.>Mi fece accomodare all'interno della stanza. Mi sedetti su una delle poltrone che stavano ai lati della finestra, mentre zia Wendy si sedette sul bordo del suo letto.
<Cosa ti premeva così tanto da venire da me così presto?... Ma forse so cosa ti turba tanto. Scommetto che volevi chiedermi riguardo al ritorno di Maximilian.>Non c'era poi da stupirsi per la sua acutezza. Quella donna, oltre che essere dotata di un ottima perspicacia, aveva il dono della premonizione. Riusciva a scorgere nei suoi sogni cose che altri non vedevano. Erano solo molto difficili da interpretare.
<Tu sai il motivo della sua comparsa di ieri notte?> <Il motivo che lo ha spinto a rimettere piede a Londra è solo una mia ipotesi, che non condividerò con nessuno. Sai benissimo quanto io odi fare gossip. So però dove è stato fino a qualche giorno fa.>Io la prega di continuare e così lei fece. <Era a sud-est. Lontano da ogni essere umano, fra le vette dei monti Balcani.> <Perché si trovava nei territori Ottomani?> <Oh, ma dove è stato lui non è di appartenenza a nessun essere mortale. Devi sapere che quelle vette sono la casa del primo angelo caduto e di sua moglie. Ma non solo. Aprono la porta per quello che comunemente si chiama Inferno, ciò la sede di tutte le anime malvagie, e delle creature più oscure.>
<Vuoi dire che Maximilian è stato da Lucifero e Lilith? Perché il Consiglio glielo ha permesso?> <Perché il Consiglio non lo può controllare. Non lo ha mai fatto. Maximilian Salvatore è sempre stato uno spirito libero, ma anche degno della nostra più completa fiducia. Quello che lo ha spinto ad andare in quel posto poco ospitale per chiunque, solo lui lo può sapere con certezza. >
Io la guardai ancora un pò sospettosa. Non riuscivo ancora a capire quale collegamento ci potesse essere fra il re dei Demoni e il nostro vampiro.
<La sai la storia della creazione dei nonmorti, Rosalinne?> Io anuii, non capendo cosa volesse dirmi con ciò <so che Lucifero creò il primo vampiro della storia per punirli di averlo affrontato.>
<È un pò più complessa di così. Lascia che te la racconti. ><Tanto tempo fa, per essere precisi al tempo della regina Cleopatra, un uomo era conosciuto fra i popoli per le sue arti. Era un mago e il suo nome era Jasim. Era molto forte e molto potente, ma la cosa che fece preoccupare di più sia Lucifero che i Guardiani del bene- i più antichi antenati dei Cacciatori- era la sua bravura con le arti oscure. Ovviamente gli incantesimi più potenti e pericolosi non erano accessibili a nessuno, rinchiusi in una cripta segreta nella reggia di Lucifero.
L'uomo, per fortuna di tutta la razza umana, non era impuro di cuore, aveva solo abilità che la natura e Dio gli avevano donato, senza che lui le chiedesse. Usò i suoi poteri e le sue conoscenze solo a fin di bene, fino a che non gli venne portato via l'unica cosa che amava più della sua vita.
Jasim era sposato con una delle donne più belle che la terra avesse mai ospitato. Zafirah. Bella, di buon cuore, molto fedele e follemente innamorata del marito, oltre che della vita in generale. La sua pelle dorata era perfetta e faceva invidia a qualunque donna lei incontrasse.Il destino volle che tanta bellezza non durasse molto sulla terra, infatti una grave malattia la colpì. Piano piano non c'era più sorriso sulle sue labbra. Non c'era più vita nei suoi occhi. Non c'era più luce nella sua garnagione, ormai spenta e malaticcia.
Jasim non riuscì a salvarla con nessun metodo che lui conoscesse, così fece l'unica cosa che gli era rimasta. Grazie ai suoi poteri e al suo desiderio disperato di salvare la moglie, riuscì a rubare il libro sacro che Lucifero custodiva.Compì uno degli incantesimi proibiti, nel giorno della luna rossa, per salvare la moglie e donarle di nuovo la vita che stava perdendo. Questo atto non restò però impunito. Il re dei Demoni, accortosi di quello che era successo, per vendicarsi, scagliò un maleficio a Zafirah. Avrebbe si vissuto ancora immune da ogni malattia, ma dannata per la sua eternità.
L'incantesimo ne cambiò pure l'aspetto, rendo la pelle di porcellano e sensibile al sole, in modo che al solo contatto diretto potesse bruciare. Gli occhi color cioccolato si tinsero di rosso, come il colore del sangue della quale divenne dipendente.
Una volta svegliatasi essa trovò solo il marito di cui nutrirsi e così fece. Lo prosciugò fino all'ultima goccia, completando così la trasformazione.
La creatura, si innamorò perdutamente del suo creatore, così Lucifero, non potendo comunque resistere alla sua bellezza e alla sua devozione totale, le fece qualche dono. Potenziò alcune sue capacità e le permise di creare sue simili attraverso un rituale specifico, così che potesse avere una nuova razza da controllare.
Con gli anni, e la nascita degli attuali Cacciatori, nacquero delle regole per quella razza in modo che potesse convivere con tutte le altre.Il libro fu distrutto quella notte, in quanto ritenuto troppo pericoloso. Così una delle reliquie sacre e oscure venne perduta per sempre. >
<A parte qualche pagina segregate nella biblioteca proibita del Consiglio. Non capisco perché tu mi abbia raccontato tutta la storia, però.>
Lei mi prese le mani fra le sue e mi guardò come si guardano i bambini piccoli quando non capiscono le cose semplici.<Lucifero è indubbiamente come un padre per i vampiri. Quando essi si sentono persi, o non hanno un posto dove andare, i Balcani e gli Inferi diventa la loro casa. Non c'è da stupirsi che Maximilian sia andato lì. Ognuno di noi ha un posto dove tornare quando le cose si fanno difficili. Quello è il suo.>
<E da cosa stava scappando lui? >
<Da se stesso.>Buongiorno
Oggi ho cambiato, per la ventesima volta, colore di capelli. Sono tornata qualcosa di simile al mio castano naturale.Comunque questo è stato un capitolo abbastanza di passaggio, ma che mette in chiaro alcuni punti fondamentali non solo per questa storia, ma soprattutto per il seguito. Lucifer è un pò il padre, non amorevole, dei nostri non morti. Che rapporto ha con Maximilian? Cosa centra il nostro vampiro in tutto questo? Perchè Rose è così ossessionata da questa storia? Zia Wendy prevederà buona o cattiva sorte per i protagonisti?
Chi lo sa...
In ogni caso ci si vede al prossimo capitolo :*
Twitter/Snapchat:martina2296
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La Cacciatrice: gioco fra vampiri
VampirErano passati sei mesi dall'ultima volta che Rosalinne vide Maximilian. Da quella notte per lei, niente fu come prima. A ristabilizzare la normalità ci penserà un misterioso regalo di compleanno, ma le sorprese per lei erano solo incominciate. Le...