Le parole di mia zia mi avevano colpito molto. Come si può anche solo pensare di riuscire a scappare da se stessi?
I nostri pensieri e le emozioni ci perseguitano sempre, come ombre che non ci toglieremo mai di dosso. Rimpianti e rimorsi prendono forma, se seppelliti di giorno, nei nostri sogni, trasformandolo in incubi dalla quale non hai via d'uscita.
Per quanto lo si voglia, non si può semplicemente voltare le spalle a ciò che si è stati, o ciò che si è fatto e vissuto.Mentre ragionavo, camminavo come una pazza anima in pena, in giro per la casa. Erano giorni che lo facevo, perché di uscire con quella calura non ne avevo proprio l'intenzione.
Alla fine decisi che il miglior sfogo era decisamente la "sala da ballo". Mi misi i miei soliti vestiti maschili, avrei voluto essere un uomo solo per poter indossare i pantaloni, e salii all'ultimo piano.
La "sala da ballo" era una stanza al terzo piano, e per quanto il nome richiamasse un diletto aristocratico, li l'unica cosa piacevole erano le varie spade e fioretti appesi alle pareti. Era una sala dall'allenamento privata, alla quale nessuno se non me, Maximilian e Brian, poteva accedere.Era il posto dove il corpo della Cacciatrice si formava e si manteneva, ma per me non era mai stato pesante lavorare per così tanto tempo. Mi piaceva sapere di poter migliorare e vedere i miei progressi. Mi piaceva avere la consapevolezza che anche se possedevo il potere che il consiglio donava a tutti i Cacciatori, io potessi valere qualcosa.
Entrai nella stanza e mi accorsi di non essere sola. Un Maximilian a torso nudo stava facendo gli addominali. Mi fermai un istante ad osservare come il volto era teso per la concentrazione e lo sforzo, i capelli era sfuggiti dalla coda, ricadendogli sul volto leggermente. Il vampiro aveva un fisico da Dio greco, e questo lo avevo sempre saputo, ma vederlo era tutta un altra cosa.
Finì il suo esercizio e si distese con il busto sul tappetino, per prendersi un attimo di pausa.<Sei un aristocratica, dovresti sapere che fissare le persone non è galante ed educato, Rose.> Disse lui con tono pacato, ma con una punta di sarcasmo che non mi sfuggì.
<Siamo tornati di nuovo al "tu" ? In ogni caso non mi sembrava ti stesse dando molto fastidio, Maximilian.> Lui si alzò e andò a recuperare un asciugamano sul tavolino al lato della stanza. Se lo passò su tutto il busto, per poi prendere un lungo sorso dal bicchiere li in parte.<In effetti non ho nulla da nascondere, quindi ammirami per tutto il tempo che ritieni necessario. >
Aveva perennemente gli ghigno tipico di chi si sente superiore. <Mi stupisco sempre di più della tua modestia.>
Mi sbloccai dalla mia posizione sulla porta, per avvicinarmi al centro della stanza, chiudendo prima il grande portone, per evitare visite inappropriate.<La zia mi ha detto che sei stato fra i monti, in un luogo che nessun essere umano si augura di vedere.> L'espressione divertiti di poco prima, venne sostituita dalla solita maschera di freddezza. <Vedo che ti interessi particolarmente a me. Ma quale onore.> <Nessun onore, voglio capire se dietro alla tua partenza non ci sia forse qualche piano a svantaggio del Consiglio.>
Max in risposta fece una risata amara e priva di qualsiasi divertimento. <Svantaggio del consiglio? Mi chiedi se vi ho tradito? Dovresti aver capito, dopo quello che è successo sei mesi fa, che ti dovresti fidare. Se così non è, pensala come ti pare.> <Fidarsi è bene non fidarsi è sempre meglio. Non è proprio il motto della tua intera esistenza?>Lo vidi stringere i pugni per un attimo. Lo stavo facendo innervosire ed era esattamente ciò che volevo. <Comunque se vuoi dimostrarmi che sei fedele, ti sfido al fioretto. Se vinco io mi dirai il motivo che ti ha spinto ad andare da Lucifero.> <E se vinco io?> Lo guardai, per la prima volta, come la leonessa guarda una gazzella. <Se vinci tu, potrai concludere quello che è stato interrotto sei mesi fa.>
Alzò un sopracciglio come se avessi detto un assurdità <e chi ti dice che io lo voglia?> < Bhe, allora decidi tu quello che vuoi. >
Lui sbuffò sonoramente, sapendo di non avere vie d'uscita. < Se accetto poi mi lascerai in pace?>
Annuii vigorosamente, così lui prese un fioretto e ne passò un altro a me.
<Tre tocchi e la partita è conclusa. En garde.>Avevo già schermato con lui, ma non era mai stato così intenso come quella volta. Maximilian non si limitava a parare, ma attaccava, pure molto velocemente, come se volesse concludere il prima possibile quella gara. Mi difesi al meglio delle mie possibilità, ma senza che nemmeno me ne accorgessi, la punta mi toccò in pieno stomaco, dando così il primo punto a lui. Tornammo alle posizioni iniziali, per ricominciare la gara, che sembrava più una danza aggraziata accompagnata dal suono delle nostre scarpe sul pavimento, dei nostri respiri e degli scontri fra le sottili lame.
Il secondo tempo, se così si può chiamare, venne posseduto totalmente dal vampiro. Gli attacchi erano veloci e puntati a fare punto il prima possibile, mentre la mia difesa diventava sempre più serrata, per rispondere ai colpi. La seconda stoccata la presi sul fianco, in un momento nella quale lo avevo esposto troppo, inavvertitamente.
Ci allontanammo di nuovo, per riiniziare. Non avevo mai fatto un incontro così faticoso in tanti anni di allenamento. Si vedeva che il mio avversario il fioretto lo maneggiava da tanto tempo.Arrivò inesorabile anche l'ultimo punto, che non avevo potuto evitare. Abbandonai l'arma a terra, cercando di riprendere il fiato perso. Maximilian sembrava riposato, come se non avesse schermato per un quarto d'ora a livelli simili.
Senza dire nulla si avvicinò a me, ricreando nella mia testa la stessa cosa che era successa qualche mese prima.Lui era maledettamente vicino, con le punte delle scarpe che sfioravano le mie. Si abbassò su di me, portando le sue labbra vicino al mio orecchio. Con tono bassa e roco mi sussurrò <dovrai tenere la tua curiosità per te d'ora in poi.>
Bonjour
Sarebbe stato troppo facile farli baciare adesso e a Max le cose facili non piacciono. È sempre meglio creare un pò di disordine.
Magari non si baceranno mai.
Magari lui se ne andrà di nuovo.
Magari Lady Gabriella smetterà di assillare la figlia con stupidi marchesi... ok questa è poco probabile.Io vi lascio con il dubbio, ciao ciao.
Twitter/Snapchat: martina2296
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La Cacciatrice: gioco fra vampiri
VampireErano passati sei mesi dall'ultima volta che Rosalinne vide Maximilian. Da quella notte per lei, niente fu come prima. A ristabilizzare la normalità ci penserà un misterioso regalo di compleanno, ma le sorprese per lei erano solo incominciate. Le...