Capitolo 62

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Cosa faccio adesso? La mia sorellina non può amarmi, non deve!

Pensa quanto deve aver sofferto mentre tu ti portavi a casa quelle troie.

Non farmici pensare. Adesso voglio solo chiarire la cosa.
<<Cos'è stato?>>chiede Jen. Oddio devono essersi accorge del tonfo alla porta. Corro velocemente fuori prima che possa vedermi. Visto che ci sono passo in caffetteria così prendo da bere anche a Jo, per farle pesare meno il discorso. Compro un caffè per me e un caffellatte per lei e torno davanti il loro appartamento. Busso e Kris mi apre.
<<Ti ho portato il caffellatte, il tuo preferito!>>dico a Jo. Sorride e si avvicina. Mi lascia un bacio sulla guancia e torna a sedersi. La guancia mi brucia sotto quel tocco e non capisco il perché. Forse è aver scoperto la verità che brucia.
Mi siedo accanto a lei sul letto e lei arrossisce appena.
<<Ragazze, potrei parlare con mia sorella in privato? Devo dirle una cosa>>dico e loro annuiscono uscendo. Chiudo a chiave la porta, per sicurezza che nessuno ci interrompa facendo irruzione e tengo la chiave. Mi volto verso Jo che mi guarda accigliata.
<<Allora? Che devi dirmi?>>chiede.
<<Dimmelo in faccia per favore>>svio la domanda.
<<Cosa?>>
<<É inutile Jo, dimmelo. È vero?>>chiedo.
<<Cosa?! Io non capisco!!>>esclama.
<<Tu mi ami?>>
Jo si zittisce.
<<Jo....guardami>>dico prendendole il mento e obbligandola a guardarmi.
<<Mi ami?>>ripeto.
<<Io....io....>>
<<É inutile che menti, lo sai che lo capisco subito>>la avverto.
Abbassa lo sguardo arresa.
<<Si....ti amo>>risponde. Il silenzio cala su di noi.
Dopo qualche minuto lo spezzo<<Da quanto?>>
<<Drake....>>
<<Jo, da quanto?>>ripeto.
Sospira.
<<Da quando avevo quattordici anni>>risponde.
Cinque anni......mi ama da cinque anni. E io non me ne sono mai accorto. Sono un idiota.
<<Ti prego....>>sussurra singhiozzando. Sta davvero piangendo?
<<Ti prego.....non odiarmi. Scusami!!>>urla scoppiando a piangere.
Si mette le mani sul viso, nascondendolo per la vergogna.
Spontaneamente la prendo per il mento costringendola a quella tortura di guardarmi. I suoi occhi gonfi e arrossati dalle lacrime mi fanno capire quanto io sia stato stronzo, più di quanto mi aspettassi. Senza pensarci due volte termino la distanza che c'era tra noi. Jo, presa alla sprovvista mi spinge via.
<<NON PUOI GIOCARE CON I MIEI SENTIMENTI! NON SONO UNA DELLE TUE TROIE!! SONO TUA SORELLA PORCA PUTTANA!!>>urla imbarazzata.
<<Se per questo non dovresti nemmeno amarmi>>sussurro, ma lei mi sente.
<<Sei uno stronzo!!!>>urla tra le lacrime. Si avvicina alla porta e prova ad aprirla, ma quando non ci riesce inizia ad urlare e a dare cazzotti alla porta.
Mi avvicino e la sollevo da terra prendendola per i fianchi. Ho inizia a dimenarsi e ad urlare.
<<Fammi scende Drake! Non voglio vederti mai più! Ti odio! Troverò qualcuno che mi ami davvero per quello che sono e...!>>la sbatto al muro.
Lei mi guarda spaventata.
<<Tu non riusciresti ad amare nessun'altra come ami me! Tu ami me capito? Non dovrai amare nessun'altro, solo me!!>>urlo. Sembra sorpresa quanto me per quello che ho detto. Io ero contrario all'amore che prova mia sorella per me, ma quando ha detto che avrebbe amato un altro uomo mi sono sentito....frustrato, infastidito(?)
Quindi ho dato libero sfogo a quelle parole. E se provassi anche io qualcosa e me ne stessi accorgendo solo adesso? Jo continua a guardarmi senza sentimenti e con qualche lacrima che le riga il viso. Lentamente mi avvicino fino a poggiare le labbra sulle sue. Stavolta non si tira indietro, come se potesse. Ci baciamo finché non dobbiamo riprendere fiato. Ci guardiamo e frustrato prendo la chiave ed apro la porta. Esco sbattendola.
Non posso essermi innamorato di lei.

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