Qualsiasi cosa tu faccia nella tua vita, qualsiasi strada tu intraprenda, non importa quanto tempo sia passato, o dove tu ti possa trovare, il passato ti tormenterà. È come un ombra scura che scende su di te, oscurandoti il futuro e tu sai che devi affrontarlo. Non puoi più scappare da esso.
Probabilmente, le stesse cose le pensò Maximilian in quel momento quando si vide davanti quella ragazza, che era il ritratto delle sua vecchia sorellina, scomparsa ormai da troppo tempo per poter essere veramente lei.
La ragazza sorrise quando il vampiro la chiamò in quel modo e si avvicinò di ancora un passo. <Tu non puoi essere Sophia...><Infatti non lo sono mio caro Maximilian Salvatore. Mi chiamo Berenice e Dio mi ha scelta come reincarnazione della tua amata sorellina. Sono una tua bis nipotina.>
La ragazza, che non sembrava aver paura, camminava verso di lui con passato felpato come una pantera pronta a sbranare la sua preda.
Maximilian d'altro canto, sembrava quasi incantato da quella figura, come se vedesse il suo angelo salvatore, ma Berenice aveva tutto tranne che un aria angelica.<Mia sorella non si è mai sposata ed è morta a 16 anni.> Disse lui, aggrottando le sopracciglia mentre la ragazza, che ormai gli stava di fronte, gli posò una mano sulla guancia.
<Ti racconterò una bella storia Maximilian, che ci viene tramandata da tantissimo tempo. Mi dispiace doverti dare la notizia, o forse no, ma tua sorella non è morta dopo che è scomparsa, è stata rapita. Il suo aguzzino l'ha rinchiusa in una cantina buia e maleodorante per quasi due anni, violentandola ogni notte. Mia madre diceva che le urla non si potevano sentire solo perché la cantina era troppo in profondità, quasi agli inferi. Sophia rimase incinta di una bambina. Un anno dopo la sua nascita, venne tirata fuori da Nebras, quasi per sbaglio. Il vampiro la tenne con se fino a che non morì di vecchiaia e dopo di lei accudì sua figlia, forse perché aveva qualche sorta di morbosa cotta per tua sorella. La figlia si sposò con un mendicante ed ebbero una bambina, che venne sempre tenuto d'occhio dal vampiro e così via, per un bel pò, fino a che il millenario non venne ucciso poco prima della nascita della mia bis bis bis nonna. La mia famiglia visse normalmente, nella povertà, fino a che quel giovanotto laggiù non incontrò mia madre. Poi naqui io ed eccoci al presente...> Rimase un attimo in silenzio, come se stesse riflettendo su qualcosa. <Credo di aver dimenticato il dettaglio fondamentale in questa storia però: non solo questa storiella ci viene tramandata, ma viene lasciato con essa un profondo sentimento di odio, proprio verso di te. Hai abbandonato la tua sorellina per andare ad amoreggiare con quella puttanella vampira e alla fine ti sei pure lasciato trasformare, quando il tuo compito era quello di proteggere Sophia. Come ci si sente ad essere un lurido traditore?> Chiese con finta innocenza.Un fremito di rabbia mi attraversò il corpo e mi spinse a prendere in mano il coltello argentato per puntarglielo alla gola. Lei si allontanò subito, con un sorriso sadico sul volto, tornando nella schiera sicura, dietro a Victoire.
<È stato un piacere incontrarti Max prima della tua fine e ancora più piacevole, per me, sarà sapere che sei scomparso finalmente dalla faccia della terra. Addio.>La ragazza si voltò, uscendo dalla stessa porta da cui era entrata e lasciando da soli me e mio marito, di fronte ad una schiera di almeno trenta vampiri.
<È stato subito dopo il racconto di questa storiella che Berenice mi ha convinto a fare quello che ho fatto. Per essere un umana, la sua cattiveria supera di gran lunga quella di molti demoni.> Asserì Victoire. <L'idea di trasformarti è stata proprio geniale! Credo proprio che me ne prenderò il merito, tanto a lei non diaspiacerà.> Alzò le spalle con non curanza prima di fare un piccolo gesto con la mano, facendo muovere le sue schiere vampiree verso di noi.Presi la spada dalle mani di Maximilian, che ancora non aveva dato segno di reazione e mi misi davanti a lui, sguainandola, pronta all'attacco. Prima che il primo vampiro potesse anche solo provare ad attaccarci, qualcosa di assolutamente opprimente schiacciò l'aria, stordendo per un attimo i miei sensi troppo sensibili. Quell'aura oscura e potente io la conoscevo bene, forse fin troppo. Non mi servì girarmi per capire che il mio compagno era incazzato e non poco. In un battito di ciglia partì contro i nostri avversari, prendendoli alla sprovvista, ed impreparati com'erano, non poterono fare niente contro la sua furia. Io lo seguii a ruota, constatando di non aver mai combatto così velocemente e fluidamente come quella volta. Avrei potuto anche rimanere in quella forma a metà fra i due mondi, in fin dei conti.
Tagliai, senza indugio, la testa ad un vampiro quando il sibilo di una spada mi sfiorò, ma io fui pronta a spostarmi, lasciando che la lama tagliasse solo l'aria stantia della stanza. Un vampiro grande quanto un armadio brandiva un gladio all'apparenza molto pesante. Era l'unico a possedere un arma, quindi pensai fosse il preferito del suo padrone, o la sua guardia del corpo personale. Feci il mio attacco, ferendogli il braccio e facendo cadere qualche goccia del suo sangue sulla mia lama. La cosa non piacque particolarmente al mio amico bestione, che subito si avventò su di me come una furia. Fece roteare la spada in aria e io riuscii ad abbassarmi giusto in tempo per non vedere la mia testa rotolare per terra, ma in compenso vidi quella di un vampiro che era alle mie spalle, disintegrarsi in una nuvola di polvere. Potevo avere quindi la conferma che i vampiri neonati erano molto, troppo stupidi.
Mentre schivavo, senza mai attaccare, o consumare particolari energie, con la coda dell'occhio, controllai la stanza. Erano rimasti solo il vampiro con la spada, Victoire e non più di una decina di neonati che si intromettevano nello scontro fra i due vampiri più anziani.Il mio avversario stava iniziando a rallentare i suoi movimenti sempre di più, per la stanchezza, mentre io continuavo ad evitare i suoi fendenti molto facilmente. Lo vidi abbassare la guardia, così ne approfittai per sferrare la mi mossa. Con un affondo infilai la spada dritta nello stomaco del mio avversario, per poi muoverla verso l'alto e tagliare il suo copro in due parti. Non mi fermai nemmeno ad ammirare mentre bruciava, che subito mi fiondai sugli ultimi novellini rimasti, fino a che non rimanemmo in tre nella stanza silenziosa.
Victoire si guardò in giro, sconcertato per aver perso tutto il suo minuscolo esercito in così poco tempo. Ritornai la spada al suo proprietario che la brandì con grazia, facendola volteggiare un pò in aria, più per sfoggio delle sue abilità che per riprendere la mano.Il biondo, capita la sua posizione di svantaggio si inginocchiò di fronte ai nostri piedi, iniziando a piagnucolare come un bambino. <È stata tutta un idea di Berenice, io volevo solo aiutare quella poverella, ma non ho nulla contro di voi. Se mi lascerete libero vi dirò come rompere il sortilegio. Vi prego!>
Io e Maximilian ci guardammo negli occhi e sia sul mio volto che sul suo comparve un sorriso a metà fra il vittorioso e il sadico. <Prima parla!> Gli ordinò il mio compagno puntadogli la spada alla gola.
<Il sangue di Lucifero è l'unico che può distruggere il sortilegio. Ce ne vuole qualche goccia per crearlo, assieme al sangue della vittima e qualche rituale, ma serve anche per scioglierlo. Lucifero è l'unico che sa l'incantesimo di reversione. >Max allontanò la spada dalla sua gola, rifoderandola al suo fianco. Victoire tirò un sospiro di sollievo, che però venne trattenuto quando il Moro si inginocchiò di fronte a lui. <Sai Nebras sarebbe profondamente deluso che il suo unico erede sia un così patetico vigliacco. Questo> Disse tirandogli un pugno in faccia che gli fece girare la testa <è per non aver ascoltato le mie minacce. Questo> Sì alzò in piedi dandogli un calcio talmente forte da farlo rotolare di qualche metro <è per aver ucciso Summer. E questo è per quello che hai fatto a mia moglie.> Disse schiacciandogli la testa sotto lo scarpone, spappolandola in un cumulo di ossa, cervella e sangue sul pavimento.
Buonasera
Domanda molto importante da farvi. Finita questa storia voglio pubblicare un'altra: volete prima una ff sugli ibridi, oppure una storia sui pirati ambientata nel 1700 ?
Scegliete voi.Anyway una morte un pò cruenta per Victoire, ma se la meritava tutta. Così anche lui è uscito per sempre dai giochi, i neonati sono stati eliminati, Berenice è scappata e uno spiraglio del passato di Max è stato messo in luce. Preparatevi agli ultimi due capitoli perché le sorprese non sono ancora finite.
A presto.
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La Cacciatrice: gioco fra vampiri
VampireErano passati sei mesi dall'ultima volta che Rosalinne vide Maximilian. Da quella notte per lei, niente fu come prima. A ristabilizzare la normalità ci penserà un misterioso regalo di compleanno, ma le sorprese per lei erano solo incominciate. Le...