Capitolo 68

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Jennifer pov

È passata una settimana. Una settimana passata chiusa in bagno a piangere. Come ha potuto?! Ci ha fatto del male, mi ha fatto del male! Non posso credere che il ragazzo che ho amato per mesi in realtà sia il verme schifoso che ha fatto del male a Kris. Non vedo l'ora che inizino le vacanze di Natale. Due settimane, non credo di riuscire a sopportare di vederlo tutti i giorni. In ogni caso devo dimenticarlo.
La campanella suona la prima ora e mi dirigo in classe di francese, una delle poche materie che mi piacciono. Le mie amiche sono già andate avanti perché avevano deciso di lasciarmi un po' da sola dopo tutto quello che è successo. Svolto l'angolo e, con mia magnificente sfortuna, vado addosso a qualcuno.
<<Scusa, non volevo, non è giornata>>mi scuso alzandomi. Alzo lo sguardo. Sono andata addosso a Lincoln!
<<Non importa, ti sei fatta male?>>mi chiede.
<<No no, sto bene, e tu?>>chiedo.
<<Sto bene. Dove andavi?>>
<<A lezione di francese>>rispondo.
<<Tu come.....?>>dice.
<<Se sto bene? Link non preoccuparti, ormai è acqua passata, ormai tutto lo è>>lo anticipo.
<<Ne sono felice. Ho conosciuto una ragazza>>dice.
<<Davvero?! È fantastico Link! E dimmi, la conosco?>>chiedo.
<<Non lo so se la conosci, si chiama Elis>>
<<E-Elis?! Quella Elis?! Oddio Link ma è meraviglioso!!!>>dico abbracciandolo.
<<Grazie. Sai credo che lei mi piaccia>>dice imbarazzato.
<<Sono felice per te>>sorrido.
<<Ora che ci penso, prima hai detto che non è giornata. Nemmeno è iniziata e già ti lamenti? È successo qualcosa con Demon?>>mi chiede.
Il mio sguardo diventa triste.
<<L'ho lasciato>>rispondo.
<<Mi dispiace. Senti, perché non usciamo stasera? Magari ti distrai un po'>>mi propone premuroso.
Annuisco.
<<Bene, alle 20:00 vengo nel tuo appartamento>>dice. Ci salutiamo e io entro nella classe di francese giustificando il mio ritardo.

* * *

Sono le 19:40 e io mi sono addormentata! Stupida, stupida, stupida!!! Corro in bagno a farmi una doccia, mi asciugo i capelli, mi metto velocemente il vestito e mi trucco.
Mentre Kris mi finisce di piastrare i capelli bussano alla porta. Cazzo, cazzo, cazzo!!!
Mentre Jo fa entrare Link, Kris mi finisce i capelli e mi metto subito le scarpe.
<<Sei bellissima>>si complimenta Link.
<<Grazie>>
Usciamo dall'appartamento e, dopo aver raggiunto il parcheggio scolastico, partiamo.
Lincoln accosta davanti un locale poco affollato, una specie di pub. Entriamo dentro e ci sediamo al bancone.
<<Ti ho voluta portare qui al posto di una discoteca, perché sai....beh.....>>dice. Vorrebbe dire che dopo tutto quello che è successo non vuole farmi stare male ulteriormente.
Gli poggio una mano sulla spalla.
<<Grazie>>
Ordiniamo una birra. Ho bisogno anche io un po' di svago. Eccomi, sono una diciannovenne che ha lasciato il ragazzo!!
Quando bevo metà della terza -o quarta- bottiglia, Lincoln me la sfila. Parte Worth it delle Fifty Harmony e trascino il mio migliore amico in pista. Poi accade l'inevitabile: Demon, che si bacia come se non ci fosse un domani con Tamara. Con loro ci sono la squadra di basket e le cheerleader. Mi avvicino a passo svelto a loro e gli tiro un ceffone.
<<Vedo che non ci hai messo molto a dimenticarmi! Fai schifo Demon!! Sei uno stronzo!! E tu!>>sbraito indicando lei<<Sei la più grande zoccola che ci sia sulla Terra!!>>
<<Tu non sei sicuramente il tipo giusto per dire cose del genere. Prima stavi con Drake e baciavi me, poi stavi con me e hai fatto innamorare il tuo migliore amico. La vera zoccola qui sei tu>>biascica Demon.
Non può averlo detto.
<<Non lo pensi sul serio>>dico.
<<Lo sai cosa penso? Vuoi sapere la verità? Beh, la verità è che tu non mi sei mai piaciuta! Per me tutto questo è stato come se quella scommessa non fosse mai finita>>ammette.
Mi crolla il mondo addosso.
Era tutto un gioco, uno stupido gioco!
Torno velocemente verso il bancone in preda alle lacrime e prendo il mio giacchetto. Esco fuori e l'aria fresca mi invade. Lincoln mi segue fuori.
<<Scusa mi dispiace, non sapevo fosse qui. Ti accompagno a casa>>dice prendendo le chiavi della macchina dalle tasche.
<<No, io.....prenderò un taxi>>dico.
<<Ma Jen....>>
<<Ti prego Link, voglio stare da sola>>lo supplico. Lui annuisce e mi saluta. Appena passa un taxi fischio e accosta. Salgo in auto.
<<Dove la porto?>>chiede il tassista.
<<New York University, per favore>>rispondo. L'uomo mette in moto e parte, lasciandosi alle spalle le luci che illuminavano l'insegna di quel pub.

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