Un matrimonio da organizzare

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Era una bellissima giornata di fine agosto, una di quelle calde, dove i raggi del sole baciavano la nostra pelle pallida. Una delle ultime che avremmo visto nella nostra nuvolosa Londra. Fra poco sarebbe arrivato l'autunno e quindi le piogge e il freddo.
Nonostante la rigida etichetta che vieta alle signore per bene di prendere troppo sole, io e Summer eravamo sedute su delle poltrone, attorno ad un tavolino da te posto nel gazebo esterno. Eravamo quasi del tutto coperte e riparate dal tetto di quest'ultimo e dalla rigogliosa edera che lo adornava,  ma qualche raggio un pò meno timido degli altri, si portava proprio ai nostri piedi.

George, il fedele domestico dei Nolan, ci versò il tè alla rosa, il mio preferito, su tazzine di porcellana bianche. Da quando avevo fatto l'entrata a sorpresa lo scorso inverno, non mi guardava più di buon occhio. Ero quasi del tutto convinta che mi detestasse, ma per ovvie ragioni cercava di non darlo a vedere.

<Allora Rosalinne, di cosa volevi parlarmi prima di immergerci nel favoloso mondo dell'organizzazione del mio matrimonio?>

Presi un sorso del mio liquido caldo, per poi appoggiare delicatamente la tazzina sul suo piattino e portarmi le mani in grembo.<Quello che ti riferirò sarà strettamente confidenziale. Non dovrà mai sfuggirti nulla di bocca.>

Dissi con aria quasi seria, e lei fece il segno di chiudersi la bocca con delle chiavi invisibili.<Potrebbe essere che Maximilian abbia tentato di baciarmi, prima di sparire, 6 mesi fa.>

Un sorriso strano e ambiguo si presentò sul suo volto, mentre vedevo evidentemente che cercava di trattenersi dal liberare uno strillo spacca timpani.

<Cosa? E me lo dici solo ora?> Squittì, facendomi quasi perdere l'udito. Per darmi conforto, bevvi un altro sorso di tè.
<Si, e te lo dico solo perché l'altro giorno aveva l'opportunità di farlo sul serio, ma se n'è andato ancora. Mi chiedo cosa passi per la testa a quell'uomo. ><E tu vorresti baciarlo?>
<Non lo so. Possiamo passare al tuo matrimonio? Non capisco nemmeno perché te ne ho parlato.>
<Perché non fa bene tenersi tutto dentro.  Tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui sfogarsi. >

Detto ciò tirò fuori una piccola lista di nomi di fiori per adorare la chiesa per il matrimonio, e una con le varie tonalità che stavano bene con il suo vestito, fra le quale avrei dovuto scegliere per il mio. Ero la suo damigella d'onore, essendo la sua migliore amica.

<Secondo me tu gli piaci, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo... e se scegliessi i crisantemi?>
<Sono i fiori dei morti. E se invece vai sulle classiche rose bianche? Come se fosse possibile che qualcuno piaccia a quel vampiro lunatico.>
<Le rose sono troppo da te. Io voglio un fiore bello ed elegante, ma non scontato... A quanto pare non è così, ma tu sei troppo chiusa in te stessa per dargli l'opportunità di dimostrarlo. >
<Io non sono chiusa, semplicemente non mi faccio castelli in aria... Che ne dici dei girasoli?>

Lei fece una finta risata,  senza nemmeno alzare la testa dalla sua lista.<Che simpatica... comunque vedremo come andrà a finire, ma sono sicura che fra qualche mese mi dirai che vi siete fidanzati e io sarò lì per dirti "te lo avevo detto">
<Appunto, lasciamo perdere...Le orchidee? Sono bellissime, fine ed eleganti.> <Guinevere si è sposata questa primavera e indovina che fiori ha usato? Le orchidee. > < Quindi?>
<Quindi non mi sposerò con gli stessi fiori che hanno già visto da poco, per di più al matrimonio di una che non sopporto.>

In momenti come quelli, avrei pregato in ogni lingua esistente al mondo, per diventare uomo e non dover subire quell'eterna tortura.
<il giglio?> <Troppo insignificante per un giorno del genere.>

George fece di nuovo la sua comparsa per portarci il terzo vassoio di pasticcini e la seconda teira. Su quest'ultima c'erano disegnati dei fiori eleganti e bianchi.

