Sarei voluta rimanere in camera mia, distesa nel letto, a guardare il soffitto con sguardo spento, mentre pensavo a quanto fossi stata stupida, ma non ne ebbi l'occasione.
Dolcemente la mia cameriera fece la sua apparizione per sistemare la stanza e per vestirmi in modo adeguato per il ballo che si sarebbe tenuto quella sera. Aveva optato per un vestito di mussola con sottili spalline e un profondo scollo a V che lasciava il seno ben in vista. Era di un verde molto più scuro dei miei occhi, tendente al mirto. I capelli raccolti nella solita complicata acconciatura, erano impreziositi con piccole perle.Il ballo si teneva in un enorme salone addobbato con fiori di ogni sorta e colori caldi. Mi sentivo un pò persa senza Summer al mio fianco in situazioni del genere. Sarebbe dovuta partire il giorno dopo per la luna di miele in Francia e non aveva di certo il tempo di fare visita ad un ballo del genere, visto e considerato che lei uno sposo ce lo aveva già. Mi unii ad un gruppo di mie coetanee ancora libere come me, ma subito iniziai a guardarmi attorno per cercare qualcuno con cui parlare di cose che non fossero pizzi e merletti.
Fortunatamente in breve il mio carnè da ballo si riempì , così da non darmi il tempo di annoiarmi. Avevo appena finito un valzer quando venne annunciato un nuovo invitato.
<Entra il marchese Salvatore.>Maximilian entrò nel salone e tutti gli occhi furono su di lui. Era una visione rara e sinceramente non potevo biasimare tutte le ragazze che lo stavano guardando sognanti. Lui puntò subito i suoi occhi su di me, dirigendosi nella mia direzione senza rivolgere una sola occhiata alle altre dame.
<Posso avere l'onore di un ballo?> Mi chiese educatamente, anche se sapeva che non gli avrei detto di no.<Veramente Lady della Rosa era impegnata con me.> affermò un marchese che si era avvicinato a noi, della quale non ricordavo nemmeno il nome. Max prese il libricino che avevo in mano e se lo mise in tasca. <La mia dama non è impegnata con nessuno a parte me.>
Mi scortò verso la pista e incominciammo a ballare. Gli occhi di tutti erano puntati sulla strana coppia che volteggiava perfettamente in mezzo agli altri, con passi veloci e sensuali.<Cosa sei venuto a fare, Maximilian, ad un ballo? Se non ricordo male tu odi queste attività mondane.> <Ricordi benissimo mia cara. Sono semplicemente venuto a controllare che nessun damerino sbavasse troppo sul vostro, scandalosamente scollato, abito.> <Non era necessario. Mia madre starà già provvedendo a cercarmi un futuro marito fra questi giovani.> Max sbagliò impercettibilmente un passo, ma subito si riprese.
<E tu hai già visto qualche buon giovane, molto sfortunato, da dannare in eterno della vostra compagnia?> <Veramente qualcuno che mi ha colpito c'è. Un ottimo ballerino, uomo premuroso, anche se preferisce non darlo troppo a vedere. Non è molto giovane direi.> <Infatuata di uno più vecchio.> <Già, credo che abbiamo più o meno mille anni di differenza, ma non ne sono sicura.>I muscoli tesi del suo copro, si rilassarono e lui distese le labbra in un dolce sorriso. <Credo che abbiate molto più di mille anni di distacco.> Cambiò il tono di voce da uno più giocoso, a uno estremamente serio. <Tua madre non te lo permetterà mai, lo sai?> <Me ne infischio. Vorrei solo che tu ti fidassi di me.> <Ti prego, non ricominciare. Stamattina avrei voluto solo prenderti e portarti a letto per farti mia, così avresti capito quanto ci tengo a te.>
Le sue parole mi crearono un subbuglio nello stomaco, facendomi accaldare. <Perché non lo hai fatto allora?> <Perché so che non potrai mai essere mia. Sarò costretto a farmi da parte mentre tu sposi un uomo degno di te.> <Non ci potrebbe essere uomo migliore di te per appagarmi. >
Lui inasprì il tono della voce <il punto è che io non sono un uomo. Lo dimostra il fatto che se non annullassi la mia aura ogni volta che ti sto accanto, la tua croce diventerebbe calda e il cristallo benedetto si tingerebbe di rosso. ><Vieni con me.> Lo presi sotto braccio e lo portai fuori, nel giardino della villa. Ci inoltrammo nel labirintico giardino, il più lontano possibile da qualsiasi rumore. Incomincia a slacciare il corpetto dell'abito, vedendolo così irrigidirsi. <Non mi sembra il caso di farlo qui.> Disse tentando di fermare le mie dita, ma io allontanai le sue mani per continuare. <Non voglio fare quello che pensi tu, stupido.> <Hai solo questo pezzetto di stoffa a coprire il tuo corpo e se te lo togli, potresti pentirtene. > Mi sorrise malizioso, ma io non ci badai troppo. Feci svoltare il tessuto fino alla vita, rimanendo con il corpetto sottostante in vista che sganciai nella parte inferiore per far uscire la croce argentata.
<Questa> la presi fra le mani per torglierla <Non vuol dire niente.> Lui bloccò i miei movimenti schiacciandomi sulla siepe. Con la punta delle dita sfiorò l'oggetto nella mia mano, bruciandosi leggermente.
<Te lo avevo detto di non farlo.> Sussurrò ad un palmo dalle mie labbra. Prese a baciarmi violentemente mentre con le dita cercava di abbassare ciò che comprimeva i miei seni. Stava per riuscirci, ma la croce benedetta divenne di fuoco e subito ci staccammo. < Vestiti veloce. Non siamo soli.>Mi aiutò a rimettermi a posto in un lampo, anche se per i capelli non c'era niente che potessimo fare. Da dietro la siepe comparvero due neonati dagli occhi di brace. <Rosalinne, torna dentro, qua ci penso io a loro.>
Velocemente camminai fuori da quel intricato percorso di piante, ma ce la feci, trovando ad aspettarmi all'uscita due signori. <Cosa ci fa una signorina qua fuori tutta sola? Si stava annoiando dentro?> Cercai di fare la solita parte della vittima, anche se erano semplicemente due umani <Ho perso la bussala. Volevo provare al mio compagno che ero capace di uscire da sola dal labirinto, ma l'ho perso per strada.>Da dietro arrivò un altro uomo che velocemente mi premette sulla bocca e sul naso un fazzoletto impregnato di qualche sostanza. Cercai di divincolarmi, ma non sentivo più il mio corpo. Divenni sempre più debole fino a che non svenni.
Buongiorno
Adoro quando Max e Rose sono così uniti fra di loro, eppure li preferisco quando bisticciano. In fondo l'amore non è bello se non è litigarello. Come sempre non possono mai stare in pace due minuti che qualcuno li interrompe.
Chi saranno mai quegli uomini? Cosa vogliono dalla Cacciatrice?
Io lo so, voi lo scoprirete nel prossimo capitolo.Preparatevi perché da ora in poi non ci sarà un attimo di tranquillità, come se mai ne avessero i miei personaggi.
Ciao ciao
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La Cacciatrice: gioco fra vampiri
VampireErano passati sei mesi dall'ultima volta che Rosalinne vide Maximilian. Da quella notte per lei, niente fu come prima. A ristabilizzare la normalità ci penserà un misterioso regalo di compleanno, ma le sorprese per lei erano solo incominciate. Le...