Capitolo 17

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<<Cos'è questa storia con Demon?!>>urla Elis. E adesso che vuole questa?!
<<Che vuoi dire?>>chiedo.
<<Perché c'è così tanta confidenza tra voi due?>>chiede.
<<Emmm.....>>
<<Elis, non ti piacerà mica Demon!>>esclama Jo.
<<Cosa?! No! È pura curiosità>>dice.
<<Farò finta di crederci>>dice Jo.
<<Allora?>>chiede Kris.
<<Ti ci metti anche tu ora?>mi lamento.
<<Dai dicci tutto!!!>>urla. Questa ragazza mi spaventa.
<<Niente di che. È solo che scoprire che è il mio prof è stato traumatizzante>>mento.
Di certo non posso dirgli:
"Beh ragazze dovete sapere che il prof mi ha rincorso fuori dalla classe, mi ha attaccato al muro dell'appartamento e poi ha tentato di baciarmi. Poi prima mi ha rinfacciato tutto"

Oddio poveracce. Glielo risparmio.
<<Tutti lo sarebbero>>dice Jo mettendomi una mano sulla spalla.
<<Ora però voglio uscire un po'>>dice Elis.
<<Scusate ragazze ma io passo>>dico.
<<Dai vieni!>>mi prega Kris.
<<No ho un po' di male di testa e poi non ho dormito molto, vorrei riposarmi un po'>>dico. Loro annuiscono e prendono le borse, per poi uscire.
Tiro fuori la chitarra del nonno dalla custodia e inizio a suonare qualche accordo. Dopo tutto questo macello voglio stare un po' da sola. È il mio modo per riprendermi, per così dire.
Il nonno suonava sempre e cercava sempre qualche canzone da insegnarmi. Era divertente passare del tempo con lui. Mi manca molto. Mi sfugge una lacrima. Credo che sia meglio finirla qui per oggi.

*  *  *

Oggi mi sono svegliata prima. Lo so è strano dato che ieri avevo preteso di dormire, ma non avevo più sonno. In realtà non riesco a dormire più molto dato che ogni volta che mi addormento vedo il viso di quello stupido di Demon. Oh! E pensate? Ho le prime tre ore di matematica. Tre ore vi rendete conto?!
<<Come mai così mattiniera?>>chiede qualcuno dietro di me.
Mi volto e vedo un ragazzo dai capelli corti neri ricci, la pelle olivastra e gli occhi marroni seduto ad un tavolino con un bicchiere di caffè in mano.
<<Potrei dire lo stesso di te>>dico.
Lui ride e allunga una mano verso di me.
<<Mi chiamo Lincoln>>dice.
<<Come il presidente?>>chiedo.
<<Si, solo che il mio nome per esteso non contiene "Abraham">>scherza.
<<Ah si? È come sarebbe per esteso?>>chiedo.
<<Lincoln Stephan William Morris, piacere di conoscerti>>dice facendo un inchino.
<<Credo che invece tu sappia chi sono io, giusto?>>chiedo sapendo già la risposta.
<<Jennifer Bredley>>risponde.
<<Nome per intero: Jennifer Cassandra....>>
<<Cassandra?>>chiese trattenendo le risate.
<<Beh, Stephan e William non sono da meno!>>dico.
<<Okay continua!>>mi concede asciugandosi un occhio.
<<Jennifer Cassandra Bredley, al vostro servizio!>>scherzo. Scoppiamo in una fragorosa risata.

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