<Scusate George,  sapreste dirmi che fiore è questo?> Indicai il disegno proprio quando il maggiordomo se ne stava per andare. Lui lo guardò un attimo e con tono monocorde parlò.

<È una peonia signorina. Vi serve altro?> <No grazie, potete andare.>

Guardai la mia amica che aveva il mio stesso sguardo complice. <E peonia sia.>

Mancava solo una settimana al suo matrimonio e ora che avevamo deciso pure i fiori, non ci rimaneva che aspettare il sarto per dargli le dritte sul mio vestito, in quanto il suo era già pronto. Avevo optato per un abito rosa pastello, molto tenue, che dava luce al mio incarnato e non disturbata la mia corvina chioma.

Dopo essere stata misurata da capo a piede, e aver provato la sottoveste con annesso bustino, il sarto ci confermò che in due giorni l'abito nel colore scelto sarebbe stato completato.

<Alla fine non è stato poi così difficile finire i preparativi.> <Sum, ci abbiamo messo un mese per scegliere i fiori! Dobbiamo ringraziare tua madre e tua suocera che si sono offerte di organizzare tutta la cerimonia, gli inviti e le bomboniere.>
<Ehi, io ho scelto il menù per il pranzo.>

Scossi la testa esasperata e divertita dalla faccia buffa che fece in quel momento. Sembrava una bambina più che una ventenne prossima alle nozze. Ero così felice ed emozionata per l'evento.

<e il tuo carissimo fidanzato cosa ha fatto?> Lei fece finta di pensarci su, molto intensamente, per più aggiungere scherzosamente
<Lui ha messo i soldi, ovviamente.>

<Signorina il conte McMiller vorrebbe essere ricevuto.> <Fatelo accomodare. A Rosalinne non dispiacerà un pò di compagnia durante il nostro tè.>

Il giovane e avvenente aristocratico fece la sua entrata. Non era molto alto, infatti mi superava solo di un paio di centimetri, ma compensava in simpatia e con un faccino molto bello e pulito. I capelli castano ramati erano raccolti nell'usare coda, mettendo in risalto il volto ovale e gli occhi chiari.

<Signorine mi dispiace avervi interrotto.> <Di nulla, conte...>
<Chiamatemi Ronny. Sto per sposare la vostra migliore amica, non siate così informale Rosalinne.>

Baciò la mano ad entrambe, per poi accomodarsi di fianco alla fidanzata.
<Mi dispiace dovervi abbandonare, ma si è fatto tardi, non vorrei che mia zia si preoccupasse. È stato un piacere rivedervi Ronny.> <Piacere mio.>

Prima di andare via, sentii Summer commentare a bassa voce <O, sicuramente qualcuno avrà un gran piacere a vederla tornare a casa.>

Buongiorno a tutti
Passato un buon natale? È arrivato babbo natale anche per voi?
A me sto anno ha regalato tutto ciò che volevo, stranamente, quindi ora, dopo un anno che lo chiedo, finalmente ho il mio penny! Mia sorella me l'ha preso viola con il sotto galassiato e le ruote blu notte e ho già iniziato ad usarlo.

Anyway questo è l'ultimo capitolo dell'anno per qualsiasi mia storia, quindi vi auguro buon anno e un buon inizio 2017, che se è buono come il 2016 allora sarà fantastico.

Giuro che questo è stato il miglior anno della mia vita <3

Bene, ora me ne vado e vi anticipo solo che nel nuovo anno potrebbero uscire delle nuove storie a cui sto lavorando. Baci :*

Twitter/Snapchat: martina2296

La Cacciatrice: gioco fra vampiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora