Capitolo 19

1.1K 61 4
                                    

È da un po' che ci penso e credo che sia meglio che io mi trovi un lavoro, almeno per avere qualche risparmio.
Arrivo a piedi alla stazione degli autobus e aspetto un autobus per andare a Manhattan. Potrei chiamare un taxi, ma ho pochi soldi, giusto poco più di quindici dollari. Sono al verde praticamente. Ho dimenticato i miei risparmi a casa, da non crederci.

* * *

Mezz'ora, un'ora, un'ora e mezza, due ore. Sto aspettando un autobus da due fottutissime ore!!!! Se non arriva giuro che arrivo in centro a piedi!
<<Che ci fai qui?>>chiede qualcuno. Oh no, proprio oggi che credevo di averla scampata.
<<Potrei dire lo stesso di te. Secondo te che sto facendo?!>>rispondo. Ridacchia.
<<Guarda che oggi non passano gli autobus è sciopero>>ridacchia.
No, ditemi che è una presa per il culo.
<<Cosa....?>>dico, anzi sussurro.
Sono rimasta due ore ad aspettare un autobus che non sarebbe mai arrivato?!
<<È sciop...>>
<<Si, ti ho sentito>>lo interrompo irritata.
<<Dove dovevi andare?>>chiede.
<<Questi non sono affari suoi professore!>>sbotto.
<<Faccia attenzione signorina! Potrei abbassarle il voto in condotta!>>ridacchia.
<<Se ci provi giuro che....>>
<<Che cosa? Dal mio punto di vista direi che non potresti fare niente a parte venire con me>>dice.
<<Eh?!>>
<<Perché sembra che tu vada abbastanza di fretta. Faresti prima se ti dessi un passaggio. Non vorrai farti quattro miglia fino a Manhattan!>>dice.
<<Primo: come fai a sapere che vado a Manhattan?; Secondo: non voglio il tuo passaggio>>dico contando sulle dita.
<<Ma ci metterai come minimo un'ora e mezza a piedi!!!>>ribatte.
<<Non mi importa. E non hai risposto alla mia domanda>>dico.
<<Le tue compagne di stanza hanno detto a Drake che vuoi cercarti un lavoro e lui l'ha detto a me. Così ho preso in considerazione che saresti andata a Manhattan, essendo la parte più centrale della città>>spiega.
Io quei tre li uccido appena rimetto piede nel campus.
<<In macchina ci metteresti poco più di mezz'ora!>>dice.
<<Io in macchina con te non ci salgo dopo che mi hai sbattuto al muro!>>sbraito.
Lui fa un sorrisetto malizioso.
<<Attenta a quello che dice signorina Bredley>>dice.
Ripenso a ciò che ho detto e capisco il doppio senso.
<<I-io n-non intendevo dire....>>rinnego. Credo di essere arrossita tantissimo, anzi credo di essere addirittura viola!
<<Okay okay! Allora vieni?>>chiede.
<<No!>>rispondo.
<<Allora lascio te e le tue quattro miglia da sole>>si volta e mi saluta con la mano.
Uff....non ci posso credere che sto per farlo.
<<Aspetta....d'accordo>>concedo. Lui sorride soddisfatto e mi afferra il braccio.
<<Hey piano! Non sono un cane che puoi tenere al guinzaglio!>>urlo.
<<Vuoi che ti metta un guinzaglio?>>chiede malizioso.
<<DEMON!!!!!>>sbraito mentre lui scoppia a ridere.
<<Ti odio>>borbotta.
<<Sei tutta rossa!>>ridacchia. Mi copro la faccia con le mani mentre lui ride. Ma ride sempre questo?
<<Sali>>dice.
Obbedisco e salgo sulla Chevrolet nera.
<<Bella macchina>>dico.
<<Mai quanto me!>>ribatte.
Non ci posso credere.

Impossible Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora