Hai da temere Cameron?

4.6K 201 7
                                    

-"Nina ieri non ti ho visto alla festa di Jack"- dice Sierra addendando la sua pizza
-"Ho avuto da fare, un contrattempo"- guardo Cameron trattenendo la risata mentre lui, nasconde la sua sotto le mie mani, che possiedo intrecciate alle sue. Più tempo passa e più le stringe e non c'è cosa più bella di questa. Amo le nostre mani che si sfiorano e a guardarle si direbbe che sono state create per essere unite. Guardo quest'ultime e poi guardo lui. Mi avvicino e lui mi sorride capendo il mio intendo, così fa un passo avanti fermandosi sulle mie labbra, faccio per fare l'ultimo passo ma indietreggia. Lo fulmino con lo sguardo e lui cerca di avvicinarsi ma io indietreggio come ha fatto lui.
-"Nina, la preside ti sta cercando"- mi informa Nash
-"Okay"-
-"Vuoi che vengo con te?"- domanda Cam cingendomi il fianco
-"No tranquillo, non puoi neanche entrare"- sussurro l'ultima parte accanto le sue labbra, mi sporgo e lo bacio e mi alzo
-"Ci vediamo quando finisci"- si finge offeso e io mi volto divertita.
Busso alla porta della preside che mi fa accomodare.
-"Signorina Neri -mi sorride- Lei è Mar Palmiero, una nuova alunna che come lei arriva dall'Italia"- mi volto verso la ragazza sorridente e mi presento.
-"Ciao sono Nina. Sono di Roma e tu?"-
-"Vengo da Napoli"-
-"Bene ragazze le presentazioni più tardi magari. Nina dovresti portarla in giro per la scuola e mostrarle per bene il collage."- mi incarica la preside
Ma voglio dire, siamo impazziti? So a malapena il tragitto dormitorio-campus, come pretende che le presenti i luoghi.
-"Come scusi?"- domando
-"Sarai la sua guida. Sono sicura che ce la farà"- detto questo ci manda fuori lasciando a me la ragazza. La guardo e poi guardo la porta oramai chiusa della preside, poi mi volto a riguardare Mar.
Si, ce la faccio.
-"Mi chiamo Mar. Ah, l'ho già detto. Scusa sono in ansia"-
-"Tranquilla, sono anche io così."- le sorrido. Ci dirigiamo verso il primo padiglione, ovvero quello del dormitorio maschile. Entriamo e le faccio fare un breve ma dettagliato giro -anche se non c'è nulla da vedere tecnicamente- Mi spiegate il senso di tutto ciò? Perché quando sono venuta io nessuno mi ha mostrato le parti del campus e mi andavo infiltrando in aree che secondo me, non erano neanche accessibili.

