<<Cosa vuoi Demon?>>chiedo.
<<Sapere che ci fate qui a quest'ora e tu che ci fai con lui>>risponde.
<<Siamo amici Demon. Ci incontriamo in caffetteria tutte le mattine perché ci alziamo presto>>spiego.
<<Okay. Ci vediamo in classe>>dice andandosene.
<<Ma lui non è....>>
<<Il prof di matematica. Si lo so che è strano>>dico.
<<Ma ti permette di chiamarlo per nome?>>chiede Link.
<<Link, ha 23 anni. È uno di noi>>rispondo.* * *
Entro in classe e mi siedo al mio amato ultimo posto. Noto Noemi e la saluto. Dopo dieci minuti entra Demon. Si siede alla cattedra e inizia a spiegare una cosa di cui non ho capito niente.
Tanto per cambiare.
Zitta tu dovresti incoraggiarmi.
Appunto, dovrei, ma non lo faccio.
Ma che razza di coscienza sei?
La tua purtroppo.
Vengo risvegliata dalla mia colluttazione coscienziosa dalla voce di Demon.
<<Tutto chiaro? Jen, verresti alla lavagna?>>dice.
Io giuro che ti ammazzo!!
Non ucciderlo! Provocheresti una grave perdita!
Quale?
Non potrei più vedere i suoi pettorali e tricipiti da urlo.
Ma che cazzo?!
Mi alzo e prendo il gesso. Non ho sentito una sola parola come cazzo faccio?!
La campanella suona salvandomi da quella situazione.
<<La prossima volta stia più attenta in classe signorina Bredley>>mi sussurra.
<<E lei sia meno stronzo professore>>
Lui incassa il colpo e si ammutolisce. Colpito e affondato.
Torno al mio posto e prendo il diario per i compiti.
<<Cosa ti ha detto il prof?>>mi chiede Noemi.
<<Che devo stare più attenta in classe>>rispondo.
<<Si certo come no>>borbotta Jo. Gli do una gomitata amichevole e ridacchiamo. Che amiche che mi ritrovo.* * *
Sto per uscire con Link. Non sono né nervosa né calma. Un misto. Ho indossato una maglietta a fiori con il numero 18, una gonna a vita alta nera e le converse. Forse a metà ottobre fa un po' freddo per questo abbigliamento, ma devo dire che fa abbastanza caldo per questa stagione. Quando bussano alla porta afferro il giacchetto e la borsa ed apro.
<<Ciao>>lo saluto.
<<Sei fantastica>>dice con un velo di rossore sulle guance.
<<Grazie>>arrossisco anche io. Mi chiudo la porta alle spalle e chiudo a chiave. Saliamo nella Toyota grigia di Link e partiamo verso il McDonald.
<<Perché il prof stamattina si è arrabbiato perché stavamo insieme?>>mi chiede. Mi irrigidisco. Ora che gli dico? Non posso dirgli che è innamorato di me ed io di lui, perché lui verrebbe licenziato ed io espulsa. Non posso pensarlo.
<<Ecco...non lo so. Si sarà svegliato con la luna storta>>rispondo. Ti prego credici ti prego!!
<<Sarà come dici tu>>risponde. Butto fuori il fiato che, inconsciamente, avevo trattenuto fino a quel momento.

STAI LEGGENDO
Impossible
Roman d'amourDa quando ha messo piede in quella stanza non ha fatto altro che incasinarmi la vita. "Sei un bel tipetto Jen" "E tu sei uno stronzo Dem" Non ha fatto altro che farmi ridere e questo non lo sopporto. "Perché mi fissi?" "Perché sei bella. Sei più...