Ce la facciamo ad arrivare ad almeno 10 voti e due commenti? Non chiedo molto. Grazie mille e buona lettura.
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L y d i a
Sussultai nell'udire bussare sulla porta in legno della mia stanza. Prima ancora che io potessi dare il permesso di entrare, mia madre era già piantata sull'uscio, a braccia conserte. Inarcai un sopracciglio sfilando via gli auricolari, sperando che proferisse parola il prima possibile. La conoscevo fin troppo bene. Nonostante i suoi modi sempre molto pacati, quell'espressione non prometteva nulla di buono.
"È successo qualcosa?" domandai preoccupata.
Non era il tipo da perdere molto facilmente la pazienza: era la persona più tranquilla che io avessi mai conosciuto, probabilmente è la dote principale di tutti gli hostess. I capelli corvino le ricadevano mossi sopra le spalle e gli occhi chiari erano contornati da un paio di occhiali da vista, rettangolari, dalla montatura rossa. Era una donna meravigliosa: a parte i capelli, ci assomigliavamo molto. La chioma l'ho ereditata da mio padre.
Stessi occhi, stessa carnagione e lineamenti. A volte ci scambiavano per sorelle. Una quarantenne di classe, premurosa, pronta ad aiutare il prossimo quanto più possibile. Mia madre era il mio esempio numero uno, nonché l'unico. Quando era a casa aveva l'abitudine di indossare il grembiule da cucina, quando invece era in procinto di uscire per recarsi a lavoro i tacchi a spillo e le gonne erano all'ordine del giorno. Trascorreva gran parte del suo tempo libero a casa, rare volte ci concedevamo un'uscita madre-figlia ma a me stava bene così. Mi era possibile trascorrere con lei talmente troppo poco tempo durante la settimana che ovunque ci trovassimo, per me era indifferente. Preferiva starsene davanti ai fornelli, prepararmi dei pranzi e delle cene decenti dopo giorni trascorsi a strafogarmi di pizza e ali di pollo. Purtroppo ero un disastro con fornelli, a parte per i dolci ma non potevo di certo cibarmi di soli zuccheri.
In quel momento indossava una gonna nera e un paio di scarpe a spillo del medesimo colore. Sapevo per certo che il fine settimana si era ormai concluso e che purtroppo le toccava tornare a lavoro, in viaggio verso un'ennesima destinazione. Sarebbe rincasata il martedì mattina, due giorni dopo. Mi ero abituata a starmene sola, ma la sua mancanza era costante. Anche quando pensi di avere finalmente del tempo libero da trascorrere in solitudine tra te e i tuoi pensieri, arrivi ad un punto in cui hai bisogno di qualcuno che ti blocchi, che ti faccia smettere di pensare e che ti aiuti a trascorrere il tempo. Mamma ci riusciva sempre. Mi sarebbe mancata anche in quell'occasione. Anche se ci chiamavamo ogni giorno non era la stessa cosa che averla la mio fianco. Potermi svegliare la mattina e trovare la colazione pronta, il latte caldo come piace a me, il suo buongiorno e non dovermi preoccupare di riordinare tutto una volta finito. Avevo pur sempre diciassette anni, la ragazzina che era in me sentiva la mancanza di determinate attenzione di continuo. Non glielo facevo pesare; non l'ho mai fatto perché sapevo e so per certo che le era difficile dovermi lasciare ogni inizio settimana senza sapere quando sarebbe tornata. Starsene giorni lontana dalla sua unica figlia. Non soffrivo solo io.
"Ho ricevuto una chiamata" disse dura.
Abbassai lo sguardo sul mio cellulare ma quest'ultimo mi venne in un batter d'occhio sfilato via dalle mani. Senza che me ne rendessi conto, mia madre si era avvicinata tanto da averla di fronte, ad un palmo di mano. Alzai lo sguardo incredula, a bocca aperta.
"Mamma che ti prende?" domandai alzandomi di scatto, allontanandomi. Sapevo che non mi avrebbe mai colpita per nessuna ragione al mondo, eppure non la vedevo così furiosa da troppo tempo. Non avevo nessuna voglia di discutere, soprattutto perché me ne sarei pentita amaramente e avrei detto qualcosa di sbagliato.

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The Feeling
FanfictionJustin Bieber è un affermato avvocato canadese. Sposato e con un matrimonio disastroso a cui far fronte, si renderà presto conto di essere attratto dalla migliore amica di sua figlia. |PRIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA DI THE FEELING| |FORTI CONTENUTI...