-"Bene è questa è la tua stanza"-
Si guarda intorno, posa la sua roba e sorride.
-"È più grande di casa mia"- confessa ridendo
Sorrido con essa, in effetti questi appartamenti sono davvero grandi e non mi stupisco per niente di quello che ha appena commentato.
-"Be' è ora che vada"- mi dirigo verso la porta e non appena mi giro vedo Mar con un'espressione triste e malinconica.
-"Tutto okay?"-
-"Si, mi sento un pesce fuor d'acqua ma fra un po' anch'io mi farò delle amiche, delle conoscenze."-
Mi ricordo che anch'io quando ero appena arrivata, che non conoscevo nessuno. Era davvero brutta quella sensazione. Penso che dev'esserlo anche adesso per lei, soprattutto che si è trasferita adesso che i corsi sono tutti iniziati e le classi composte.
-"Già ti capisco"-
Faccio per uscire ma il senso di colpa si libera in me e faccio retro marcia.
-"Mi chiedevo se magari, dato che non hai nulla da fare vuoi venire con me e i miei amici"-
-"Non ci conosciamo neanche"-
-"Sei un'assassina? "- rido e lei mi segue.
-"No"- 
 Annuisco e le faccio cenno di prendere la sua tracolla, chiude la porta e andiamo verso la mia stanza.
-"Allora -inizio mentre camminiamo- come mai sei qui?"-
-"Volevo andarmene dall'Italia. E tu?"-
-"Volevo provare nuove esperienze. Provare a vedere se riuscivo a cavarmela da sola, senza aiuto da parte dei miei genitori. Anche se, in parte mi aiutano loro con le spese. Devo trovarmi un lavoro"- spiego. Devo davvero organizzare ancora la mia vita per bene per far sì che diventi un'auto didatta. Devo gestire la mia vita.
Arrivati a casa, troviamo Taissa e Sierra sul divano intende a farsi le unghie.
-"Haloa gente."-
-"Mister felicità è tornataa"-
-"Lei è Mar"-
-"Mar"- fa cenno con la mano alle mie migliori amiche.
Sierra si alza dal divano e corre a salutarla come lei sa fare. Sembra che si conoscano da anni e invece e solamente Sierra che con il suo modo di fare fa sentire al suo agio tutti quanti. Non sanno ancora ciò che ho fatto con Cameron ieri sera e penso che non c'è bisogno che lo sappiano. Inizierebbero a farmi domande su domande, a fissarmi come un enorme orso da circo che si immedesima in un giocoliere, non mi va.
-"Allora stasera che si fa?"- inizio a fare strane mosse con il viso sperando che capiscano che è tutto un piano.
-"Eh?"-
-"Vi ricordate che dovevamo organizzarci per una festa?"- le fulmino con lo sguardo nuovamente.
-"Stai bene? Avevi detto che dovevi passare la serata con Cam"-
-"Chi è Cam?"- domanda Mar
-"Il suo ragazzo"- rispondono in coro.
-"Cosa? No, non è vero. Vi avevo detto che volevo uscire con il gruppo. Venite di la- le faccio alzare prendendole per il braccio- Mar scusaci un momento"- Lei annuisce e io porto le ragazze di là.
-"Ma che ti prende?"- domanda confusa Sierra.
-"E' sola, senza amici e mi sentivo in colpa a lasciarla a casa da sola mentre che io uscivo. Così, le ho detto che poteva uscire con noi. Quindi adesso noi dobbiamo uscire"- Si guardano e scoppiano a ridere.
Taissa mette una mano sulla mia spalla e recita in modo teatrale
-"La nostra paladina della giustizia "- Alzo gli occhi al cielo e do loro un colpo in testa.
-"Muovetevi a chiamare Taylor e a chiedergli se c'è qualche festa. Io vado a chiamare Cameron"-
-"Agli ordini"- fanno in coro. A volte sembrano proprio sorelle. Mi sposto in cucina da Mar.
-"Non c'èra nessuna festa in programma vero?"- sorride timida.
-"Eh?"-
-"Non ti preoccupare, non fa nulla. Tu sei davvero, davvero gentile. Sei una brava persona. Vorrei essere io al posto di quelle due ragazze per avere un'amica come te. Peccato che mi è capitato un'altro ruolo"- abbassa la testa smettendo di sorridere. Mi avvicino a lei.
-"Che vuoi dire?"-
-"La mia migliore amica e il mio ragazzo"-
-"Mi dispiace. Non ti abbattere per loro. Non meritano la tua infelicità. Devi sapere in cuor tuo, che sei migliori di loro e sono pessimi, persone orribili. Gente come quella non può essere definita 'migliore amica' o 'ragazzo'. Forse insieme, fanno una bella coppia proprio per la gente che sono"- cerco di incoraggiarla, ma il fatto è che è difficile. Affrontare una situazione de genere è dura, come sarà dura poi, fidarsi di nuovo di qualcuno e io questo lo so bene. Mi stupisce il fatto che ne stia parlando con me, infondo non ci conosciamo neanche da ore ma di certo non sono quel genere di ragazza che non aspetta altro che un gossip per andare a spiattellarlo in giro.
-"Sai, mi è capitata una cosa del genere -alza lo sguardo su di me- Non l'ho detto neanche alle mie migliori amiche perché non me la sentivo. Non l'ho raccontato neanche al mio ragazzo di cui, in un primo momento, dubitavo per via di ciò che mi è successo. Il mio ex ragazzo mi ha usato solo per una scommessa e, mancava tanto cosi che io ci andassi a letto. Fortunatamente però, la mia migliore amica ha scoperto tutto e così"-
-"Mi dispiace"-
-"Già anche a me, ma adesso non ci penso più. Ma è pur vero che, nonostante penso al presente questo ha comportato che io non mi fidassi al 100% delle persone. Credo di aver superato questa fase con il mio ragazzo perché ho capito che di lui mi posso fidare e che, non mi nasconde nulla. Non lo farebbe mai. So il suo passato. So che era un ragazzo a cui non importava niente di nessuno e, forse lo è ancora ma a me va bene così. A lui importa di me ed è questo l'importante. A volte è un vero idiota ma -rido- lo amo"- sorride insieme a me e ci abbracciamo. Si asciuga le lacrime e mi abbraccia più forte.
-"E comunque adesso, io e te siamo amiche"- le faccio l'occhiolino.

Dopo aver avvisato Cameron e aver chiamato Taylor che ci ha detto che ci sarà una festa in un locale qui vicino, ci stiamo preparando per avviarci. I ragazzi ci aspetteranno qui fuori a momenti e noi siamo quasi pronte. Ho prestato un vestito a Mar, per evitare di ritornare a casa sua.
-"Pronte? -sbruffo- Siete più lente della mia nonnina"- guardo l'orologio e busso alla porta del bagno dentro la quale si stanno truccando. La porta si apre ed esce Taissa
-"Tranquilla è sempre cosi"- fa a Mar.
-"Ma anche voi eh"-
Usciamo dal padiglione e andiamo incontro le macchine, ferme ad aspettarci. Dalla jeep nera, esce una sagoma vestita di nero che si avvicina sempre di più a me. Mi afferra per la vita e mi bacia. Non ci vediamo da stamattina ma mi è mancato tanto.
-"Nulla mi è mancato come te oggi, giuro"- mi sussurra all'orecchio e io sento svenire.
-"Forse i tuoi baci mi sono mancati di più"- aggiunge in fine. Mi allontano un po' e mi fingo offesa e faccio per salire in macchina.
-"Vieni qua bimba, abbracciami. Mi sei mancata"- scendo dal sedile e corro ad abbracciarlo. Lo stringo forte a me e poi lo bacio.
-"Si si, va bene vi siete mancati, adesso vogliamo andare?"-
Sciolgo l'abbraccio e esco la linguaccia a Matt
-"Mar -la tiro a me che si è messa in un angolino mentre gli altri parlano- lui è Cameron"- quest'ultimo le sorride e lei ricambia imbarazzata.
-"Cameron metti paura alla gente non sorridere"- metto la mia piccola mano sulla sua faccia coprendola -per modo di dire- e lo spingo. Poi mi volto sempre affiancata da Mar e le presento tutti gli altri.
-"Taylor -lo indico- Matt, il mio migliore amico"- lo abbraccio e Cameron mette le mani sulla mia testa e quella di Matthew per separarci e io lo spingo ridendo.
-"Nash"- lo chiamo e lui avanza verso di noi
-"Ciao, Mar vero?"- domanda guardandola
-"Si Mar"- sorride di ricambio.
Dopo, saliamo in macchina e ci dirigiamo verso il locale.
-"È grandissimo"- commenta Nash
-"E pieno di gente"- aggiungo io.
Mi sale pian piano il panico. Credevo che con il passare del tempo questa cosa mi sarebbe passata invece si fa sempre più amplificata. Cameron stringe di più la mano e si mette dinnanzi a me.
-"È tutto okay?"- non rispondo e continuo a guardarmi intorno
-"Bimba!"- solo dopo sento il suo tocco sotto il mento e mi riporta alla realtà.
-"Si, tutto okay"-
-"Se vuoi andiamo via"-
-"No! Dobbiamo far divertire e integrare Mar"- la guardo. Ha un'aria così ingenua e sembra divertita.
-"Okay ma se succede qualcosa, sti cazzi Mar e ti porto via"- Lo bacio per tranquillizzarlo
-"Lo sai che questo non cambia nulla, vero?"- dice pero con trasporto, aprendo dopo un po' gli occhi. Sbuffo e lo trascino al centro del locale. Non voglio abbandonare Mar per nessun motivo anche se non la conosco per niente ma a me sembra una brava persona. Non sembra una stronza doppiogiochista -viva con la fiducia-  mi sembra solo così spaesata e voglio farla sentire al suo agio.
-"Ragazzi, hanno organizzato il gioco della bottiglia venite"- ci informa Shawn.
-"Non mi v-"- faccio per oppormi
-"Oh! Che bello"- fa Mar seguendo Shawn.
-"di stare in piedi. Andiamo a giocare!- mi arrendo e li seguo. Prima che possa fare un altro passo Cam mi ferma.
-"E adesso che c'è?"-
-"Tu non giochi"-
-"Oh scusa papà non ho il permesso?"-
-"Smettila. Seriamente, non so come giocate in Italia ma qui -si ferma e pensa- no, non giochi"-
-"Cameron relax è solo uno stupido gioco."-
-"Nin- -lo afferro e lo bacio cercando di tranquillizzarlo. Chiedo accesso alla sua bocca per far entrare la lingua e lui non si trattiene per molto
-"Va bene"- si allontana da me con le labbra rosse, insieme andiamo verso il tavolo. Con mio grande sorpresa e sfortuna troviamo Maeghan.
-"Che ci fa lei qui?"- chiede Cameron freddo a Taylor che alza le spalle in risposta.
-"Non parlare di me come se non ci fossi"- sorride lei
-"Peccato che non me ne frega un cazzo- si gira verso di noi- Andiamo."-
-"Cosa? No."-
-"Maeghan + Gioco della bottiglia. Mhm fammici pensare. No, non è un'ottima combinazione"-
-"Hai da temere Cameron?"- si intromette lei.
-"Sai che non m'importa se sei una donna?"- dice stringendo il pugno
-"Cameron"- lo richiamo e lui si rilassa. Ancora non riesco a capire perché gli susciti tutta questa rabbia, in fondo è solo Maeghan.
-"Non mi interessa di lei, lo sai?"- annuisce e si siede insieme a tutti noi.
-"Che il gioco abbia inizio"- sorride con cattiveria Maeghan.

Ex Coinquilini 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora