La vacanza

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-"Nina"- mi chiama mamma 
-"Mamma, dove sono nonna e papà?"- mi guardo intorno.
-"Sono andati a letto. E' mezzanotte. Hai mangiato qualcosa?"- mi viene incontro  -"No, in realtà no"- enuncio mettendomi una mano sopra la pancia che, adesso come se fosse chiamata, inizia a lamentarsi. -"Non preoccuparti è rimasto qualcosa"- mi sorride. Mi siedo sullo sgabello della cucina e guardo mamma che cucina. Mi ricordo che quando ero piccola mi mettevo proprio qui e la osservavo mentre lei giocava con le pentole e buttava dentro robe. E' da lei che ho imparato a cucinare
Flashback
-"Che vuoi?"- domanda scocciato. Gli porgo il piatto e lo osserva.
-"Uova e bacon, ho pen- "- spiego
-"Hai pensato male, non ne voglio e non te l'ho chiesto io"- si alza prendendomi il piatto dalle mani, si avvicina al cestino e lo butta e mette il piatto sopra la penisola della cucina.                                                          -"Ma che gentilezza, l'ho cucinato con fatica!"- lo guardo furiosa                                               
-"Bimba, secondo me non era neanche buono."- afferma buttandosi sul divano.                                          
-"Invece si - lo assaggio davanti a lui- C'ho messo impegno e amore, quello che tu non hai"- sbotto. Si alza sbuffando e, infastidito, e lo assaggia. Mastica un po' e poi sputa sul piatto.
-"Come pensavo è orribile, sei pessima. Non avvicinarti mai piu a me con questa roba."-

Be' non è che sia poi così tanto brava.
-"Quando finisci metti il piatto in lavastoviglie -mi da un bacio tra i capelli- Io salgo a dormire, domani lavoro"- dice e svanisce nella penombra. Prendo una forchetta e inizio a mangiare e nel mentre decido di mandare un messaggio al mio migliore amico.
"A casa sana e salva. Sto mangiando" allego una mia foto mentre metto un boccone in bocca e invio aspettando che risponda. Una volta finito di mangiare anche la seconda cotoletta, metto via il tutto e salgo in camera mia. Da quando sono arrivata, non ero ancora entrata. E' assurdo pensare a come stavo ore e ore chiusa qui dentro mentre adesso non sto un attimo a casa. Be' che dire le cose cambiano. Le persone cambiano. Non ci posso ancora credere che mi ha lasciata e per di più dicendo che lo ha fatto solo per non farmi soffrire. Ma dico siamo seri? E' come se io spingessi qualcuno dalle scale e mi giustificherei dicendo "volevo farti arrivare prima giù" Voi lo vedete il senso? Io no. Forse semplicemente è come disse lui una volta, tanto tempo fa. Sono solo una pagina del suo libro e adesso è passato avanti. Chissà è passato forse anche ad un'altra ragazza. Il trillo del telefono mi sveglia o almeno, mi riscuote.

Anche io. Mi manchi già
-Matt

Risponderò domani al messaggio così, ho una scusa per contattarlo presto senza sembrare una psicopatica sanguisughe. Chiudo gli occhi e, quando li riapro è gia mattina. Guardo accanto al mio letto, stupidamente cercavo lui. Credevo di essere speciale per lui invece eccomi qui a pensare a quel 'noi' che, solo adesso mi sembra fottutamente falso. Fuori fa freddo e vorrei solamente dormire un'altro poco. E allora perche gli occhi non si chiudono? Vedo lui. Lui e il suo sorriso, il suo sorrido che, be' spesso e' motivo del mio. Era l'unico per me ma, evidentemente io non sono l'unica per lui. Non sono la sua prima ragazza. Non sono la prima con cui è stato. Non sono la prima ad averlo coccolato, ad aver baciato il suo collo e. . perche devo farmi male pensando queste cose?
Il sole penetra dalla finestra e batte i suoi raggi proprio sul mio letto. Metto una mano sotto il cuscino e prendo il mio Iphone. Sono le 10.30 del mattino. Sembra solo cinque minuti fa che ho chiuso occhio.  Scendo dal letto, mi stropiccio gli occhi e vado verso camera di mio fratello che, come al solito, dorme ancora. Abitudinario. Mi butto a peso morto addosso a lui e lo lascio lamentare. Beccati questo.
-"La prossima volta ci pensi due volte prima di toccare i miei capelli"- enuncio soddisfatta. Quando ormai è talmente sveglio da non riuscir più a dormire e la mia missione vendicativa è completata, scendo giù. Non appena varco l'arco della cucina mi imbatto nel profumo di torta al caffè. La mia preferita. Vado verso nonna impegnata nel cospargimento dello zucchero a velo sopra la torta. Metto le braccia intorno al suo collo e le do un bacio sulla guancia. -"Buongiorno nonna"- sorrido.
-"Mi è mancato questo sorriso per casa -si volta verso di me- Mi sei mancata tu. La casa era diventata un vero inferno con quel teppista"- aumenta il tono di voce quando Matteo scende l'ultimo gradino venendo verso di noi.
-Ti voglio bene anch'io nonna"- enuncia sbadigliando.

Sono le 4 del pomeriggio e i miei genitori sono appena tornati dal lavoro. Mamma fa la psicologa mentre papà l'avvocato. Stanno via tutto il giorno ma oggi è sabato e di conseguenza fanno mezza giornata.
-Com'è andata?"- chiedo loro non appena si siedono, insieme a noi, sul divano. Ecco la mia famiglia al completo.
-"Bene ma è stancante"- sorridono entrambi. Il telefono inizia a suonare e nello schermo appare il nome di Sierra e mi affretto a rispondere.

*Inizio Chiamata*
Io: Sierra
S: Nina
Diciamo in contemporeana. Restiamo per un pò in silenzio e poi scoppiamo a ridere.
Io: Come stai?
S: Assonnata
finge uno sbadiglio
Io:Dormigliona
enuncio guardando la mia famiglia, davanti a me, che mi guarda ignara di ciò che sto dicendo. A volte dimentico che non parliamo le stesse lingue. Dopo che Sierra mi ha raccontato che i suoi genitori le hanno fatto una sorpresa, ovvero un cagnolino di nome Harley, ci siamo salutate. Ho omesso di chiederle come stava e cosa stava facendo Cameron e che reazione hanno avuto i genitori nel rivederlo. Le domande erano parecchie e per ciò mi sono trattenuta. Non so esattamente perche sono curiosa di sapere cosa hanno fatto i suoi genitori alla vista di Cameron. E' semplice curiosità dato che mi immagino un Cameron freddo che non abbraccia mai nessuno se non . . .me. Almeno prima lo faceva.
-"Chi era? Qualcuno di importante?"- fa papà. O meglio 'era il tuo ragazzo?' Sono sicura che volesse sapere quello
-"No. Solo una delle mie migliori amiche" sorrido.
-"Oh, mi fa piacere che ti sei ambientata bene. Parlaci di loro"- chiede mamma che pare interessata.
-"Be' che dire -faccio un risolino nervoso e per un momento decido se omettere o no la storia dello sbaglio, di Cameron, della mia storia e della mia rottura- Ho avuto la fortuna di incontrare persone fantastiche, dico sul serio. Sierra Dallas e Taissa Farmiga sono l- "- mi fermo quando vedo i miei genitori ridere sotto i baffi.
-"Che c'è?"-
-"Hai detto Dallas?"- chiede mamma
-"Si, è il suo cognome. Il cognome di Sierra"- rispondo senza sapere dove vogliono andare a parare.
-"Questa si che è una coincidenza bella grossa"- dice ridendo mia madre mentre io non continuo a capire nulla.
-"Allora?"-
-"Ti ricordi la nostra vacanza in Egitto? Quando avevi trecidi anni?"-
-"Si è stata una vacanza bella -sorrido- Ma che c'entra questo?"-
-"Ricordi quella famiglia con cui stavamo sempre? Quella famiglia che aveva due figli. Sierra e Ca. . "-
-"Cameron"- completo io scioccata.

Ex Coinquilini 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora