Capitolo 57

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Jennifer pov

Io lo uccido!!! Mi ha messo un sei! Lo sapeva ora lo faccio stare in astinenza, vediamo quanto resiste. La campanella suona e mi preparo per uscire velocemente dalla classe prima che il rompi palle mi fermi. Proprio quando penso che ce la stia facendo Demon mi blocca.
<<Signorina Bredley dobbiamo parlare del l'interrogazione di oggi>>dice. Lo sta dicendo perché in classe ci sono ancora alcuni alunni.
<<Io veramente dovrei andare in mensa a fare merenda>>dico.
<<Non mi interessa dobbiamo parlare. Se continua così sarò costretto a farle dei corsi di recupero>>mi dice.
Ecco che le tre oche della classe, Sabrina, Janette e Vanessa, si avvicinano.
<<Prof me la farebbe a me lezione di recupero?>>chiede Sabrina.
Ma chi ti credi di essere?
<<Signorina se non sbaglio lei frequenta già corsi di recupero privati al di fuori dell'ambiente scolastico>>le ricorda.
<<Si ma non capisco niente. Forse lei può darmi spiegazioni più approfondite>>dice sbattendo le ciglia.
Okay al tre la stermino.
<<Signorine tutte voi avete una media che va dal sette all'otto, al contrario di Jennifer. Quindi non avete problemi. Ora mi fareste il piacere di uscire dalla classe perché dovrei discutere con la vostra compagna>>dice. Conoscendolo so che si sta trattenendo dal buttarle fuori a calci in culo.
<<Va bene arrivederci prof>>lo saluta ed escono sculettando.
Quanto le odio.
Demon chiude la porta a chiave e si avvicina a me.
<<Quindi mi vorresti far rimanere in astinenza eh?>>dice.
<<Te la sei cercata, lo sai che non avevo studiato>>distolgo lo sguardo incrociando le braccia al petto. Lui mi abbraccia da dietro e inizia a lasciarmi una scia di baci umidi per tutto il collo.
<<Oh andiamo Jen lo sai che non posso stare lontano da te>>dice.
<<Proprio per questo lo faccio>>
Mi bacia la spalla e me la scopre dalla maglietta. Un brivido mi percorre la schiena.
<<Mi piace l'effetto che ti faccio>>lo sento sorridere.
<<S-sei uno stronzo>>balbetto.
<<Il tuo stronzo>>dice. Mi volto e mi bacia. Oddio non resisto. Gli chiedo l'accesso e me lo concede. Non vorrà farlo qui.
<<Dem non possiamo farlo qui potrebbero vederci>>dico.
<<La porta è chiusa e le finestre hanno le tende>>risponde.
<<Si ma i gemiti si sentono l'aula non è insonorizzata>>gli ricordo. Sbuffa e si avvicina per baciarmi.
<<Dico sul serio>>Dico seria.
Sbuffa di nuovo e si passa una mano nel ciuffo tinto di biondo ormai un po' scolorito.
<<Ci vediamo dopo okay?>>Dico sbloccando la porta.
Comincia a sbuffare e a lamentarsi come i bambini piccoli.
<<Ma non resisto per altre due ore e mezza! Io ti voglio ora!>>urla.
Avvampo a quel l'affermazione.
<<O-o aspetti dopo oppure niente. Giuro che non mi farò toccare per una settimana!>>lo minaccio.
<<A dopo!>>dice lasciandomi un bacio sulla guancia e uscendo velocemente dalla stanza.
Scoppio a ridere. Dio solo sa quanto lo amo.

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